Creato da: lupoincorsa il 08/06/2006
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oltre

Post n°4 pubblicato il 15 Giugno 2006 da lupoincorsa

una parola che significa molte cose, se si pensa bene passiamo tutta la vita ed essere oltre, passiamo di respiro in respiro, di passo in passo e andiamo oltre, facciamo esperienze solo per farne di nuove e andiamo oltre, diciamo di amare e di essere amati e anche nel personale concetto soggettivo di amore cerchiamo di andare oltre, e' per oltre che ci si sforza, il posto dove sia questo oltre finale nessuno mai lo sa, quindi oltre giudica noi stessi e quello che facciamo e come lo facciamo, ti chiedono perche' ci sei andato o perche non ci sei andato, oltre, oltre e' l'ago della bilancia del giudizio altrui e proprio.Il decantato paradiso di molte religioni, sembra avere in effetti la comune caratteristica di essere un posto - non posto dove comunque non si puo' andare oltre,se per la concezione occidentale. l'inferno, l'altra meta' del bene, ha ancora, prima della fine dei tempi una minima possibilita' di essere passato oltre, se non con il pentimento almeno per grazia ricevuta, il paradiso pare proprio il posto dove oltre non esiste, e questo in ogni religione, quindi oltre e' una maledizione a tutti gli effetti, per questa parola e con questa parola in pugno si giustificano cose attroci: volevo di piu', voglio di piu' voglio conquistare, foglio essere oltre, per questo, ragionando credo che sia giusto pensare che la fine di tutto non possieda piu' questa malefica spinta che trasforma anche il bene in oltre, in eccesso quindi, portando come ogni cosa portata al suo estremo, al male.Spero davvero ci sia un luogo, un mondo, o anche solo un istante che non ti chieda mai piu' di andare e di essere,oltre

 
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il senso del ragno

Post n°3 pubblicato il 12 Giugno 2006 da lupoincorsa

tutto qui e' tela di ragno,come tela di ragno.Ogni gesto ogni parola, ogni bacio dato o non dato si collega segretamente all'evento successivo in un inestricabile e a volte poco comprensibile disegno che culmina sempre allo stesso modo.Tutti impegnati a piacere a tutti,o a non piacere per poter essere in qualche modo avvistati, impigliati per sempre nella tela del fare obbligatorio di questo mondo e il non sapere alla fine

perche'

 
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I VANGELI E IL CODICE DA VINCI

Post n°2 pubblicato il 09 Giugno 2006 da lupoincorsa

Questo il titolo della conferenza a cui sono stato chiamato ad esporre in qualita' di esperto di religioni.Gia esperto e' una parola che mi mette ansia, perche' so di non sapere, ma di per se' la cosa mi ha stimolato sin da principio, non fosse altro perche' avevo letto il libro ad una velocita' supersonica e della maggior parte delle tesi espresse le conoscevo gia' da tempo, come credo, la maggior parte degli addetti ai lavori.Questo post e' per me anche uno scritto di servizio, nel senso che e' la prima volta , da che sono stato contattato che cerco di tracciare le linee guida del discorso che faro'.Ho pensato di porre i termini della questione su un piano che nel mare di pubblicazioni collaterali al codice non mi pare di aver mai letto e cioe' quello di un confronto diretto tra i vangeli, apocrifi e canonici e le fonti di base del romanzo.Innanzi tutto credo che merito o grande difetto del romanzo di brown sia di aver scoperto il dente malato della fede cristiana nei ceti medio alti, altrimenti non mi spiego il perche' di tanto clamore per un buon romanzo che pure tocca argomenti di grande interesse per tutti.La gente  che ascolto quotidianamente non fa che consolidare in me due idee:  1 quando la massa puo' sparare contro il potere costituito lo fa con grande piacere 2 la gente adora le versioni alternative, adora un dio piu' uomo, piu' vicino, ed infine adora il mistero, sopratutto se fa capo al uomo piu' misterioso che l'occidente conosca.La chiesa da anni perde terreno, infatti ora il suo bacino di maggior utenza sono i paesi poveri, ma qui, dove il potere e' centrale il serbatoio perde da un bel po' e prova ne e' proprio il clamoroso successo di un romanzo che non fa altro che riciclare in toto un altro libro che 30 anni fa non ebbe lo stesso impatto, e questo perche' brown e' proprio bravo a scrivere, altroche'.Lasciando perdere ora le mie personali riflessioni, vorrei spendere due parole su un argomento toccato poco e raramente nei libri pro e contro il codice: la formazione dello "stile" vangelo.Non molti sanno, a quanto ho potuto constatare, che la formazione dei vangeli e' tardiva rispetto ai fatti che narrano, almeno 30 - 40 anni, e che la provabilita' che la prima forma di vangelo sia stata solo la narrazione dei fatti riguardanti il processo e passione e' molto alta.Se infatti andrete a vedere i testi canonici vedrete che gli unici passaggi che essi hanno in comune, nella stessaa posizione ed in maniera identica sono solo 3 arresto, processo e morte in croce, tutto il resto varia, da che la maggior parte degli studiosi ha evinto che questo dovesse essere il primo vero racconto riguardante gesu' il falegname, infatti non si capisce in altro modo, altrimenti, la non variazione dei passaggi rispetto al largo lasso di tempo intercorso tra la stesura di marco e quella di giovanni, ultima in ordine di tempo.

(continua)

 
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l'inizio di una corsa che continua

Post n°1 pubblicato il 08 Giugno 2006 da lupoincorsa

a cielo aperto perche'?, per quella voglia di uno spazio proprio, per quell'idea di iniziare che sempre accomuna l'uomo, per quella voglia di pulizia, aria nuova.Blog e' l'affermarsi del pensiero,che dovrebbe essere la massima forma di liberta' possibile, proprio come un cielo aperto.

buon viaggio a tutti voi e a me quindi, perche' siete e sarete il senso che ancora non so di tutto cio' che da qui succedera'

 
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