Questo è il momento in cui, qualunque sia il ruolo, un uomo deve fare quel che è giusto e non quel che gli conviene.
IN UN MONDO IN CUI L'1% DELLA POPOLAZIONE POSSIEDE IL 40% DELLA RICCHEZZA PLANETARIA, IN UN MONDO IN CUI 34.000 BAMBINI MUOIONO OGNI GIORNO PER POVERTA' E MALATTIE CHE SI POSSONO PREVENIRE, E DOVE IL 50% DELLA POPOLAZIONE MONDIALI VIVE CON MENO DI 2 DOLLARI AL GIORNO, UNA COSA E' CHIARA C'E' QUALCOSA DI PROFONDAMENTE SBAGLIATO. E CONSAPEVOLI O NO IL SANGUE CHE DA VITA A TUTTE LE NOSTRE ISTITUZIONI E QUINDI ALLA NOSTRA STESSA SOCIETA' E' IL DENARO!
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Quando un piccolo gesto puņ fare la differenza
Post n°14 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da ricominciodame2010
Quando si parla di Fame nel mondo, si rischia troppo spesso di fare un discorso demagogico e in quanto tale può non essere sentito dai più. Spesso il problema viene vissuto come qualcosa che non possiamo modificare. Nel nostro piccolo, nel nostro vivere quotidiano, possiamo pensare di fare beneficenza aiutando i più poveri, facciamo delle donazioni, aiutiamo delle associazioni umanitarie di cui ci fidiamo, ma a volte basta anche un gesto apparentemente insignificante, che invece ha delle ripercussioni veramente rilevanti. Vorrei così dare un messaggio semplice, apparentemente poco significativo, ma al tempo stesso di sostanziale rilevanza. I numeri - 900 milioni di persone soffrono la fame e ben 2 miliardi sono quelle mal nutrite; Dall'altra parte... - 1 miliardo e 142 milioni di persone sono sovrappeso. Cosa dire della parte più nobile e più pulita, di quel mondo meraviglioso e magico che apparterrebbe loro, di un diritto inviolabile: l’INFANZIA? Perché organizzazioni importanti come la F.A.O. ad esempio, con i suoi 3500 dipendenti, di cui 1600 dirigenti ben stipendiati, da anni si interessano e si “impegnano” a tentare di risolvere il problema della fame, ma non ci riescono!? E perché gli affamati nel mondo aumentano sempre di più senza che a livello di organizzazioni che si fanno carico di questi problemi, non si riesce a trovare una soluzione? Forse perché da sessant’anni, ogni anno si organizzano vertici per discutere di Fame, davanti a tavole imbandite di cibo, o forse perché il 70 % dei dipendenti non vive sul campo, ma comodamente a Roma? O forse il problema è ancora più grande e la Fame è volutamente e lucidamente DECISA “A TAVOLINO” NEGLI AMBIENTI DELL’ALTA FINANZA E NELLE “STANZE DEI BOTTONI”? Le premesse: - Per produrre 1 kg di carne ci vogliono circa 15.000 litri di acqua; Il numero enorme di animali allevati, per produrre carne: - Bovini = 1.300.000.000, contrasta in maniera stridente con i dati sulle popolazioni che muoiono ogni giorno per fame (due su dieci!). Usare l’85% della produzione di cereali per alimentare gli animali e destinare poi questi all’uomo, da origine ad una catena divoratrice di risorse. E’ stato calcolato che per l’alimentazione del solo miliardo e trecentomilioni di ruminanti del pianeta, si utilizzano cereali che sfamerebbero 9 miliardi di persone!! Quindi le produzioni attuali di cereali sarebbero già più che sufficienti a sfamare tutti: basterebbe ridistribuire la risorse e diminuire il consumo di carne dei paesi ricchi. La nostra parte: Rajendra Pachauri, presidente del panel intergovernativo sui mutamenti climatici delle Nazioni Unite, ha recentemente proposto per la salvaguardia del nostro pianeta, per il nostro benessere e per la fame nel mondo, una soluzione”veloce” e alla portata di tutti: RINUNCIARE A FETTINA O BISTECCA UNA VOLTA ALLA SETTIMANA! Il valore etico di una scelta vegetariana è quindi elevatissimo, rappresentando una scelta di giustizia, di lotta contro la disuguaglianza e la sofferenza dei più deboli, inclusi gli animali non umani e inciderebbe in maniera significativa sulla propria salute, del mondo, della natura e degli altri “poveri” dimenticati. D.ssa Maria Concetta Digiacomo, medico di famiglia http://www.disinformazione.it/piccolo_gesto.htm |
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Quella che chiamiamo eufemisticamente "carne" sono in verità pezzi di cadaveri, di animali morti ammazzati. Perchè fare del proprio stomaco un cimitero? tiziano terzani
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