Il Circo
Quando il giorno giunge e sentirai dentro di te che qualcuno ti osserva. Se ascolti attentamente quella piccola vibrazione come carezza improvvisa. Se nel voltarti nessuno incrocia il tuo sguardo. Allora capirai che ovunque sarai anche se non innanzi a me io sarò con te...
Benvenuti
nel mondo dello strano
dove anime e cuori lontano
Benvenuti
a voi che di giudizi siete facili
e che di speranza conoscete solo il nome
Vedrete
corpi martoriati da acide lacrime
e occhi vuoti come buchi di catrame
Vedrete
teste piene di sogni e mostri dal sorriso splendente
questo è il circo dell’amore incosciente
Troverete
esseri che bruciano in eterno di passione
e amori spenti come fuochi sotto l’acquazzone
Troverete
mani che hanno grattato la porta di un cuore
solo perché non veniva ascoltato il proprio amore
Troverete
sangue di chi lo ha versato solo per vigliaccheria
senza qualcuno sulla strada che gli faceva compagnia
Sentirete
urla silenziose nel buio della mente
ferita da chi ascoltato gli occhi solamente
Sentirete
gemiti di sesso sfrenato
mentre l’altro pensava a qualcuno ormai andato
Ascoltate
voi dotti di false percezioni e di maschere cerate
sentite le parole dalla vostra morale dettate
Guardate
ciò che vedete in apparenza
senza poter vedere da dietro occhiali d’indifferenza
Questo
è l’antro del cuore spezzato
dall’anima dispersa e del tempo passato
Questo
è il luogo dove tutto nasce puro
e tutto muore impuro
questo è il Circo dell’Amore Oscuro
Un soffio d'anima a tutti e che il Lupo Vi protegga sempre
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Cigolii del ritornoGirano le ruote dei carrozzoni tra polvere e macabre canzoni Zoccoli pesanti di cavalli incolore circondati dal vapore del loro sudore Cigolii di legno e ferro che trasportano pesanti ferite racchiuse in prigioni di ortiche appassite E gira e rigira la ruota sul cammino tra pagliacci e artisti coperti di lino Macchiato di lacrime e dolce dolore di rose marcite ne emana l'odore Stride il cancello che separa il loro mondo per portare nel nostro il roboante canto sordo Fatto di storie uniche e inudite che noi sulla pelle le abbiam vissute Un buco nero si apre al finire del cimitero dove si fermeranno per lo spettacolo tetro Date loro un caldo benvenuto prima che il freddo vi renda il cuore muto Ritorna il tendone sporco dal tempo nero di muffa e di terra di campo Trombe squillanti e botti assordanti marciano le funebri carrozze ambulanti Applaudite senza remora al loro passaggio in questo tombale luogo non v'è né razza né lignaggio Esultate al vento freddo del probabile vostro futuro ritorna la nenia del Circo dell'Amore Oscuro Un soffio d'anima e che il lupo Vi protegga |
Inviato da: o3radovicka
il 29/06/2013 alle 18:58