CORRERE IN UN PRATO SCALZA, LIBERA DALLA PAURA DELLA PIOGGIA, LIBERA DALLA PAURA DELLE VIPERE, LIBERA DA QUALSIASI PAURA....
ASPETTARE CHE VENGA BUIO PER SDRAIARSI E DORMIRE IN UN POSTO QUALSIASI
ASPETTARE CHE ARRIVI IL DOMANI SENZA RICORDARSI DI OGGI E CHI SONO....
LA FELICITA' E' NON DOVER ASPETTARE
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AMORE E PSICHE di Apuleio
Post n°59 pubblicato il 22 Dicembre 2007 da pistacchianera
La favola inizia nel più classico dei modi: c'erano una volta, in una città, un re e una regina, che avevano tre figlie. L'ultima, Psiche, è bellissima, tanto da suscitare la gelosia di Venere, la quale prega il dio Amore di ispirare alla fanciulla una passione disonorevole per l'uomo più vile della terra. Tuttavia, lo stesso Amore si invaghisce della ragazza, e la trasporta nel suo palazzo, dov'ella è servita ed onorata come una regina da ancelle invisibili e dove, ogni notte, il dio le procura indimenticabili visite. Ma Psiche deve stare attenta a non vedere il viso del misterioso amante, a rischio di rompere l'incantesimo. Per consolare la sua solitudine, la fanciulla ottiene di far venire nel castello le sue due sorelle; ma queste, invidiose, le suggeriscono che il suo amante è in realtà un serpente mostruoso: allora, Psiche, proprio come Lucio, non resiste alla curiositas, e, armata di pugnale, si avvicina al suo amante per ucciderlo. Ma a lei il dio Amore, che dorme, si rivela nel suo fulgore, coi capelli profumati di ambrosia e le ali rugiadose di luce e il candido collo e le guance di porpora. Dalla faretra del dio, Psiche trae una saetta, dalla quale resta punta, innamorandosi, così, perdutamente, del'Amore stesso. Dalla lucerna di Psiche una stilla d'olio cade sul corpo di Amore, e lo sveglia. L'amante, allora, fugge da Psiche, che ha violato il patto. L'incantesimo, dunque, è rotto, e Psiche, disperata, si mette alla ricerca dell'amato. Deve affrontare l'ira di Venere, che sfoga la sua gelosia imponendole di superare quattro difficilissime prove, l'ultima delle quali comporta la discesa nel regno dei morti e il farsi dare da Persefone un vasetto. Psiche avrebbe dovuto consegnarlo a Venere senza aprirlo, ma la curiosità la perde ancora una volta. La fanciulla viene allora avvolta in un sonno mortale, ma interviene Amore a salvarla; non solo: il dio otterrà per lei da Giove l'immortalità e la farà sua sposa. Dalla loro unione nascerà una figlia, chiamata Voluttà. |
BOX DEI DESIDERI. VORREI:
VORREI ALZARMI CON IL SORRISO
SENZA SFORZARMI DI FARLO NASCERE
VORREI CHE IL SORRISO NON
S'INTRISTISCA MAI
VORREI AVERE LE ALI PER ALZZARMI IN VOLO
E FUGGIRE OGNI VOLTA CHE SONO A DISAGIO
VORREI FOSSE SEMPRE VENERDI'
PER AVERE SEMPRE 2 GIORNI DI RELAX
VORREI SMETTERE DI PENSARE
PER NON ROVINARE TUTTO CON LA RAGIONE
Inviato da: utark
il 15/05/2008 alle 21:53
Inviato da: chiocciolina76mi
il 07/04/2008 alle 14:27
Inviato da: chiocciolina76mi
il 07/04/2008 alle 14:24
Inviato da: pistacchianera
il 25/03/2008 alle 17:40
Inviato da: utark
il 25/03/2008 alle 17:26