Lucieombre

...segretezza polare di un'anima al cospetto di se stessa...

 

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Post N° 48

Post n°48 pubblicato il 24 Luglio 2007 da solstiziod_inverno

Ti ho detto "basta" al telefono.
La più miserabile delle fini.
Ma non avrei mai potuto dirtelo a voce, di persona, perchè certe parole pesano anche per me.
Perchè farmi vedere in lacrime mi costa ancora tanta fatica.
Perchè ti amo e porre fine alla nostra storia ha significato perdere una parte di me.
Quella metà che era rimasta integra.
Quella parte che era tua.
Che era nostra.
Ora senza di te cosa faccio?
Cosa?
Mi trascinerò per questa vita aspettando che succeda qualcosa.
Aspettando il momento per andarmene via.
Oggi l'avrei fatto all'istante.
Oggi avrei preferito smettere di vivere piuttosto che continuare a farlo con la tua assenza.
Ho cercato di odiarti, per farmi meno male ma non ci sono riuscita.
Non sono riuscita a trovare qualcosa di te che potesse salvarmi da questo.
Sembra quasi un girotondo.
Era estate anche 4 anni fa.
E come 4 anni fa, resterò sola, sola con me stessa, perchè perdendo te ho perso tutto.
Ho perso un amico, il mio migliore amico.
Ho perso un amante, un fratello, un padre.
Sola.
Sola con me stessa.
Sarà triste aspettare una telefonata che non arriverà.
Guardare il citofono che non suonerà.
La caffettiera, anche la caffettiera., dannazione, anche la caffettiera...
E i film, le notti a parlare fino all'alba.
A chi racconterò le mie paure?
Le mie gioie i miei dolori?
Chi mi ascolterà quando ne avrò bisogno?
Con chi riderò e da chi mi lascerò abbracciare?
Dio non ce la faccio.
Non anche questa volta.
Se esisti guardami...guardami Dio, guardami.
E salvami, salvami.
Ti prego salvami.
Posa il tuo occhio su di me e dimmi che è solo un brutto sogno.
Accarezzami la testa e svegliami con una realtà per cui valga la pena di restare.
Ho creduto nel mio sogno.
Fino in fondo, anche quando gli altri non ci avrebbero scommesso neppure un centesimo.
E ci credo tutt'ora.
Come una povera stupida ci credo ancora.
Non eri un sogno, eri una promessa.
Una promessa non mantenuta.
E mi sento vacillare in questo mondo che non ha pietà e da cui mi devo proteggere.
Sono nuda nel mondo.
Senza niente altro che quella che sono.
Non sai le volte che ho parlato con la tua anima e ti ho tenuto tra le mani come se fossi un miracolo.
Qualcosa da non sciupare, da non rovinare.
Qualcosa da guardare e da amare.
Due stelle, due nuvole, due che fanno la stessa strada, respirano la stessa aria e anche senza parole ci sentivamo perfettamente bene.
Mi sembrava che dovessimo continuare a camminare senza meta, instancabili.
Mi sembrava che stessimo camminando fianco a fianco da un tempo infinito e che una fine non potesse esserci mai.
Il tempo era spento, anche se gli orologi battevano le ore.
Poi all'improvviso mi ha lasciato la mano.
E mi sento spaurita in questo mondo grigio e grande come un mare nella nebbia.
Appena arrivata a casa mi sono seduta sul divano, dove ti sedevi sempre tu e ho cercato di chiudere, nel ripostiglio delle cose vissute, anche te.
Ma sfuggivi da una piccola, stupida fessura.
Mi sento malata, febbriccicante, debilitata.
Non nel corpo, non nelle ossa, non nel sangue e senza volerlo mi sono ritrovata a ricordare, nella consapevolezza di aver perso qualcosa di essenziale.
Sono una donna triste, che guarda di nascosto il mondo da un vetro appannato.
Perchè questo mondo non mi vuole.

Ci siamo lasciati così...come due estranei.




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Data di creazione: 29/04/2005
 

 

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