Viaggi per il mondo

Dolce Stettino


L'arrivo in città è sempre un poco traumativo e divertente. A differenza della Germania dove ho un atlante stradale con perfette cartine delle città, quello polacco è più approssimativo. Alla fine ci vorranno 2 ore per trovare una via semicentrale. Non ho il gps, per  scelta, e quindi devo chiedere alla gente del posto facendo vedere la zona della via. Occorrerà chiedere ad oltre 10 persone. Come primo impatto forse un poco stancante ma vissuto tra di loro senza il freddo schermo del navigatore.Starò 8 notti di cui 5 in città e 3 in un paesino da 2000 anime a 25 km nord est.La città me la godo in particolare nel giorno in cui ottengo in prestito la bici di Romana, professoressa di tedesco ed italiano ma ex traduttrice per il partito comunista locale durante le trasferte nella Germania dell'Ovest. Qui la Storia diventa persone, vite reali. Delle 3 persone che mi ospiteranno sarà quella più interessante. Il suo racconto di quegli anni chiarisce tutta la grande ipocrisia di quel sogno. Soprattutto quando mi parla dei suoi incontri fatti con i comunisti italiani conosciuti durante i suoi viaggi in Italia. Mi spiega che non è possibile, per lei, sentir parlar bene del regime da chi non lo ha vissuto sulla propria pelle. Penso a quanto sia stata grande la sofferenza in quegli anni per i polacchi e gli altri paesi sotto il regime sovietico.Mi dice che oggi soltanto pochissimi rimpiangono il regime in quanto,con la libertà di movimento e di lavoro di oggi., chi si impegna ottiene buone soddisfazioni, anche economiche.L'ultimompomeriggio lo passiamo in un bar terrazza in cima ad una torre. Bella visuale un pochino guastata dalle nubi grigie. Non vedo l'ora di tornare in Polonia, speriamo presto