cinzia guidetti

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L'ARCHIVIO ARGENTINO DELLE CANZONI PROIBITE

Post n°320 pubblicato il 06 Agosto 2009 da cinzia_guidetti
 

Il comitato federale argentino di radiodiffusione diffonde un archivio con duecento canzoni nazionali e straniere proibite tra il 1976 e il 1983 perché ritenuti troppo audaci, anti-cristiani e anti-occidentali. La notizia la potete trovare qui.

Nicola Di Bari come John Lennon e i Pink Floyd. La canzone ''Mia'' dell'artista italiano figurava fra le 200 proibite dal regime militare che ha governato in Argentina fra il 1976 e il 1983, secondo un archivio declassificato e reso pubblico dal Comitato federale di radiodiffusione argentino (Comfer).

Nicola di Bari, le cui parole vennero considerate dalla dittatura "non adatte al servizio di radiodiffusione nazionale", non fu l'unico artista italiano censurato. Con lui anche Gino Paoli ("La donna che amo"), Claudio Baglioni ("Piccolo grande amore"), Lucio Battisti ("E penso a te"), Toto Cutugno ("Sì"), Umberto Tozzi ("Ti amo") e "Tanti auguri" di Boncompagni e Pace, cantata da Raffaella Carrà. I loro testi erano troppo spregiudicati, "anti-cristiani e anti-occidentali". Così come quelli di altre vittime illustri: Donna Summer, Rod Stewart, i Queen, Joan Baez, Pink Floyd, "Cocaine" nella versione di Eric Clapton (ma non l'orginale di J.J. Cale), il brasiliano Roberto Carlos e una "Kiss Kiss Kiss" di Yoko Ono, apparsa sull'ultimo album di John Lennon.

Ovviamente furono censurati moltissimi cantanti spagnoli come Joan Manuel Serrat, Camilo Sesto o José Luis Perales. Nei loro testi c'erano passaggi sospetti e non necessariamente perché impegnati politicamente contro il regime. Ad esempio il cantautore Cacho Castaña interpretava un marito machista, violento e geloso che minacciava la moglie amata affinché non lo lasciasse. "In anni in cui la dittatura si arrogava il diritto di decidere sulla vita e sulla morte delle persone - scrive la stampa argentina - non si poteva, anche se in forma poetica, parlare di amori folli".

"Nessuno mai si era occupato dell'argomento in modo istituzionale. Per noi ha una rilevanza culturale, politica e sociale", ha dichiarato il presidente del Comfer Gabriel Mariotto spiegando che il suo obiettivo è quello di aprire gli archivi che fino a oggi sono stati secretati.

 
 
 
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Un blog di: cinzia_guidetti
Data di creazione: 07/03/2008
 

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LA FRASE...

Joni Mitchell parlando di Nefertiti di Wayne Shorter

E' un brano musicale molto insolito, perché è come una serigrafia. Attaccano all'unisono, e poi ciascuno di loro diventa sempre più individuabile, come in una serigrafia offset. Tony è sull'orlo dell'esplosione, è il solista. Il pezzo ha una forma molto semplice, quasi come una canzone folk. Strofa, strofa, strofa, senza neanche un ritornello o un bridge. Come se fossero dei moduli che si ripetono. E' una forma insolita per il jazz...ricordo che qualcuno disse: - senti che forma ha, è così strana -. E io pensai che era soltanto una semplice forma folk, ma guarda cosa succede, non ti aspetti che i musicisti attacchino gli assoli: la melodia è sufficiente, ma nel frattempo il batterista è come impazzito. Evoca questa immagine di una notte newyorkese: un tipo sta arrivando da Chinatown ed è ubriaco e prende a calci i bidoni dell'immondizia e urla camminando verso nord. C'è una rabbia che cresce nella batteria. E tutto questo lo rende uno spledido pezzo.

Tratto da "Wayne Shorter. Il filosofo col sax" di M. Mercer

 

