cinzia guidetti

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FONDAZIONE SIENA JAZZ: DOCUMENTI ONLINE

Post n°222 pubblicato il 08 Marzo 2009 da cinzia_guidetti
 

Vi segnalo questa iniziativa interessantissima della Fondazione Siena Jazz. (Fonte)

La straordinaria collezione che raccoglie tutti i numeri dei primi due anni di vita della rivista Musica Jazz, è finalmente on line. Grazie ad una innovativa iniziativa del Centro Studi "Arrigo Polillo" sezione ricerca della Fondazione Siena Jazz, che possiede uno degli archivi sonori e bibliografici più ricchi in Europa sulla musica afroamericana, con un semplice clic sull'indirizzo
http://centrostudi.sienajazz.it/musicaejazz.html, docenti allievi e musicisti di jazz ma anche appassionati e curiosi di tutto il mondo, potranno consultare la prestigiosa rivista ed entrare nella magia di questi deliziosi incunaboli da cui ha preso vita il movimento jazzistico italiano.

Apparsa per la prima volta nell'agosto del 1945 come quindicinale, in formato tabloid e con il titolo "Musica & Jazz", la rivista che è oggi possibile trovare solo in pochissime biblioteche, sarà finalmente accessibile a tutti. Le scansioni in alta definizione di ogni pagina possono essere scaricate, stampate e se l'utente vuole anche rilegate, creando così una vera e propria copia anastatica del prezioso documento. Un importante passo avanti per i tanti studiosi e appassionati, che potranno comodamente usufruire di un'altra preziosa parte di questo ricco, e sempre aggiornato, archivio.
"Milano era stata da poco liberata - ricorda Francesco Martinelli, direttore del Centro Studi della Fondazione Siena Jazz - e si poteva tornare a parlare di jazz. Giancarlo Testoni, presidente dell'Hot Club di Milano, non vedeva l'ora di poter dare agli appassionati qualcosa in cui riconoscersi. Intorno a lui si raccoglie un gruppo dalle grandi e complementari qualità: Arrigo Polillo, che faceva l'avvocato e diventò il redattore capo della rivista; Livio Cerri di Pavia, che faceva il dentista pur essendo diplomato in conservatorio in violoncello; Roberto Nicolosi, cugino di Livio Cerri anche lui dentista per tirare avanti la famiglia anche se era un musicista, compositore, contrabbassista, pianista, trombettista e arrangiatore dell' orchestra dell'EIAR appena trasformatasi in RAI; Giuseppe "Pip" Barazzetta, bancario di professione e grande raccoglitore di informazioni e infine Giacomo Carrara. In seguito si aggiunsero altre persone invitate da Testoni, che oltre a fare il giornalista era poeta e autore di testi per canzoni: tra essi Carlo Alberto Rossi, Enzo Ceragioli, Piero Rizza, direttore di orchestra e sassofonista, il primo arrangiatore bianco per un'orchestra nera".
In questi anni "Musica e Jazz – Quindicinale illustrato di musica leggera" non ha ancora una cadenza mensile. Il sogno di Testoni (e poi di Polillo) di creare un Centro Studi sul Jazz si manifesta con l'annuncio della nascita a Milano di un comitato promotore composto appunto da Testoni, Polillo, Alessio Gurviz, Roberto Nicolosi, Livio Cerri. "Per la realizzazione concreta di tale idea – spiega Francesco Martinelli - si dovrà aspettare oltre quaranta anni, con la creazione del Centro Studi nell'ambito di Siena Jazz, cui significativamente Polillo destinerà le sue collezioni".

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Un blog di: cinzia_guidetti
Data di creazione: 07/03/2008
 

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LA FRASE...

Joni Mitchell parlando di Nefertiti di Wayne Shorter

E' un brano musicale molto insolito, perché è come una serigrafia. Attaccano all'unisono, e poi ciascuno di loro diventa sempre più individuabile, come in una serigrafia offset. Tony è sull'orlo dell'esplosione, è il solista. Il pezzo ha una forma molto semplice, quasi come una canzone folk. Strofa, strofa, strofa, senza neanche un ritornello o un bridge. Come se fossero dei moduli che si ripetono. E' una forma insolita per il jazz...ricordo che qualcuno disse: - senti che forma ha, è così strana -. E io pensai che era soltanto una semplice forma folk, ma guarda cosa succede, non ti aspetti che i musicisti attacchino gli assoli: la melodia è sufficiente, ma nel frattempo il batterista è come impazzito. Evoca questa immagine di una notte newyorkese: un tipo sta arrivando da Chinatown ed è ubriaco e prende a calci i bidoni dell'immondizia e urla camminando verso nord. C'è una rabbia che cresce nella batteria. E tutto questo lo rende uno spledido pezzo.

