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... L’UOMO ED IL TEMPO …
…Il tempo fugge, ci sfugge e a volte sembra che la nostra giornata, la nostra vita sia una continua rincorsa ad esso. Gli attimi sono come lampi che si susseguono mentre i nostri gesti sono le lancette di un grandissimo orologio che ci circonda. Le emozioni sono il quadrante di questo enorme orologio, sono il colore della sabbia della enorme clessidra nella quale scorrono granelli di attimi che rincorrono l’un l’altro. Noi ingranaggi di questo orologio, attimi del tempo che volge all’infinito … dobbiamo soltanto respirare attimi di quel tempo lasciando che esso ci avvolga e noi diventiamo parte di esso. La felicità dell’uomo consiste nel suo divenire “tempo” ed espandersi verso l’infinito divenendo eternità … .
(Claudio) Ma non sono io
Diceva Einstein. Il tempo non è uguale per tutti, ma dipende dallo stato di moto dell’osservatore. Relativizzare il tempo significa metterlo in relazione con lo spazio che ci circonda. Ed ecco che in letteratura le speculazioni di filosofi e studiosi, sono materia primissima e preziosa per molti scrittori che iniziano a rappresentare non più il reale concreto, ciò che è veramente presente. Non si vuole più tenere conto del tempo inteso come misura per coordinare la narrazione, ma si utilizza la sensazione che la dimensione temporale suscita nella coscienza, o meglio nella soggettività cognitiva.
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