cicloroma

E' che Roma è un'altra realtà rapportata a Bolzano (ok, ok, la smetto questa è una bella banalità). E' che e così via. Io continua comunque ad usare la bici, cosciente anche dei pericoli che sono maggiori che se una pista ciclabile. Ma poi, hai visto i pedoni sulle piste cicabili? Sembrano lì per farti giocare a bowling, per farti fare delle allenamenti per i futuri campionati di slalom. Sì, sarebbe bello avere più piste ma intanto continuamo a pedalare e a portare avanti la "battaglia".
Spero che le tue altre "beghe" non siano rognose. (Quoti)

Ho contattato ultimamente una persona che vive a Parigi.Parigi e' molto piu' grande di Roma. Ci sono delle bellissime ciclabile e , lui, che va in bici per Parigi, ci si trova benissimo. Essendo poi di Ferrara, credo che abbia un certa idea di cosa significhi andare in bici...il problema sono i romani alla guida di un auto o di una moto. Siamo nella capitale del Meridione d'Italia. Da buon "Sudicio" lo posso dire...Anche se a Milano ci sono stati 11 morti tra i ciclisti ques'anno ( vedi Blog di Beppe Grillo)... io sono consapevole di cio', ma ho deciso di andare in bici ogni volta che se ne presenti l'occasione.... Ho anche conosciuto, come ho gia' scritto, una persona che e' stata a New York una settimana in bici. Stiamo parlando di una vera e propria Metropoli. li' ci sono ciclabili, e rispetto maggiore da parte degli automobilisti. Prova a sgarrare in America al volante di un auto! Qui da noi sono sicuro che persino i vigili sono cosi' mediocri da non capire nulla di cosa potrebbe significare una citta' con piu' bici e meno auto. Purtroppo il tempo a mia disposizione e sempre poco e non riesco mai ad argomentare meglio le mie idee...pazienza prima o poi riusciro' a farlo... Ciao!

Ti do ragione completamente quando parli dell'indisciplina dei guidatori siano essi di automobili, motorini, vespa o bus. Hai ragione. Proprio ieri ho avuto una discussione piuttosto accesa con un autista della linea 36: dopo un suo exploit in un assolo di klacson, ci siamo spiegati. Lui voleva semplicemente che io mi volatilizzassi nel nulla per farlo passare e, ovviamente, eravamo su una corsia per tutti. Pazienza. Continuo nella mia lotta quotidiana per usare la bici e diffondo "il verbo", vantando le qualità di usare tale mezzo e noto, con piacere, che siamo sempre di più in giro per Roma, siamo un esercito pacifico in crescita e mi piace. Buona notte o buongiorno

A parte che la signora della foto è una mia cugina di Ariccia di nome Clotilde... E che sia chiaro che quella volta la Shimano nemmeno esisteva e le signore dell'epoca si facevano la salita del Pincio fischiettando allegramente senza nemmeno sudare. E speso con il bambino sulle spalle tipo koala e i cartocci della spesa nel cestino.

A quei tempi mio padre mi portava sul seggiolino attaccato sul manubrio e mi portava a vedere i pescatori che ancora negli anni 70 riuscivano a pescare vicino casa mia al Sud.Avevo sicuramente meno di 5 anni. Si attraversava una pineta di fronte ad una caserma di marinai, dove spesso si andava anche a giocare (non con i marinai !), e si raggiungeva, attraversando i campi, un vialotto alberato che costeggia il mare interno della mia citta' nativa. Gia', la citta' dei due Mari.Mi sembrava tutto cosi' calmo e sereno. Era uno dei primi posti che si potevano incontrare sul mare , non invasi dalle cinte militari che ancora oggi separano la citta' dall'acqua. Adesso la pineta e' stata ridotta ad un accenno che funge quasi da spartitraffico di una tangenziale a 4 corsie che porta ad un lungo ponte che scavalca il mare interno della citta'. I piloni e i primi metri del ponte hanno ridotto a qualcosa di scuro e cementato quel vialotto; ma una piccola baia subito dopo prelude a qualche ettaro di vegetazione spontanea ancora esistente , ancora qualche pescatore vi alleva delle cozze. Se ancora e' rimasto un po' di verde e' perche' e' tutta zona militare. Incredibile ma si deve ringraziare la super militarizzazione della citta se ancora resiste un po' di zona incontaminata sul mare. Ci sono, poco distanti, e incredibilmente vicino al resto della citta' che si espande in direzione opposta, ancora masserie e prati che da Marzo a Giugno si colorano di mille fiori tra cui tanti papaveri...ed una vecchia linea ferroviaria abbandonata che costeggia acqua e verde.....indovinate cosa ci farei su quella vecchia linea ferroviaria...... frustrante fare ancora il paragone con il Trentino Alto Adige. Nella Val di Fiemme, che frequento d'estate, c'era una vecchia linea ferroviaria...adesso c'e' una bellissima ciclabile....