..Impressioni ..Tra stomaco e cuore, o comunque da quelle parti,si espande densa e lenta una nebbiavelenoche dà ad occhi e a pensieroun senso grigio o nerodi sospensione cieca, o di sprofondamento….E’ come sentirsi perdere, scivolare : in un vorticenulla,in un punto finale non meglio specificato.E il corpo: senza fiato, senza tatto, vista, udito…Solo l’odore di terra e viscido marciumepare lì lì per farsi percepireNon c’è modo di uscireda questa ovatta inconscio,da questa cervicale impressione di morire.Che elimina, elide ogni velleitàdi scelta, di azione, di vera vita ed altro, chissà… ..Impressione, sospensione, perdita o fatale assenza, e pesanteidea di destino:già tutto visto dentro di me, déjà vue già vissutofin dal mio tempo piccolino. Quando, illusa,cercavo di scappare per le scale,fuggendo – bimba - da me stessa, e da indefinibile senso di paura . .La sola differenza tra l’adesso e l’ alloraè intravedere che ormai la terra è finita:mentre un bordo, qui, a tratti si sgretola nel vuoto, la nebbia perversa rende incerta, ai miei piedi,la linea di confine,il borderline tra l’esserci e la malora,ovvero l’inizio della fine.