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Fiat, Fornero valuta incontro con Marchionne in agosto

ROMA (Reuters) - Il ministro del Lavoro Elsa Fornero ha annunciato che potrebbe incontrare questo mese l'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne come richiesto dai sindacati per verificare gli impegni di investimento in Italia del gruppo automobilistico dopo il nuovo calo nelle vendite nazionali.

"Ritengo che gli incontri per una franca discussione siano sempre utili. Con Marchionne ci siamo sentiti e abbiamo pensato a un incontro nel mese stesso di agosto", ha detto Fornero alla trasmissione della Rai Radio Anch'io.

Il ministro torinese ha ribadito che dalle dichiarazioni fornite finora dal gruppo "debbo ritenere che Fiat mantenga il piano di investimenti in Italia".

In luglio le immatricolazioni di Fiat in Italia hanno subito un calo del 20,8% su un anno prima.

L'incontro Fornero-Marchionne arriva in un momento piuttosto critico per le attivit del gruppo in Italia, con gli stabilimenti che lavorano a basso regime con un uso sistematico della cassa integrazione per adeguare la produzione a una domanda molto bassa.

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L’Europa si conferma debole in attesa di Wall Street

Arrivate al giro di boa le Borse europee si confermano tutte in calo, sulla scia della debolezza gi evidenziata nel corso della mattinata. Ad appesantire il sentiment degli investitori ha contribuito l’aggiornamento relativo all’import-export tedesco, calato a giugno, confermando che la crisi dell’Eurozona sta colpendo anche la prima economia dell’area. Da segnalare inoltre che la Bank of England ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita e l’inflazione della Gran Bretagna. Prevale peranto la cautela vista anche l’incertezza dei dati macro Usa e così il Ftse100 e il Dax30 si muovono quasi di pari passo cedendo lo 0,55% e lo 0,58%, mentre il Cac40 (Parigi: - ) resta più indietro con un ribasso dello 0,7%. Il segno meno ha la meglio anche a Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib (Milano: - ) è sceso ad un passo dall’area dei 14.500, salvo poi recuperare terreno in direzione dei 14.600, con un ribasso ora dello 0,37%. Si conferma in controtendenza A2A (Francoforte: - ) che pur avendo ritracciato dai massimi guadagna quasi due punti, insieme a Telecom Italia (EUREX: - ) che si apprezza dell‘1,8% malgrado le notizie relative a nuovi possibili guai in Brasile. Nel settore bancario si salvano Monte Paschi e Intesa che avanzano dello 0,72%, seguiti da Banco Popolare (Francoforte: - ) che sale dello 0,67%, mentre Unicredit (MDD: - ) mostra un frazionale rialzo dello 0,08%. Poco sotto la parit Mediobanca (Xetra: - ) che cede lo 0,14%, mentre restano più indietro Banca Popolare dell’Emilia Romagna con un rosso dell‘1,09%, insieme a Banca Popolare di Milano (Milano: - ) e a Ubi Banca (MDD: - ) che perdono l‘1,59% e l‘1,89%. In fondo al listino Mediaset (Dusseldorf: - ) che perde il 2,55%, seguito da Prysmian (Other OTC: - ) che scende del 2,48%, malgrado Goldman Sachs (NYSE: - ) abbia ribadito il rating “buy” sul titolo, alzando il prezzo obiettivo.

, Deboli le indicazioni che arrivano intanto dall’opposta sponda dell’Atlantico dove si dovrebbe assistere quest’oggi ad una partenza in calo. Il future sull’S&P500 cede lo 0,23%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,08%. Per le novit sul fronte macro Usa segnaliamo il dato preliminare riguardante la produttivit non agircola del secondo trimestre, che dovrebbe mostrare una variazione positiva dell‘1,5% rispetto al calo dello 0,9% dei tre mesi precedenti. Per il dato preliminare del costo unitario del lavoro riferito al secondo trimestre si stima un rialzo dello 0,4% rispetto all‘1,3% del primo trimestre.

La Bank of England taglia le stime sulla crescita dell'economia britannica

La Bank of England ha tagliato le sue stime sulla crescita dell'economia britannica. Nel suo bollettino mensile la Bank of England indica che la crisi della zona euro e la pressione budgetaria nel Regno Unito pesano sulla domanda. La Bank of England si attende ora di conseguenza una crescita economica nel medio termine del 2% contro il +2,5% atteso precedentemente. Per quanto riguarda l' inflazione la Bank of England ha ridotto le sue previsioni da +2% a +1,6%. La Banca Centrale dell'Inghilterra osserva che le prospettive di crescita del Regno Unito restano eccezionalmente incerte, "la più grande minaccia per la ripresa proviene dal rischio che una risposta politica efficace non sia implementata abbasnza rapidamente dalla zona euro".

Bielorussia: crisi con Svezia, Ue convoca riunione d'emergenza

(ASCA-AFP) - Bruxelles, 8 ago - Riunione d'emergenza per gli

ambasciatori dei 27 Paesi dell'Ue che, venerdi' a Bruxelles,

discuteranno delle tensioni esplose tra Minsk e Stoccolma e

in particolare dell'espulsione di tutto lo staff diplomatico

svedese dalla Bielorussia.

''Ci sara' una riunione straordinaria degli ambasciatori

dell'Ue venerdi''' per decidere riguardo a delle ''misure

appropriate'' da intraprendere, ha sottolineato una fonte

diplomatica che ha chiesto di restare anonima.

Crisi: Belisario (Idv), fallimento completo per il governo Monti

(ASCA) - Roma, 8 ago - ''Con questo governo, non solo

l'autunno ma pure l'inverno e la primavera non saranno

facili, anzi saranno durissimi. Poi, finalmente, si tornera'

al voto e gli italiani potranno scegliere da chi farsi

governare e nessuno avra' piu' alibi, ne' i partiti ne' i

cittadini. Il ministro Fornero lascia senza parole, gioca al

rimpiattino delle responsabilita' senza mai assumersi le

sue.

A mettere a rischio il futuro industriale del Paese, e quindi

il lavoro, non e' solo la crisi, e' anche e soprattutto la

comprovata incapacita' del governo che con la sua supponente

politica economica sbagliata e recessiva non ha saputo tirare

via l'Italia dal baratro in cui l'aveva fatta sprofondare

Berlusconi'', dichiara in una nota Felice Belisario.

''Fornero sa bene che in nove mesi Monti ha solo messo

tasse su tasse facendo arrivare la pressione fiscale a

livelli insostenibili, non e' stato in grado di attivare

alcuna misura per la crescita, ha imposto sacrifici durissimi

alle fasce sociali piu' deboli, ha tagliato il welfare e i

servizi, ha falcidiato i diritti dei lavoratori, non ha

snellito la burocrazia, ha tradito le aspettative di famiglie

e imprese, non ha varato una politica industriale all'altezza

delle nuove sfide. Il risultato e' che oggi l'Italia e' un

Paese in pesante recessione, sotto minaccia costante della

speculazione, in cui le imprese chiudono e il lavoro e'

sempre piu' un miraggio, mentre crescono il disagio e

l'ingiustizia sociale. Un fallimento totale, sulla pelle

degli italiani'', conclude il presidente dei senatori

dell'Idv.