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Post n°866 pubblicato il 29 Novembre 2023 da cipolllina
CONTEST - PETALI DI DONNE - DEL 28 NOVEMBRE 2023. Mi è stato chiesto di partecipare al contest indetto per i dipendenti della giunta.
Il tema era semplice. Bisognava raccontare tramite frasi, poesie, disegni, immagini, o altro....la violenza della donna.
Così sono tornata indietro nella memoria.
E ho deciso di partecipare con 3 poesie:
IL TORO - scritta anni fa. che non racconta proprio della violenza sulla donna. Ma della violenza in generale. Cosa dire della mia poesia? QUESTO è IL SENSO CHE HO VOLUTO DARE ALLA MIA POESIA, QUANDO LA SCRISSI, MOLTI E MOLTI ANNI FA: In questa poesia, viene descritta la violenza come un toro che si batte nell'arena. Una corrida. Dove il torero, che nel mio caso è il carnefice, è consapevole di quello che sta andando a fare. Ovvero entrare nell'arena e uccidere il toro, dopo avergli sventolato addosso il manto rosso, come se lanciasse una sfida. Chiede il torero al toro di attaccare, di essere forte, di provare a vincere. Ma per il toro non esiste vittoria. La folla sugli spalti vuole la morte del toro. E il toro non può fuggire dall'arena. O rifiutarsi di combattere, verrebbe ucciso. Così il torero è l'unico che potrebbe fermare quel gioco. E chiamarlo gioco è un insulto, perché ferisce, fa male. Distrugge. Ecco. Il toro è il carnefice. E' consapevole del male che farà alla sua vittima, un gioco crudele di potere. Fatto per il solo gusto di prevaricare, di vincere, di dimostrarsi più forte. Un gioco che non ha né vinti né vincitori. Solo vittime. Il toro invece è la vittima. La vittima che non può fuggire da quell'arena. Che se vince o se perde ha perso in ogni caso. Se muore il torero brandirà la spada in alto e il suo pubblico lo acclamerà vincitore. Perché è stato più forte. Ci vuole poco ad essere forti, quando si è armati in un'arena. Ma se fosse il toro a vincere tutti ne vorrebbero la morte. Quel toro crudele che ha ucciso il povero torero. Ma il torero avrebbe potuto rifiutarsi di scendere nell'arena. Di battersi. Di uccidere. Di combattere per la vita o la morte. Il toro non ha avuto questa scelta. Nessuno piangerà per la sua morte. E nel caso fosse vincitore tutti ne vorrebbero la morte. Così succede alle vittime. Se vincono o se perdono le loro battaglie, perdono in ogni caso. Non saranno mai più le stesse. Andranno avanti, qualcuna sopravvive. Ecco, siamo tutte e tutti un po' dei sopravvissuti. E andiamo avanti un giorno dopo l'altro. Sapendo che chi ci ha fatto del male, ha riso...davanti alla folla...come fa il torero dopo aver ucciso il toro davanti ad una folla che applaude. Nessuno piange per il toro. E nessuno sa cosa provano le vittime se non sono stati vittime. IO LO SO. So che significa andare avanti un giorno alla volta. Non essere più la stessa persona. Cambiare. Sopravvivere. E vivere al tempo stesso. Ma qualcuno non ce la fa. Qualcuno muore. Qualcuno si lascia morire. E il toro, dopo aver combattuto con tutte le sue forze, alla fine, viene ucciso, da una lama nel cuore. Il cuore di vittima e carnefice ha lo stesso identico colore, e il sangue è lo stesso. La differenza è che mentre uno esulta per aver ucciso e la folla lo acclama, perché è stato un bravo torero, il toro dice addio. E guardando il alto...verso qualcosa di meraviglioso...che è l'infinito, si lascia andare. Ha fallito. Ha perso. Nessuno lo piangerà. Nessuno lo salverà. MA CHI SOPRAVVIVE, ha perso lo stesso. Perché né porta le cicatrici sulla pelle. E le cicatrici non si cancellano. Si cambia, inevitabilmente. Ma io ho voluto dare speranza al toro morente. Che guarda il cielo ("verso lo stesso cielo che guardi anche tu") infinito cercando un aiuto ("un echeggiare che si perde nel vento" ) e il vento è segno di rinascita. E PER ME dopo che si è caduti a terra, si può risalire. E non solo per sopravvivere. Ma per tornare a vivere. Ci vuole solo tempo. Ma al toro morente ho dato speranza. E alle vittime dico la stessa cosa, bisogna avere fede e speranza. Che si può tornare a vivere, anche se non si hanno più ali per volare, si può continuare a volare. LA FIGLIA DEL SOLE.
IL DOLORE DI VIVERE NELL'OMERTà
e in ultimo.
