tramare e cielo

ancora

Sapere che esisteva,
già bastava.

Boccheggiavo aria pura
sentivo sussurrare l'anima.

Attendere domani
improvvisamente aveva senso.

Hai presente il freddo?
Non lo sentivo più.
Tutto aveva senso.

La storia è andata avanti per un po'. Un periodo comunque troppo breve. Sarebbe stato troppo poco anche se se fosse durato di più. Come tutte le cose belle era destinata a finire. Quando la vita ci fa un "dono" per qualche dannato motivo se lo riprende sempre. Così è stato. Non avevo neppure finito di scartarlo e se lo riprese.
Abbiamo vissuto per qualche mese una storia fatta di complicità, amicizia e profondo affetto. Abbiamo parlato delle ore condividendo ogni cosa o per lo meno molte cose. L'ho sostenuto e lui ha sostenuto me più di quanto si possa immaginare. E non credo di essere mai stata così felice in tutta la mia vita. E sicuramente non ho mai amato così intensamente prima.
Poi lentamente un brusco cambiamento, non era più lui. Era l'anteprima della fine. Quando i silenzi hanno il loro peso - e in questo caso mai "un dolce peso" - hanno un solo significato: "La Fine". Era sempre più distratto e poco attento. Ho sentito che stava calando il sipario su di noi. E che la fine si stava scrivendo da sé. Non sbaglio mai in queste cose. Così fu. Quando finiscono le storie c'è sempre una "lei" di mezzo. E si fanno delle scelte. E lui fece la sua: scelse lei, escludendomi completamente dalla sua vita. E come tutti gli uomini probabilmente sperava che fossi io a farlo, ma non potevo. Lo amavo, lo amo e non c'è istante in cui io non gli dedichi un mio pensiero. Non ho rimpianti di alcun genere se non quello di non aver realmente "vissuto" quell'amore. E non sapere realmente quello che lui provasse per me. A volte vorrei strapparlo dal cuore per sopravvivere al dolore di non averlo più nella mia vita. Ma se lo strappassi strapperei la parte più bella di me. Sarebbe morire anzitempo.
Ho una mia convinzione personale, che niente nella vita accade per caso. Le persone che conosciamo capitano nella nostra vita per una ragione. A volte per regalarci un sorriso, per donarci del dolore, a volte semplicemente per farci sentire l'amore. Le persone speciali si fermano il tempo necessario per regalarci un sogno e un sorriso e poi se ne vanno altrove pronti a regalare un nuovo sogno e un'altro sorriso.
Così è stato per Bruno, era arrivato nella mia vita quando la vita non aveva più nulla da darmi e mi ha regalato l'ultimo sogno il più bello: "l'amore" e ora la vita se lo riprendeva e dovevo farmene una ragione.
Cosa ho provato ad averlo nella mia vita? L'immenso. Cosa provo ora nel perderlo? Un dolore fitto fitto che toglie il respiro. Ho sentito l'anima schiantarsi ed ho versato gocce di sangue, versato lacrime di sale mentre lui andandosene ha spazzato via l'ultimo frammento della mia anima.
Cosa mi aspetto? Niente, o forse di risentirlo... o forse no. Quello che più mi duole è che probabilmente non capirà mai quanto sia stato importante per me. Quanto era e resterà grande il mio "amore" per lui. E sapere che per lui non sono valsa nemmeno la metà, fa male.
Continuo a dipingere quadri ma sono cambiati i "colori", il quadro più bello l'ho appeso alla parete ed è quello che ho dipinto insieme a lui.
Ho ripreso la vita di sempre ma "il sogno più bello resta lui". Vado ancora ai miei controlli sperando di poter tirare quel "sospiro di sollievo". Per fortuna nulla è eterno, neppure il dolore. E quel tempo che si stringe sembra improvvisamente un dono. Alla vita mi arrendo. Non sento caldo né freddo, ma quel gelo dell'indifferenza mi avvolge, mi toglie il respiro e mi uccide lentamente...