Le Maldive hanno trasformato tutte le loro acque territoriali in una riserva naturale per gli squali. E’ la seconda zona di protezione di questo genere in tutto il mondo: l’altra esiste da alcuni mesi nell’arcipelago Palau in Micronesia. Il piccola stato insulare ha spesso dimostrato di sapere andare in controtendenza rispetto alle tendenze del momento ma sa fare anche molto bene i suoi calcoli. Minacciati dall’innalzamento del livello dei mari legato al riscaldamento globale, le Maldive hanno stabilito di arrivare entro 10 anni ad usare solo energie pulite e rinnovabili ed hanno pensato ad una tassa sul turismo al fine ambientale. Ora le Maldive pensano agli squali anche perche' devono anche redimersi da un passato in cui hanno praticato su larga scala il barbaro “shark finning” ovvero l’asportazione delle preziose pinne prelevate spesso dagli squali ancora vivi lasciando questi poveri animali in acqua ad morte lenta quanto inevitabile. Ora la pesca degli squali alle Maldive è vietata. Vietato anche il commercio di prodotti derivati dagli squali. Le Maldive hanno la propria economia basata sul turismo e calcoli alla mano hanno valutato che "l'amore per gli squali" rende. Uno squalo vivo fa incassare piu' di 3.000 dollari all’anno agli operatori del turismo, uno squalo morto fa incassare al pescatore una sola volta circa 30 dollari. Possibile che nessun altro paese ha una calcolatrice? |
Inviato da: cinquantabar
il 10/06/2010 alle 17:09
Inviato da: lanascitadiblusub
il 08/06/2010 alle 12:17
Inviato da: cinquantabar
il 13/12/2009 alle 09:07
Inviato da: daniele_pietropaoli
il 13/12/2009 alle 08:26
Inviato da: cinquantabar
il 01/12/2009 alle 22:35