Viaggi per il mondo

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4.2. Magica BaliHo sempre pensato a Bali come ad un posto splendido, lussureggiante, paradisiaco e non nego di aver avuto un po’ paura di rimanere deluso e di non trovare quella magia che tanti libri e guide sottolineano nel descrivere quest’isola.L’impatto che si ha quando si arriva e si percorre la strada che dall’aeroporto ti porta a Kuta, la località più frequentata dai turisti, non è nulla di speciale.Bali offre il meglio nella parte centrale e sud orientale con le famose coltivazioni di riso a terrazze, molto spettacolari e verdissime durante la stagione delle piogge. Inoltre la presenza di vulcani offre paesaggi molto differenti nel raggio di pochi chilometri passando dal mare alla collina alla montagna in un paio d’ore di macchina. Un’ altro particolare che colpisce è la luce: forte e delicata nello stesso tempo. In una cittadina nella parte centrale di nome Ubud sono concentrati molti pittori che risiedono in questa zona proprio per il particolare tipo  di luce che illumina in modo particolare la natura circostante, una natura che si presenta come rigogliosa, lussureggiante  ma gentile, meno potente di quella africana. In Africa ci si può sentire intimiditi  e piccoli di fronte dalla potenza della natura, a Bali non hai questa sensazione. Nei dintorni di Ubud o di Tirtagangga le dolci colline tagliate per coltivare il riso ti danno una sensazione di calma e pace. Una sensazione simile la provai quando vidi per la prima volta le colline umbre e toscane, ma  questi paesaggi a Bali hanno qualcosa in più e ti viene da pensare che forse il paradiso non deve essere tanto diverso.