Creato da eliapirone1 il 18/07/2010

COCCI DI VETRO

di Elia Pirone

 

 

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Cristianità, Vaticano e libertà - il dibattito

Post n°20 pubblicato il 31 Luglio 2010 da eliapirone1
 

Sul Corriere della Sera si accende il dibattito dopo che la famosa Anne Rice ha dichiarato di non essere più cristiana. La stessa Rice ha però aggiunto che resterà "fedele a Cristo", perchè "seguire Cristo non vuol dire seguire i suoi seguaci".

Vi propongo l'articolo del Corriere, che presenta l'opinione di Vittorio Messori (contro la scelta della Rice) e di Giulio Giorello (a favore).

 

Se il «vampiro» abbandona la Chiesa - QUI

 

Personalmente, mi sento di condividere l'opinione di Messori.

Commenti al Post:
Ashmael
Ashmael il 01/08/10 alle 20:57 via WEB
OPersonalmente credo che Messori si oilluda. Nulla è eterno, i costumi cambiano e si evolvono.Un certo Giuliano l'Apostata credeva che la religione di Zeus e Diana fosse eterna, e cercò di andare cointro i suoi tempi. Vorrei sapere l'età anagrafica di quelli che "tornano indietro". Il dogmatismo e la fossilizzazione in precetti superatialla fine faranno dei Ratzinger e dei Messori altrettanti Giuliamo l'Apostata.
 
 
eliapirone1
eliapirone1 il 02/08/10 alle 11:00 via WEB
Se la tradizione non è eterna, non lo sono nemmeno le "mode ideologiche". Quanto alla Rice, la cosa mi puzza: come specificato da Messori, prima si converte e incassa i diritti d'autore, poi a sorpresa rifiuta le gerarchie vaticane. Potrebbe anche trattarsi di manovre pubblicitarie, non bisogna escluderlo... Come mai non si è accorta prima di queste cose? Tutto poco chiaro. Quanto alla Chiesa, non penso proprio si tratti di un fossile ancorato a dogmatismi superati. Una volta ho sentito parlare un esponente protestante, che ha detto: "Una chiesa che si adegua ai suoi tempi non è una buona chiesa". Ebbene, la Chiesa Cattolica non si adegua al tempo nel quale vive: un tempo che propaganda il libertinaggio come cosa buona e giusta, un tempo che esalta l'omicidio dei bambini (aborto), un tempo che vorrebbe liberalizzare droghe di tutti i tipi per concedere a chi ne fa uso l'illusione di poter "evadere". Ma la vera "evasione" o, meglio, la vera "riconciliazione con noi stessi e con gli altri" è Dio.
 
Ashmael
Ashmael il 02/08/10 alle 15:52 via WEB
Ecco: se uno critica la morale sessuale cattolica viene accusato di promuovere il "libertinaggio". La sessualità è un dono di Dio, parte della natura umana, e se vissuta e praticata nel rispetto dell'altro (al contrario di ciò che fanno i pedofili in tonaca e non) non è peccato, e riconoscendolo, la chiesa farebbe ammenda di un errore. Alra cosa mostruosa è l'omofobiadella chiesa cattolica, che fa persino sì che con pretesti tartufeschi la chiesa si schieri dalla parte di stati come l'Iran, rifiutandosi di firmare per la decriminalizzazione dell'omosessualità! Quanto all'adeguarsi ai tempi, certi dogmi e preclusioni sono un derivato dei tempi in cui la chiesa è nata. E una chiesa che ama più dei dogmi fossilizzati dell'Umanità è una pessima chiesa. Io ho da tempo ripudiato la chiesa cattolica. Quella della Rice una mossa pubblicitaria? Può darsi, così come quella di Dalla che si "converte" al cattolicesimo romano, o anche la conversione di Blair.
 
 
eliapirone1
eliapirone1 il 02/08/10 alle 18:45 via WEB
Non ho detto che tu (coda di paglia?) promuovi il libertinaggio: io ho parlato del nostro tempo in generale. La sessualità sana è sicuramente un dono di Dio; la sessualità distorta altrettanto sicuramente non lo è. E qui sono consapevole del fatto che ci addentriamo in un campo spinosissimo. Faccio una riflessione: la pedofilia è un male, come riconosci tu stesso. Questo perché si configura come un tipo di sessualità malata perché malata (e distorta) è l'attrazione sessuale di un adulto nei confronti di un bambino. Anche l'omosessualità è un tipo di sessualità distorta perché prevede un'attrazione tra due individui dello stesso sesso. Distorta perché non prevede – chiaramente – un fine riproduttivo che abbia come premessa un amore sano. E’ distorta perché, non prevedendo la riproduzione, che è la conclusione naturale di un rapporto sessuale, non può avere altro fine che il piacere smodato, cioè la lussuria, che è anche un peccato capitale. Analogamente si potrebbe applicare questo principio anche alla lussuria eterosessuale…
 
   
Ashmael
Ashmael il 05/08/10 alle 00:19 via WEB
Ma è qui che ti sbagli. chi dice che la sessualitò debba avere SOLO fine riproduttivo, e non anche quello di esprimere amore? L'omosessualità è una variante minoritaria della sessualità normale. Ma a parte la sessualità, che mi dici delle preclusioni alla procreazione assistita? Quando Gesà nacque con una procreazione super-assistita, almeno stando al Vangelo? Che mi dici della preclusione alle donne sacerdote, quando Gesù ebbe donne fra i discepoli?
 
     
eliapirone1
eliapirone1 il 05/08/10 alle 00:53 via WEB
Esistono molte forme di sessualità. La più vera e pura è quella finalizzata alla riproduzione; una riproduzione "governata" da un reciproco amore onesto. L'omosessualità, ribadisco, è un tipo di sessualità distorta e non una variante minoritaria di quella normale. A parte questo, non credo proprio che sia possibile mettere a confronto la nascita di Gesù con i tentativi di procreazione assistita come noi la conosciamo oggi. Farlo è molto più di una forzatura: suona più come una provocazione. Inoltre, anche lì: è necessario rispettare la natura, che è l'ordine divino applicato alle cose del mondo. Così, una procreazione assistita (quindi non naturale) è un voler superare i limiti naturali imposti. Quanto alle donne sacerdoti, non vedo perchè la Chiesa Cattolica necessiti di un vescovo donna (tra l'altro lesbica) come questo: http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Esteri/Svezia-donna-lesbica-diventa-vescovo/08-11-2009/1-A_000059447.shtml
 
Ashmael
Ashmael il 05/08/10 alle 00:20 via WEB
Tra parentesi, è bello poter scambiarsi idee senza aggredirsi l'un l'altro, come avviene in certi blog e forum.
 
 
eliapirone1
eliapirone1 il 05/08/10 alle 01:05 via WEB
Già. Qua la cortesia è la base di ogni discussione.
 
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