cicloroma

A quei tempi mio padre mi portava sul seggiolino attaccato sul manubrio e mi portava a vedere i pescatori che ancora negli anni 70 riuscivano a pescare vicino casa mia al Sud.Avevo sicuramente meno di 5 anni. Si attraversava una pineta di fronte ad una caserma di marinai, dove spesso si andava anche a giocare (non con i marinai !), e si raggiungeva, attraversando i campi, un vialotto alberato che costeggia il mare interno della mia citta' nativa. Gia', la citta' dei due Mari.Mi sembrava tutto cosi' calmo e sereno. Era uno dei primi posti che si potevano incontrare sul mare , non invasi dalle cinte militari che ancora oggi separano la citta' dall'acqua. Adesso la pineta e' stata ridotta ad un accenno che funge quasi da spartitraffico di una tangenziale a 4 corsie che porta ad un lungo ponte che scavalca il mare interno della citta'. I piloni e i primi metri del ponte hanno ridotto a qualcosa di scuro e cementato quel vialotto; ma una piccola baia subito dopo prelude a qualche ettaro di vegetazione spontanea ancora esistente , ancora qualche pescatore vi alleva delle cozze. Se ancora e' rimasto un po' di verde e' perche' e' tutta zona militare. Incredibile ma si deve ringraziare la super militarizzazione della citta se ancora resiste un po' di zona incontaminata sul mare. Ci sono, poco distanti, e incredibilmente vicino al resto della citta' che si espande in direzione opposta, ancora masserie e prati che da Marzo a Giugno si colorano di mille fiori tra cui tanti papaveri...ed una vecchia linea ferroviaria abbandonata che costeggia acqua e verde.....indovinate cosa ci farei su quella vecchia linea ferroviaria...... frustrante fare ancora il paragone con il Trentino Alto Adige. Nella Val di Fiemme, che frequento d'estate, c'era una vecchia linea ferroviaria...adesso c'e' una bellissima ciclabile....