VIOLENZA, PER LE DONNE, FA RIMA CON IL SILENZIO
Ho creato questo blog per raccontarci. Non dono consigli inutili, non ho la bacchetta magica per risolverli ma ho solo uno spazio in cui tutte le donne potranno raccontarsi nel totale anonimato per confrontarsi e non sentirsi sole. Il più delle volte siamo donne che viviamo in un contesto di normalità disarmante e il nostro uomo violento non beve, è un professionista con un lavoro stabile ed un'istruzione medio-alta.
ATTENZIONE
Chiunque può scrivere e commentare, anche in anonimo. Ma essendo un luogo aperto a tutti, fate attenzione a chi posta (è scritto in basso a sinistra del blog). Spero vogliate rispettare questo luogo.
Le ingiurie sono molto umilianti per chi le dice, quando non riescono ad umiliare chi le riceve.
Alphonse Karr
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Post n°6 pubblicato il 07 Ottobre 2008 da violenza_donne
Una sera, avevamo un invito a cena con amici. Verso le 19.00, telefona la sorella di "LUI" e ci invita a trascorrere la notte del 24 dicembre a casa loro. Devo premettere che la sua famiglia la si incontrava solo, durante l'anno, al 24 dicembre, ai compleanni e stop! Erano una famiglia per modo di dire. Quell'anno, quel S. Natale, avrei voluto passarlo con i miei che abitano in un'altra città, per cui gli dico: "per me, la famiglia è tutto l'anno, non solo a Natale". Non lo avessi mai detto, inizia a picchiarmi, poi prende una ceramica antica che era sul tavolo e me la scaglia contro, urlando che avrebbe rotto tutti gli oggetti della casa. Per fortuna che sono riuscita a scansarmi e l'oggetto è finito contro la porta finestra ed ha rotto tutti i vetri. Piango, mi dispero!! Alle 20.30, arrivano gli amici per andare a cena, citofonano e dicono di scendere. "Lui dice: "arriviamo" Avevo gli occhi gonfi dal pianto e gli dico che non me la sento di andare a cena. Mi prende per i capelli, mi strattona e mi dice: "Se non vuoi che ti disfi, MUOVITI!!" Mi lavo la faccia e scendo con lui, avevo paura che i vicini si accorgessero di qualcosa, che sentissero le urla e, così vado a cena. La cosa impressionante è vedere la sua faccia e la sua tranquillità, parlare con gli amici come se non fosse successo nulla. |
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Dal Diario di Sabina Spielrein:
"alla mia morte voglio che le mie ceneri
vengano sparse sotto una quercia con
sopra scritto:
ANCHE IO SONO STATA UN ESSERE UMANO"