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Post n°113 pubblicato il 20 Ottobre 2009 da donnasola_38
La presunta pandemia di influenza A della quale si parla da mesi e che ha portato molti Governi compreso il nostro a investire cifre ingenti in vaccini e strategie di comunicazione è in realtà una mera operazione commerciale. Il durissimo atto d'accusa arriva dall'epidemiologo Tom Jefferson in un'intervista a Medconsumers. Commenta Jefferson, della Cochrane Collaboration: "Si può concludere che il virus H1N1 non è così minaccioso come lo si è voluto dipingere. E se l'Australia sia andata incontro ad una pandemia o no merita un approfondimento. Questo perché, sul sito dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la definizione di pandemia è cambiata a far data dal mese di maggio 2009. La versione precedente definiva pandemia come: "Una pandemia influenzale si verifica quando un nuovo virus influenzale appare in una popolazione umana che non ha immunità, causando epidemie in tutto il mondo con un numero enorme di morti e malattie." Nel documento sosia che è attualmente presente nel sito web, la definizione di pandemia è cambiata: "Una epidemia di una malattia si verifica quando ci sono più casi rispetto al normale di questa malattia.
A riprova della sua tesi Jefferson usa un esempio concreto: Australia e Oceania e l'intero sud del mondo hanno appena passato un intero inverno all'insegna dell'influenza A - con tantissimi casi, prime pagine dei giornali monopolizzate, panico tra la popolazione - senza vaccino contro il virus H1N1.
Ma il bilancio appare molto meno grave rispetto alle previsioni apocalittiche pre-pandemia: A fronte di una popolazione di circa 22 milioni di persone, e di un'attesa di almeno 6.000 morti alla fine dell'inverno, in Australia sono state circa 131 quelle associate al virus, spiega un documento ufficiale dell'Health Protection Service Australiano del 16 settembre 2009.
Una pandemia è un'epidemia mondiale di una malattia. Una pandemia influenzale si può verificare quando appare un nuovo virus influenzale contro il quale la popolazione umana non ha alcuna immunità ". Questa definizione rende la differenza tra influenza stagionale e pandemia influenzale discutibile. Mi chiedo se questo significa che il mondo si troverà sempre ad essere in una condizione di pandemia. Il mondo dovrà sempre essere doppiamente vaccinato e spendere una quantità enorme di denaro per i vaccini e, naturalmente, per i farmaci antivirali.
Giornalisti e anche altri hanno contattato l'OMS per avere spiegazioni sul perché del cambiamento di definizione; a tutti è sempre stato detto che sarebbero stati ricontattati da qualcuno, ma questo non accade mai". Fonte: Napoli M. Perché il virus H1N1 non è una grave minaccia. Medconsumers 24/09/2009 Da Yahoo Notizie
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Post n°112 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da donnasola_38
Filippa Hamilton ha sfilato per anni per Ralph Lauren. Ora la Maison l'ha licenziata perché è troppo grassa e non riesce più a indossare gli abiti. E' stata lei stessa a denunciare l'accaduto. La Hamilton, 23 anni, pesa 54 Kg per un metro e 77 di altezza. La motivazione dell'azienda è la seguente: "Filippa è una ragazza bellissima. Tuttavia - si legge in una nota della casa di moda - il nostro rapporto con lei si è interrotto per colpa della sua incapacità di rispettare gli obblighi previsti dal suo contratto". |
Post n°111 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da donnasola_38
Carla Perria, medico di sanità pubblica della Laziosanità-Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio: "La corsa al vaccino merita alcune considerazioni che si spera possano arricchire di elementi di valutazione questo panorama di incertezza e confusione. La prima è che la recente ondata epidemica estiva ha messo in luce un virus poco aggressivo, in grado di trasmettersi abbastanza efficacemente da persona a persona, ma sostanzialmente incapace di causare malattia severa. La seconda è che la tanto temuta seconda ondata di malattia causata da un ceppo mutato e più virulento, che ci si aspetta per il prossimo inverno potrebbe semplicemente tradursi in un consistente aumento di casi “leggeri”, che guariscono senza particolari cure, e in alcuni inevitabili, ma sporadici, casi gravi per lo più in soggetti con uno stato di salute già compromesso. La terza riguarda la cautela che occorre riservare alla fiducia nei confronti del nuovo vaccino per i seguenti motivi: innanzitutto per il fatto che la maggior parte di evidenze proviene da studi clinici effettuati per lo più su giovani adulti sani e non includono alcune delle principali categorie target dell’intervento, e cioè i bambini, gli adulti affetti da patologie croniche e le donne in gravidanza; ma, soprattutto, per la possibile comparsa di effetti collaterali, diversi da quelli noti come conseguenza della vaccinazione contro il ceppo stagionale, e riconoscibili, specialmente i più rari, solo dopo somministrazione a larghe fasce di popolazione". Che ci sia il sospetto, nonostante le rassicurazioni dell’OMS, che questo nuovo vaccino susciti un po’ di diffidenza lo dimostrano alcune indagini condotte in Europa, Cina e Canada, che hanno messo in evidenza come dal 25 al 50% dei soggetti indicati come bersaglio della vaccinazione, compresi gli operatori sanitari, rifiuterebbero il vaccino per paura degli effetti indesiderati. Fonte: Perria C. H1N1. Vaccini e vaccinazione. Salute Internazionale 12/10/09. Da Yahoo notizie |
Post n°110 pubblicato il 14 Ottobre 2009 da donnasola_38
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Post n°109 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da donnasola_38
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Inviato da: avvbia
il 12/03/2023 alle 12:40
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il 12/03/2014 alle 01:33
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il 25/11/2012 alle 02:26
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