Come no! Sei tu!

Quella folle corsa...

....e poi rallentai quella mia corsa.

Ne avevo fatti di chilometri. E mentre piu' correvo e piu' quell'energia buona mi dava forza per correre , stasera, invece, rallentando quei passi il cuore mi batteva forte. Non era Amore. Era il dispiacere di non aver raggiunto la meta. In quell ' affanno ripercorrevo tutto quel lungo percorso e quei paesaggi che furono per me divini. Forse in fondo aspettavo questo momento. Forse gia' troppo il cielo mi aveva dato. Un senso di pace pero' attraversava il mio cuore. Era la consapevolezza di aver corso convinto e senza mai un attimo di stanchezza. La consapevolezza che non mi ero fermato. Mi avevano fermato. E la consapevolezza di non provare ne rabbia ne odio per chi mi aveva fermato ma soltanto il solito ed inconfondibile sentimento di sempre. Perche' qualsiasi motivo per il quale mi aveva fermato va rispettato. E se io, inerme e senza diritto di replica  , ho dovuto accettare questa decisione non passera', comunque , come un mostro , ai miei occhi , chi ha deciso il mio stop. Chi ha deciso il mio stop merita il mio rispetto ed il mio Amore perche' il mio Amore l'ho regalato ad una persona meravigliosa. A questa persona meravigliosa la ringrazio comunque per quello Che mi ha dato e anche per quello che non e' riuscita a darmi. In questi anni ed Ancora oggi e' esistita solo lei per me...

Ma da domani richiamatemi vagabondo.