« Flamenco de fuego | La notte » |
U scrusciu ru mari.
Post n°780 pubblicato il 30 Marzo 2016 da claudio2012s
Teresa Mannino chiede ad Andrea Camilleri:
Cosa le piace di più?
Lui..
U scrusciu ru mari.
Mi rendo subito conto che fa parte del nostro popolo... il popolo del mare...
Quel popolo che senza il respiro del mare dopo un po diventa triste perché il mare con il suo respiro, ti consiglia ti conforta ti da quella carica di vita infinita. A volte lo fa con quella tranquillità e calma disarmante. A volte con allegria e freschezza, altre con quella imponenza piena di vitalità, sotto forma di aria nebulizzata, piena di sale che ti pervade i polmoni. Come fare ad non amarlo.?
Nei momenti bui che tristezza prevale,
corro dal mare!
E sulla bella scogliera della mia terra fiera,
passo le ore a guardare.
E' il silenzio del mare che mi piace ascoltare!
E lo sguardo si fissa, arriva lontano
sin dove cielo lambisce mare!
Si esalta l'animo, si eleva al suono
dalla grandezza maestosa.
A volte è lo stridio dei gabbiani,
che si rincorrono, giocano,
e nel blu ondeggiano!
Ora è lo sciabordio delle piccole onde...
lievemente sugli scogli s'infrangono.
Ora è lo stesso mare che accompagna
il vento
intonando una melodia d'incanto!
Ora è le sventolio
di vela bianca che garrula canta
cullata dall'onde...
Quando è tempesta rimbomba il suono
diventa cupo.
Si alzano i marosi
tuonando, violenti e fragorosi,
nel marasma della burrasca!
Tutto diventa schiuma, tutto diventa mare
e la terra scompare!
E quel senso di libertà che sempre mi assale,
è perché appartengo al popolo del mare!
Di Vivi
|