Tratto da "Wayne Shorter. Il filosofo col sax" di M. Mercer

 

LIVE NEFERTITI

Stanley Clarke, Wayne Shorter, Michel Petrucciani

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

JAZZ di Arrigo Polillo
Euro 15,00 Ed. Mondadori


Un grande classico della storia della musica afro-americana, jazz di Arrigo Polillo- ad un tempo testamento di pensiero e frutto di una grande passione e di lunghe riflessioni su questa musica straordinaria e i suoi protagonisti dalle storie tormentate e spesso disperate- è riproposto qui, in una sorta di continuità ideale, in una nuova edizione aggiornate da Franco Fayenz e arricchita da un saggio critico, "Il secolo del Jazz", sulle nuove linee di tendenza, i risultati più originali di questa creatività musicale, i protagonisti della musica jazz di fine secolo in tutto il mondo. La storia del jazz, che è anche la storia dei negri d'America e delle loro lotte per l'emancipazione, rivive, per i lettori appassionati di tutte le generazioni, nelle indimenticabili pagine di Polillo, dai mitici anni di New Orleans, Chiacago, New York all'orchestra di Duke Ellington, dal ragtime e dalla danza anni Trenta a ritmo di swing alla rivoluzione del bebop, del cool e dell'hard bop, fino al free rock e alla fusion. Ma la grande vitalità del jazz di fine secolo, sebbene meno vorticosa e genialmente sregolata, trova interpreti più colti e consapevoli della propria e delle altre civiltà musicali, anche nei loro tratti popolari e caratteri nazionali. La "musica totale", già intuita da Gaslini e Polillo, è sempre più per un "ascoltatore totale", colto e futuribile, che sappia trarre dall'unicità della musica il massimo di contenuto emozionale. Da Ornette Coleman a Gil Evans, Bill Evans, George Russell; Keith Jarrett, Cecil Taylor e la musica informale, Carla Bley, Don Byron, Cassandra Wilson, Henry Threadgill, Lester Bowie, il nuovo jazz è sempre più ricco di rapporti con la musica europea, tra avanguardia e ricerca di nuovi ritmi e armonie da parte di musicisti eccezionali.

Fonte: www.bol.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

A LOVE SUPREME  di Ashley Kahn
Euro 29,00 Ed. Il Saggiatore 2004

Pochi album hanno avuto l'influenza, la risonanza e il successo durevole di "A love supreme", dimostrando che il jazz può essere una forma universale di esplorazione spirituale. Ashley Kahn ne ricostruisce con passione processi creativi e session musicali, includendo anche notizie biografiche e una descrizione del contesto culturale degli anni Sessanta e delle innovazioni rivoluzionarie che lo caratterizzarono. Questo album racchiude tutta la spiritualità dei gospel, unita alla più alta forma di sperimentazione musicale. Scritto con la collaborazione della famiglia di Coltrane, il libro attinge a oltre un centinaio di testimonianze, tra cui quelle di celebri musicisti, come il batterista Elvin Jones e il pianista McCoy Turner.

Fonte: www.ibs.it 

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

I segreti del Jazz Stefano ZenniI segreti del jazz. Una guida all'ascolto. Con CD-ROM di Stefano Zenni Euro 25,00 Ed. Nuovi Equilibri

Un libro da leggere e ascoltare. Con più di 100 brani musicali in mp3 nel Cd Rom allegato, scelti tra i capolavori della storia del jazz, ecco la più completa guida integrata all'ascolto e alla comprensione delle musiche afroamericane.
Tutto quello che finora è parso il frutto di un impenetrabile estro artistico trova il proprio posto nel quadro dettagliato di questo libro: un viaggio che abbraccia la cultura e il linguaggio jazzistici e intanto getta luce sui meccanismi profondi del fare musica, dall'improvvisazione alle poliritmie, dal sound alle forme, raccontati con rigore analitico e in modo accessibile, e resi finalmente concreti attraverso gli ascolti. Una grande sintesi d'assieme, uno sguardo sulle profondità storiche ed espressive della musica, costellato dalla rivelazione di affascinanti finezze in centinaia di capolavori, tra cui le opere di Davis, Ellington, Parker, Mingus, Armstrong.

Fonte: www.ibs.it

 

CONSIGLI PER LA LETTURA

LA MUSICA DEI NERI AMERICANI. DAI CANTI DEGLI SCHIAVI AI PUBLIC ENEMY di Eileen Southern
Euro 45,00 Ed. Il Saggiatore 2007

Dalle suggestive testimonianze degli esploratori europei del Seicento in Africa alla tradizione orale dei clan tribali. L'evoluzione della musica nera degli schiavi nelle colonie nordamericane tra la Guerra d'indipendenza e quella di secessione: gli inni e i salmi nelle congregazioni religiose, le canzoni dei soldati e quelle contro la schiavitù, la musica urbana del primo Ottocento e i canti di lavoro nelle piantagioni che diedero origine agli spiritual; l'esplosione del ragtime e delle commedie musicali dopo la Grande guerra, le prime registrazioni discografiche, la nascita del blues e del jazz, l'intensa vita musicale di Harlem, la rivoluzione del bebop, ma anche cantanti, strumentisti e compositori che si sono cimentati con l'opera e la musica classica. E infine le influenze sul rock'n'roll, la storia della mitica Motown, il rhythm & blues e il pop. Ogni capitolo è preceduto da una cronologia degli eventi storici più importanti.

Fonte: www.ibs.it 

 
 

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