Creato da abele.2005 il 05/04/2008

Il mio blog

Il blog hà lo scopo di far conoscere il dramma della violenza

IL MIO ANGELO

 

L'immagine “http://digilander.libero.it/ladyhawk6/ANGELI12C.GIF” non può essere visualizzata poiché contiene degli errori.

 

NUMERO DEI VISITATORI

VEDIAMO QUANTI CUORI BATTONO IN QUESTO SPAZIO?
  
 

CAMPAGNA CONTRO LA PEDOFILIA

 

ORARIO

Puoi controllare se hai posta nella Tua messaggeria

 

ULTIME VISITE AL BLOG

idettinaChivatfrancoluigi1962Sarettavikingaalequindottmfranzacassetta2ieuhiguippopotamieippocampimabell2011tiziana970sofia_bellacinifabafedilizia2009clayyy1
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 20
 
 

 

« MALEDETTI !Mia figlia Monica Da Boit »

La vita rubata ; Graziella Campagna vittima della mafia

Post n°1090 pubblicato il 19 Luglio 2011 da abele.2005

 

"La vita rubata", con Beppe Fiorello
Storia di una ragazza innocente uccisa dalla mafiaTv, dopo polemiche e due rinvii
lunedì la fiction sul caso Campagna
di SILVIA FUMAROLA

 

<B>Tv, dopo polemiche e due rinvii<br>lunedì la fiction sul caso Campagna</B>

Pietro Campagna con Beppe Fiorello

ROMA - Dice Pietro Campagna, con gli occhi lucidi: "Questo film farà venire una coscienza anche ai mafiosi". Dopo un appello al presidente della Repubblica Napolitano, due rinvii, e un terzo chiesto dai magistrati di Messina, arriva lunedì su RaiUno La vita rubata di Graziano Diana, il film con Beppe Fiorello che ricostruisce la storia di Graziella Campagna, uccisa dalla mafia il 12 dicembre 1985.

Aveva 17 anni, lavorava in una lavanderia: due clienti si presentano come l'ingegner Cannata e il geometra Lombardo, di Palermo. In realtà sono Gerlando Alberti junior (nipote di Gerlando Alberti senior, 'u paccarè, il furbo, braccio destro di Pippo Calò) e Giovanni Sutera, latitanti mafiosi. Da anni abitano in una villetta a Villafranca Tirrena, a due passi dalla caserma dei carabinieri. Graziella trova in una giacca documenti, forse un'agendina; segnerà la sua fine. La sera del 12 dicembre non sale sulla corriera che la riporta a casa. Due giorni dopo, il cadavere viene trovato a Forte Campone, uccisa con cinque colpi di lupara.

Il fratello Pietro Campagna è carabiniere, non si è mai arreso, nonostante i depistaggi, l'indifferenza: sono passati 23 anni e il processo d'appello contro Alberti jr. e Sutera condannati in primo grado a trent'anni, ma poi scarcerati per decorrenza termini, si sta svolgendo a Messina: per il 18 è prevista la sentenza. "L'omicidio di Graziella è una bestemmia" dice Graziano Diana "Prima di scrivere il film, ho fatto un viaggio in Sicilia per conoscere Pietro e sono stato con lui a Forte Campone. Lì ho capito che questa storia andava raccontata".


Del caso si occupa Chi l'ha visto?, poi Carlo Lucarelli; l'avvocato Fabio Repici è al fianco della famiglia. Ora il film (interpretato da Larissa Volpentesta nel ruolo di Graziella, Guia Jelo, Federica De Cola, Carlo Mazzarella) andrà in onda: "Non mi sembra vero" dice Pietro Campagna "La prima volta che è stato sospeso, mia madre mi ha detto: "Anche col film se la sono presa, che gli ha fatto di male questa bambina?".

Volevano che la storia rimanesse sepolta. Due giorni fa i magistrati di Messina hanno inviato una lettera per rimandare il film ma in questi anni non hanno mai puntato il dito contro gli insabbiamenti. Se c'è stato un primo processo dobbiamo ringraziare Chi l'ha visto?". Per il consigliere di amministrazione Nino Rizzo Nervo "la Rai ha fatto davvero servizio pubblico. È sbagliato pensare che un film o un'inchiesta possano influenzare giudizi in corso. Il film mostra una realtà che questo Paese ha voluto spesso dimenticare".

Beppe Fiorello ha seguito Pietro come un'ombra: "Vorrei avere la sua forza. La vita rubata è la storia d'amore di una famiglia unita. Le riprese si sono svolte anche a Letojanni, dove vive mia madre, abbiamo girato a pochi metri dal cimitero dove riposa papà... Un succedersi di emozioni. La vita rubata è un omaggio a Graziella, al coraggio di Pietro e dei siciliani che non ci stanno più a essere considerati omertosi e mafiosi".

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/cocciuta/trackback.php?msg=10435062

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Lia il 05/10/11 alle 15:41 via WEB
Leggere questa storia mi ha molto toccata. Le parole di questo post di fanno rivivere il dramma e il dolore di questa famiglia che ha perso un proprio caro in un modo ignobile. Mando a questa famiglia un caro abbraccio di solidarietà. Purtroppo mi rendo conto che le vittime di mafia sono tante, ho letto giorni fa un'altra storia di una famiglia che mi ha toccato il cuore per tutte le crudeltà che ha subito. Si tratta della famiglia Orsino qui è raccontata il loro incubo http://pensareliberi.com/2011/09/22/vittime-di-camorra-non-se-ne-parla-abbastanza-non-si-fa-abbastanza-un-caso-eclatante/ Faccio i miei complimenti a questo blog che mette alla luce storie difficili da raccontare.
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 

HTTP://WWW.YOUTUBE.COM/WATCH?V=QHNSE954LQC

http://www.youtube.com/watch?v=QhnSE954lQc

 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963