scrivendo sognando

Forse era ora

Sono passati alcuni mesi da quando ho scritto l'ultima volta in questo spazio e tutto perchè mi è mancato il tempo quando avevo gli argomenti e viceversa. Oddio, nemmeno oggi ho un argomento preciso da scrivere e da farvi commentare, però mi sono deciso a cominciare.. qualcosa uscirà. Beh, vogliamo parlare di sentimenti? Nooo, già dappertutto in queste pagine ne parlano.. gente triste perchè sola, gente triste perchè accompagnata, gente triste, insomma... Certo io non sono nessuno per poter giudicare e d'altronde il blog serve per scrivere i propri stati d'animo sottoforma di pensieri scritti e voi, tristi, direte: ma che colpa abbiamo noi se i nostri pensieri sono tutti lì? E' anche vero chi di questi tempi è difficile sorridere ma se non ci sforziamo un pochino... Parliamo allora di politica... non si può, siamo in campagna elettorale... Parliamo di motori.. già, ma la maggior parte dei miei contatti non so se sarà d'accordo... Ho deciso .. parliamo di musica... X factor, Amici, festival vari, hanno rotto pure questi. Sono rimasti due argomenti: la cronaca ed i reality. Tristi anche loro.. beh,allora, visto che non c'è nulla di cui parlare vi saluto qui, una buonissima giornata ed un sorriso alla vita

Il successo e la fama

Come dicevo da quel giorno ci fu il grande successo mediatico. Capimmo nei mesi seguenti il perchè: cantavamo nella nostra lingua, quel dialetto che non si sentiva più nelle strade e nei bar. Per un nostro capriccio artistico cercammo anche di incidere una demo ma il tentativo fallì miseramente in una sera freddissima di dicembre. Nello stesso periodo, un mio amico, presidente di una casa di riposo, ci invitò nella stessa per una festa che nel corso degli anni era caduta in disuso: Epifania con i nostri vecchi. Accettammo di partecipare più per amicizia che altro. Venne il 6 gennaio e ci presentammo calati nei nostri smocking e trovammo il pubblico migliore che potevamo avere.. fummo folgorati da tanto entusiasmo e dai ringraziamenti così spontanei. Dentro di noi trovammo una soddisfazione incredibile, mai avremmo pensato che quelk pomeriggio ci avrebbe dato tanta soddisfaione, tanto è vero che anche oggi pomeriggio ci siamo recati a far visita ai nostri vecchietti ed abbiamo fatto passar loro un'oretta di divertimento. La nostra voglia di divertirci e divertire crebbe con i mesi seguenti e decidemmo allora di scrivere altre canzoni. Cominciarono a chiamarci anche nei paesi vicini e la nostra fama si sparse per tutta la provincia. Certo che in città eravamo e siamo "divi", con un seguito che francamente ci stupisce ogni volta di più. Pensate che in una manifestazione cittadina di spettacolo nelle strade, noi ci esibimmo nella piazza davanti al mio negozio. Avevo semplicemente appeso alla vetrina un cartello scritto a pennarello con il nostro nome e l'orario: 30 minuti prima dell'esibizione non ci stava più nessuno, sold-out... Lì ci siamo resi conto che avevamo il filone giusto, Venne ancora la corrida, vennero altre piazze altri paesi e poi in autunno arrivò.... la televisione.... Segue

