Arrivate al giro di boa le Borse europee si confermano tutte in calo, sulla scia della debolezza gi evidenziata nel corso della mattinata. Ad appesantire il sentiment degli investitori ha contribuito l’aggiornamento relativo all’import-export tedesco, calato a giugno, confermando che la crisi dell’Eurozona sta colpendo anche la prima economia dell’area. Da segnalare inoltre che la Bank of England ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita e l’inflazione della Gran Bretagna. Prevale peranto la cautela vista anche l’incertezza dei dati macro Usa e così il Ftse100 e il Dax30 si muovono quasi di pari passo cedendo lo 0,55% e lo 0,58%, mentre il Cac40 (Parigi: - ) resta più indietro con un ribasso dello 0,7%. Il segno meno ha la meglio anche a Piazza Affari dove l’indice Ftse Mib (Milano: - ) è sceso ad un passo dall’area dei 14.500, salvo poi recuperare terreno in direzione dei 14.600, con un ribasso ora dello 0,37%. Si conferma in controtendenza A2A (Francoforte: - ) che pur avendo ritracciato dai massimi guadagna quasi due punti, insieme a Telecom Italia (EUREX: - ) che si apprezza dell‘1,8% malgrado le notizie relative a nuovi possibili guai in Brasile. Nel settore bancario si salvano Monte Paschi e Intesa che avanzano dello 0,72%, seguiti da Banco Popolare (Francoforte: - ) che sale dello 0,67%, mentre Unicredit (MDD: - ) mostra un frazionale rialzo dello 0,08%. Poco sotto la parit Mediobanca (Xetra: - ) che cede lo 0,14%, mentre restano più indietro Banca Popolare dell’Emilia Romagna con un rosso dell‘1,09%, insieme a Banca Popolare di Milano (Milano: - ) e a Ubi Banca (MDD: - ) che perdono l‘1,59% e l‘1,89%. In fondo al listino Mediaset (Dusseldorf: - ) che perde il 2,55%, seguito da Prysmian (Other OTC: - ) che scende del 2,48%, malgrado Goldman Sachs (NYSE: - ) abbia ribadito il rating “buy” sul titolo, alzando il prezzo obiettivo.
, Deboli le indicazioni che arrivano intanto dall’opposta sponda dell’Atlantico dove si dovrebbe assistere quest’oggi ad una partenza in calo. Il future sull’S&P500 cede lo 0,23%, seguito da quello sul Nasdaq100 che scende dello 0,08%. Per le novit sul fronte macro Usa segnaliamo il dato preliminare riguardante la produttivit non agircola del secondo trimestre, che dovrebbe mostrare una variazione positiva dell‘1,5% rispetto al calo dello 0,9% dei tre mesi precedenti. Per il dato preliminare del costo unitario del lavoro riferito al secondo trimestre si stima un rialzo dello 0,4% rispetto all‘1,3% del primo trimestre.
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