LIVE NEFERTITI

Stanley Clarke, Wayne Shorter, Michel Petrucciani

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

JAZZ di Arrigo Polillo
Euro 15,00 Ed. Mondadori


Un grande classico della storia della musica afro-americana, jazz di Arrigo Polillo- ad un tempo testamento di pensiero e frutto di una grande passione e di lunghe riflessioni su questa musica straordinaria e i suoi protagonisti dalle storie tormentate e spesso disperate- è riproposto qui, in una sorta di continuità ideale, in una nuova edizione aggiornate da Franco Fayenz e arricchita da un saggio critico, "Il secolo del Jazz", sulle nuove linee di tendenza, i risultati più originali di questa creatività musicale, i protagonisti della musica jazz di fine secolo in tutto il mondo. La storia del jazz, che è anche la storia dei negri d'America e delle loro lotte per l'emancipazione, rivive, per i lettori appassionati di tutte le generazioni, nelle indimenticabili pagine di Polillo, dai mitici anni di New Orleans, Chiacago, New York all'orchestra di Duke Ellington, dal ragtime e dalla danza anni Trenta a ritmo di swing alla rivoluzione del bebop, del cool e dell'hard bop, fino al free rock e alla fusion. Ma la grande vitalità del jazz di fine secolo, sebbene meno vorticosa e genialmente sregolata, trova interpreti più colti e consapevoli della propria e delle altre civiltà musicali, anche nei loro tratti popolari e caratteri nazionali. La "musica totale", già intuita da Gaslini e Polillo, è sempre più per un "ascoltatore totale", colto e futuribile, che sappia trarre dall'unicità della musica il massimo di contenuto emozionale. Da Ornette Coleman a Gil Evans, Bill Evans, George Russell; Keith Jarrett, Cecil Taylor e la musica informale, Carla Bley, Don Byron, Cassandra Wilson, Henry Threadgill, Lester Bowie, il nuovo jazz è sempre più ricco di rapporti con la musica europea, tra avanguardia e ricerca di nuovi ritmi e armonie da parte di musicisti eccezionali.

Fonte: www.bol.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

A LOVE SUPREME  di Ashley Kahn
Euro 29,00 Ed. Il Saggiatore 2004

Pochi album hanno avuto l'influenza, la risonanza e il successo durevole di "A love supreme", dimostrando che il jazz può essere una forma universale di esplorazione spirituale. Ashley Kahn ne ricostruisce con passione processi creativi e session musicali, includendo anche notizie biografiche e una descrizione del contesto culturale degli anni Sessanta e delle innovazioni rivoluzionarie che lo caratterizzarono. Questo album racchiude tutta la spiritualità dei gospel, unita alla più alta forma di sperimentazione musicale. Scritto con la collaborazione della famiglia di Coltrane, il libro attinge a oltre un centinaio di testimonianze, tra cui quelle di celebri musicisti, come il batterista Elvin Jones e il pianista McCoy Turner.

Fonte: www.ibs.it 

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

I segreti del Jazz Stefano ZenniI segreti del jazz. Una guida all'ascolto. Con CD-ROM di Stefano Zenni Euro 25,00 Ed. Nuovi Equilibri

Un libro da leggere e ascoltare. Con più di 100 brani musicali in mp3 nel Cd Rom allegato, scelti tra i capolavori della storia del jazz, ecco la più completa guida integrata all'ascolto e alla comprensione delle musiche afroamericane.
Tutto quello che finora è parso il frutto di un impenetrabile estro artistico trova il proprio posto nel quadro dettagliato di questo libro: un viaggio che abbraccia la cultura e il linguaggio jazzistici e intanto getta luce sui meccanismi profondi del fare musica, dall'improvvisazione alle poliritmie, dal sound alle forme, raccontati con rigore analitico e in modo accessibile, e resi finalmente concreti attraverso gli ascolti. Una grande sintesi d'assieme, uno sguardo sulle profondità storiche ed espressive della musica, costellato dalla rivelazione di affascinanti finezze in centinaia di capolavori, tra cui le opere di Davis, Ellington, Parker, Mingus, Armstrong.

Fonte: www.ibs.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

LA MUSICA DEI NERI AMERICANI. DAI CANTI DEGLI SCHIAVI AI PUBLIC ENEMY di Eileen Southern
Euro 45,00 Ed. Il Saggiatore 2007

Dalle suggestive testimonianze degli esploratori europei del Seicento in Africa alla tradizione orale dei clan tribali. L'evoluzione della musica nera degli schiavi nelle colonie nordamericane tra la Guerra d'indipendenza e quella di secessione: gli inni e i salmi nelle congregazioni religiose, le canzoni dei soldati e quelle contro la schiavitù, la musica urbana del primo Ottocento e i canti di lavoro nelle piantagioni che diedero origine agli spiritual; l'esplosione del ragtime e delle commedie musicali dopo la Grande guerra, le prime registrazioni discografiche, la nascita del blues e del jazz, l'intensa vita musicale di Harlem, la rivoluzione del bebop, ma anche cantanti, strumentisti e compositori che si sono cimentati con l'opera e la musica classica. E infine le influenze sul rock'n'roll, la storia della mitica Motown, il rhythm & blues e il pop. Ogni capitolo è preceduto da una cronologia degli eventi storici più importanti.

Fonte: www.ibs.it 

 
 

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