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Migranti dietro casa


A Cusano Milanino, paese a pochi chilometri a nord ovest di Milano, la cittadinanza attende con curiosità e forse qualche preoccupazione l'eventuale arrivo di un piccolo gruppo di migranti che probabilmente andrebbero sistemati in uno stabile di Via Azalee, a stretto contato con il centro diurno che ospita da tempo persone del territorio. In un articolo del giornale locale “Il punto notizie” ,a firma Elisa Pessina, un portavoce dei famigliari che hanno i loro cari ospitati nel centro ha spiegato la loro contrarietà all'arrivo dei migranti specificando che non c'è alcun motivo razzista, ma solo una eventuale incompatibilità tra i loro cari e i nuovi eventuali arrivi. In una mia conversazione telefonica con uno dei responsabili dei servizi sociali sembra che, in generale, questo eventuale arrivo non sia stato accolto con grande entusiasmo dalla cittadinanza.Peccato perché invece, a mio avviso, sarebbe una interessante situazione che potrebbe portare anche un incontro molto positivo tra cittadini cusanesi e persone che arrivano da altre culture tanto diverse.Ad esempio si potrebbe chiedere la disponibilità ai migranti di mettersi a disposizione della cittadinanza poter conversare 1 o 2 ore al giorno in inglese o francese con i cusanesi che avessero voglia di migliorare queste due lingue. Oppure si potrebbe chiedere ai migranti di insegnare, a chi lo desidera, a cucinare piatti tipici del loro paese. Sono solo 2 esempi di come questo eventuale arrivo possa essere visto come una opportunità e non come un fastidio partendo dal fatto che, secondo la mia opinione, in generale i cusanesi non sono affatto persone intolleranti, razziste o timorose verso lo straniero.