DONNA - SESSO DEBOLE
1) IL TORO Rosso è il manto che ti vien posto davanti. Rosso come il fuoco. Rosso come il mio cuore è il manto che innanzi a te s'agita. Ecco la tua preda, la vedi. La cogli e la insegui. Nero il tuo manto, furente e aggressivo l'avventi. Ma lei ti fugge, la insegui e fugge ancora. I tuoi occhi rossi come lo stesso manto; il tuo Humour nero, aggressivo, minaccioso. Ti scagli di nuovo sulla preda, in un inseguimento senza fine. La insegui, cerchi di domarla; o tu o lei. Ti avventi, ancora una volta e lei, ancora, repentinamente fugge. Ecco finalmente l'hai quasi raggiunta, ma... Una spada ti penetra il cuore. Cadi a terra lentamente e pesantemente. Il tuo cuore rosso si fa sempre più chiaro. La tua preda esulta per la vittoria. Il tuo sguardo lo rivolgi al cielo. 2 Un ultimo saluto; sai che hai perso. La spada piano piano si sfila dal tuo cuore e viene brandita in alto, verso lo stesso cielo che guardi anche tu; la preda esulta e nel grido delle genti solo un rumore si ode, impercettibile...quasi inesistente; doloroso, quasi un pianto; un ultimo echeggiare che si perde nel vento: addio.
2)
1 IL DOLORE DI VIVERE NELL' OMERTà Un rumore agghiacciante si ode di lontano... È un urlo... Un grido... Qualcuno chiede aiuto. Interverrà qualcuno? La notte è avvolta nel silenzio. Ma non è notte, è giorno. E tutti fingono di non vedere. Non sentire. In silenzio, senza far rumore. Lasciano che le cose accadano. L'urlo si alza... Il grido diventa quasi una preghiera. Chi ha visto tace. E poi qualcuno non c'era. Il giorno dopo una notizia sul giornale... Tutti vogliono parlare. Vogliono dire qualcosa. Ma nessuno era lì... Nessuno sapeva... Tutti hanno taciuto, per omertà o per paura. 2 Io c'ero. Ma non mi hanno ascoltata. Ho gridato, ma non mi hanno sentita. Io c'ero. Ma ero sola, contro il mondo. Un mondo troppo pieno di bugie per ascoltare la verità. La verità è che ho gridato... Mi sono ribellata... Ma ho perso. Erano tanti, più forti, più alti... Più robusti... Forse era solo uno... Importa quanti erano in questo futuro? Dov'è la giustizia? Dov'è la legge? Urlo poi non si è più sentito. Si narrava come in una fiaba... Di un eroe... Lo immagino, di cartapesta vestito. L'eroe ha fatto fuggire i malvagi. Dicono quelli e sono tanti. Ma non è vero. 3 Ha pianto. Ha urlato. HA AVUTO PAURA. E' caduto. Poi si è alzato. E ha picchiato. A pugni duri ha picchiato duro. Non era un campione. Andava ko. Ma si rialzava ogni volta... Fino a quando stremato... È rimasto lì... Sotto occhi che facevano finta di non essere presenti.... Era KO. Cosa poteva fare? Si è alzato nuovamente... E ha strabiliato tutti quanti. Ferito, sanguinante, ancora lottava. Perché la libertà è un bene. E la prigionia è sbagliata.
3)
