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Non lo so cosa è stato.
Mi sono già confrontata con serate come questa.
Ho l’impressione che tutto intorno a me sia minato.
Ricordi che stanno in agguato.
Pronti a saltare fuori.
E le mie mani si irrigidiscono.
Sospiro.
Mi tocco il ginocchio.
Passo tra quelle sbarre che si estendono davanti a me.
Sono in mezzo ad un mare.
Un mare ventoso.
Un mare che mi prende.
Vorrei ricostruire argini.
Ricostruire collegamenti.
Trasformare il caos in ordine.
Ore piene di dubbio.
Mi alzerò nel cuore della notte.
Accenderò il televisore.
Scruterò a lungo la luna…le stelle e i pianeti.
Muoverò la cenere fredda nel posacenere.
Aspetterò il sollievo.
Ora fiduciosa.
Ora disperata.
Conosco quella parte di te che non mi fa dormire.
E tu neppure lo sai.
Conosco le notti come questa.
Non è la prima volta che la sento spingere contro di me.
I minuti cessano di essere minuti.
Durano secoli.
Un ora occupa un arco di tempo più lungo di tutta la storia del mondo.
Sto inciampando in queste parole e la luce mi fa male.
Click.
Inviato da: Amore_immaginato
il 19/09/2006 alle 08:38
Inviato da: RichyB
il 27/02/2006 alle 12:08
Inviato da: donnasportiva
il 27/02/2006 alle 10:27
Inviato da: demianfree
il 13/02/2006 alle 13:43
Inviato da: solstiziod_inverno
il 13/02/2006 alle 00:11