Città & sprizzz
Ho imparato talmente bene dai miei errori che saprei rifarli alla perfezione
Post n°61 pubblicato il 08 Ottobre 2009 da vogliad_altrove
...si sciolse sul selciato, si sciolse ovunque, solo lui sotto le pietre, tra i denti, tra le fessure. Una piccola anatra gonfia d’acqua schiamazza alle nuvole il suo dolore, la sua insofferenza. Un lungo lago salato dalle profondità sconosciute richiede attenzione, vuole nuovi riflessi che turbino la monotonia di una finestra fissa sempre sullo stesso paesaggio. Voglia d’evadere lontano dai binari, lontano dai treni, da mete, da destinazioni. Unica rocca, rifugio dell’anima in cui trovare culla alle lacrime, cenere di passanti, urla di un futuro incerto. L’incubo squarcia le menti e la memoria. La maschera del tempo si appesantisce di colori e cala via, lontano da ciò che è.
L'ho trovata oggi dopo cinque anni. Avevo dimenticato di averla scritta. Avevo dimenticato che già da allora avevo voglia d'altrove.
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Post n°60 pubblicato il 23 Settembre 2009 da vogliad_altrove
Soli, senza troppa privacy, senza il senso del denaro e della quotidianità... deve essere proprio una sensazione orribile. Ma magari loro non lo sanno e danno per scontato che nella vita ci si senta così. Perchè una bambina di 3 anni va in giro con la mamma indossando i tacchi??? I TACCHI??? quando li ho messi per la prima volta a 13 anni mia mamma mi ha tenuto un'ora a raccontarmi rischi e pericoli alla schiena, ai piedi, cambia la dimensione, cambia l'altezza, fai così, fai colì...e invece...una bambina di 3 anni invece di andarsi a rotolare nel fango di un parco giochi va in giro con i tacchi??
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Mumble mumble periodo di riflessioni e di piccole azioni per grandi risultati: no non sto raggiungendo lo zen, ma... ce provo! Azione: gliene ho parlato con calma dicendo che ho bisogno di rallentare per me e per dare spazio anche ad altri amici. Reazione sua: chi ti ha chiesto nulla, fai come te pare intanto anche io ho da fare |
Post n°58 pubblicato il 08 Settembre 2009 da vogliad_altrove
Per il viaggio ho portato con me due libri "Chi è morto alzi la mano" di Vargas e "una vita che ti aspetto" di Fabio Volo. Ma il libro (fino alle ultime 10 pagine) strega. Però è strano, a volte si crede che un pensiero, una riflessione, un problema, un'emozione sia solo tuo, un tuo modo di essere poi... lo trovi scritto nero su bianco e... non sul tuo caro diario. Ti prende male. In quel momento il tuo problema/pensiero/emozione perde un po' di valore, di originalità. |
Inviato da: gioia58_r
il 04/01/2010 alle 14:01
Inviato da: carolav08
il 12/10/2009 alle 08:40
Inviato da: sognatore_instabile
il 08/10/2009 alle 21:16
Inviato da: oranjuice
il 08/10/2009 alle 19:29
Inviato da: carolav08
il 28/09/2009 alle 09:31