DONNA - SESSO DEBOLE DICONO CHE SEI DONNA. CHE DEVI STARE AL TUO POSTO. CHE DEVI PARLARE SOLO SE INTERROGATA. CHE DEVI FARE FIGLI. CHE DEVI STARE IN SILENZIO. FARTI VEDERE O NASCONDERTI, SOLO PER ESSERE SCOPATA E PER ESSERE USATA. UNA TAVOLA, DA USARE E RIUTILIZZARE. SENZA SENTIMENTI O EMOZIONI. ANCHE UN OCCHIO NERO DIVENTA AMORE. IL CORPO CHE VIENE USATO, NESSUNO VUOLE SAPERE SE HAI STUDIATO. NON TI CHIEDONO I TUOI SOGNI. NON TI CHIEDONO IL TUO NOME. NEMMENO LA TUA Età. E UNO DOPO L'ALTRO... QUELLE MANI ADDOSSO... NESSUNO TI CREDERà. "VAI, FATTI VIOLENTARE, POI TORNA E DENUNCIAMO". VOGLIONO LE PROVE EFFETTIVE... 2 QUELLE SENZA DISCUSSIONE ALCUNA.... NON PENSANO... NESSUNO SE LO CHIEDE... CHE PER ESSERE VIVA, NON è SOLO FORTUNA. PER ESSERE QUI... A PARLARNE... NON è STATA UNA COSA SENZA CONSEGUENZE. E DEVO FARMI VIOLENTARE PER ESSERE CREDUTA? E perché NO. ANCHE AMMAZZARE. TANTO SONO SOLO UNA DONNA. VERO. LO SONO, E NE VADO FIERA. E ALLORA QUALCUNA SI PIEGA... COME UNA FOGLIA... DA CALPESTARE. MA UN'ALTRA SI INNALZA... VUOLE LOTTARE... E GRIDA FINO A QUANDO HA VOCE. GRIDA FINCHè HA FORZE. E SI RIBELLA E CI PROVA. 3 QUALCUNA NON CE L'HA FATTA. È MORTA, è STATA BRUTALIZZATA. IO, SONO SOLO STATA FORTUNATA. MI SONO SALVATA. MA NEL CORPO, LE CICATRICI, LE PORTO ANCORA. UNA DOPO L' ALTRA... E FORSE MI SONO SENTITA SBAGLIATA... ERO SOLO UNA DONNA... CHE VOLEVA SENTIRSI AMATA... TROPPO PRESTO è COMINCIATA QUESTA GUERRA, NON ERO NEMMENO MAGIORENNE E MI HANNO CAMBIATA. E SONO CADUTA. E MI SONO FATTA MALE. MA SONO FORTUNATA, ME LO DICONO TUTTI. LO SENTO ALLA TELEVISIONE. MA perché QUESTO ODIO VERSO UN SESSO INFERIORE? CI HO PENSATO IN QUESTI ANNI... SPESSO E VOLENTIERI... LE DONNE SONO MEDICO, AVVOCATO E INGEGNERE. LE DONNE SONO AL COMANDO. 4 LE DONNE GUIDANO. LE DONNE NON SONO SOLO DONNE, CASALINGHE, MADRI E FIGLIE. NO. LE DONNE SONO ANCHE DOTTORE, CHIRURGO, SOLDATO, FORSE è QUESTO IL PROBLEMA... VI ABBIAMO SUPERATO. E ALLORA DA QUALCHE PARTE CI DOVETE MINARE E FARE INCIAMPARE. MA LO SAI CHE C'è? DONNA SESSO DEBOLE... LO DITE SOLTANTO SPERANDO CHE... NOI CI CREDIAMO E CEDIAMO... SENZA LOTTARE, A VOI CHE DA UNA VITA, CI VOLETE COMANDARE. NON SONO D' ACCORDO SINCERAMENTE E VE LO PROVO IMMEDIATAMENTE. IO C'ERO IL GIORNO IN CUI È STATA UNA DONNA AD ALZARSI E A DIRE "COSì' NON SI Può Più CONTINUARE" E SI è ALZATA. E HA FATTO Ciò CHE SA FARE MEGLIO... HA INIZIATO A RESITERE... ALLE PAROLE, AGLI INSULTI, ALLE VOCI CATTIVE, 5 A CHI LA VOLEVA SERVA E SCHIAVA DI UN MONDO MASCHILE. HA INIZIATO A RESISTERE. E PIANO PIANO, SIAMO ANCORA IN PIEDI. E TUTTE UNITE CI DIAMO LA MANO. DONNA è UN TERMINE CHE CI RENDE FIERE. UN TERMINE DA VERE BATTAGLIERE, CHE CON UNA MANO TI ACCARREZANO DOLCEMENTE IL VISO, E CON L'ALTRA... SI DIFENDONO... E CADONO. E PIANGONO. E RIDONO. MA SIAMO DONNE... CI RIALZIAMO... E GRIDIAMO FORTE AL MONDO CHE... NON CI AVETE MESSO IN CATENE O DOMINATO... PERCHè NOI, VERAMENTE LA DIFFERENZA, IN QUESTO MONDO, MARCIO E MALATO, LA FACCIAMO. E LE COSE POSSONO ESSERE MIGLIORI. Perché SIAMO DONNE E LO ABBIAMO IMPARATO, 6 CHE PIANO PIANO, COME IL MARE SCAVA LE ROCCE, ANCHE NOI SCALFIAMO I CUORI CHE CI HANNO MESSO STRETTE E IN CATENE... E LO DIMOSTRIAMO CON I FATTI IL NOSTRO VALORE... DALLA CASALINGA ALL'INGEGNERE, DAL SOLDATO AL MEDICO, DAL POETA AL CANTAUTORE, DALLO SCRITTORE AL MUSICISTA, DA MADRE O DA FIGLIA, DALLA Più PICCOLA ALLA PIù GRANDE, SIAMO TUTTE LOTTATRICI RESISTENTI... CHE PAZIENTEMENTE OGNI GIORNO... RESISTIAMO... E QUESTO MONDO... UN Po' ALLA VOLTA, LO CAMBIAMO.
LA FIGLIA DEL SOLE.
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