THE BIG SHOW

Era un assolato pomeriggio di giugno e mi stavo recando all'ufficio del mio commercialista quando, passando davanti ad un negozio di abbigliamento intimo, sento una voce dall'interno che mi apostrofa: "Hey, bel fieou" (buongustaia la ragazza) " Avrei bisogno un favore da te. Sto organizzando una serata modello Corrida e visto che conosci un mucchio di gente che canta e suona, non potresti segnalarmi qualcuno?" Ci penso, dico io, provo a chiedere a qualcuno poi ti dico.. La sera mi trovo al bar con i soliti amici e racconto loro ciò che la fanciulla mi aveva detto al pomeriggio, aggiungendo alla fine che anche noi avremmo partecipato. Ma come, siamo stonati, non sappiamo cantare, non sappiamo ballare ed il principe sentenziò: " io in giro a fare figure non ci vado" In quel momento mi venne l'idea: "Faremo i Platters, con smoking e relativi accessori, solo che canteremo in dialetto" Al principe, allora, brillarono gli occhietti ed acconsentì all'esibizione. C'era da scegliere il nome del gruppo ed il duca, che fino a quel momento era rimasto assorto esclamò: Il nome del gruppo sarà "Terry e i Tri Pè" Terry, il solista e l'unico intonato, poi noi.. con la nostra presenza scenica, con il nostro essere praticoni dello show-business... Tenimmo tutto nascosto per non svelare la sorpresa, le prove nel mio laboratorio con la collaborazione di un vero maestro di musica (si vergogna ancora adesso) che cercava di metterci in quadro: Più alto, melodia, attenzione qui, salite di una ottava.. qui ci bloccammo: Maestro cos'è una ottava? Per noi era solo quella cosa che sta tra le settima e la nona.. Risolto questo piccolo iinghippo , venne la sera della corrida... Dopo un leggero indottrinamento alla presentatrice, ci presentammo sul palco accompagnati dal nostro maestro e ci esibimmo cantando "In ma ti" cioè Only you. Il pubblico andò in visibilio, standing ovation, tutti i giornali locali nei giorni seguenti ci fecero articoli di ammirazione ed enfaticamente ci definirono i Platters delle risaie... Fu l'inizio della nostra carriera.... Da lì in avanti....segue

LUCI DELLA RIBALTA

Come molti amici sanno, quest'ometto ha la passione dello spettacolo. Passione nata tanti anni fa con l'avvento delle prime radio private, dove molti di noi hanno mosso i primi passi verso il palco. Ci chiamavano Disk-Jockey, non facevamo null'altro che tramutare  vari prodotti discografici in successi da ballo. E pensare che anni prima, quando si facevano le feste in casa, lo sfigato della compagnia era quello destinato a mettere su i dischi... quindi per associazione il DJ non era null'altro che un pirla evoluto. Certo, eri diventato la star, colui che era sul palco, quello che era oggetto di attenzione da parte di tutte le ragazze-single, proprio perchè eri tu che gestivi il baraccone... Con il passare degli anni la vita mi ha messo di fronte a delle scelte ed ho dovuto abbandonare l'incertezza per la sicurezza di un posto di lavoro. Ma si poteva abbandonare così il grande amore? No, sicuramente... la radio, spettacoli di piazza, presentatore di Big Band, sfilate di moda, eventi culturali, insomma anche se c'era di presentare le scuse del tuo vicino di casa a quello del piano di sopra, io c'ero. E dentro me coltivavo comunque il sogno, il sogno che inseguivo da tutta la vita: CANTARE...Ecco, il Signore da questa parte non mi ha aiutato molto. Quando sono stato creato, al tagliando prima della nascita, il meccanico collaudatore si è dimenticato di registrarmi le corde vocali e così sono nato e cresciuto stonato... ma non stonato per modo di dire, proprio che se comincio a cantare "Gloria" tu capisci "Sapore di sale". La mia disperazione non ha avuto tregua fino a 3 anni fa quando.... alla prossima puntata 

Vivere, come?

Vivere, il nostro scopo è quello di vivere più a lungo possibile per poter vedere ed assaporare tutto ciò che il mondo ci riserva. E per vedere e fare più cose possibili ci affidiamo ad uno strumento che è diventato ormai protagonista in assoluto del nostro modo di vivere: l'orologio... La nostra vita, ormai è dettata da due lancette ed un piccolissimo movimento al quarzo... Ci vediamo alle ... si comincia alle... la riunione è alle... E' la nostra rovina, l'orologio ci obbliga ad essere schiavi del tempo... Ahhhh, che bello era. Si cominciava quando il sole si alzava, si mangiava quando il sole era alto nel cielo e ci si ritirava quando il sole scendeva... Sì,è vero, il progresso ha il suo prezzo ed io, nel mio lavoro, ne sono fortemente condizionato.. infatti non dico che l'orologio sia uno strumento inutile, anzi..siamo nel 2008, guai se non si fosse ancora inventato tale strumento, però se ormai l'uomo è in preda allo stress quotidianamente è perchè non hai tregua. Tutto è scandito da due minuscole lancette.