Archivio messaggi
Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
|
|
1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
Chi può scrivere sul blog
Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
|
Ultimi Commenti
|
|
Con la macchina del pane è tutto più semplice ed il risultato non è neanche male. Hai fatto bene. :)
|
|
|
|
Mi sembra di capire che il contenuto della questione sia la ricerca della felicità e la felicità in sè come obiettivo e condizione necessaria alla vita... mmh, non sono del tutto d'accordo. Per farmi capire propongo un paragone d'immagine. La felicità può paragonarsi al tepore erogato da una fiamma ottenuta con il bruciare un qualcosa di combustibile, ovvero: è necessario un obiettivo reale (il combustibile) che va soggetto ad applicazione mentale e manuale (accensione e combustione) per ottenerne un risultato concreto e positivo (la fiamma) da cui derivi la soddisfazione personale (il senso di calore). Da questa ottica si può evincere che nella natura umana razionale la felicità non è una condizione spontanea incausata e permanente perchè, se così fosse, l'uomo privo di necessità si lascerebbe semplicemente morire sopraffatto da un TOTALMENTE inopportuno stato di estasi, piacevole sì ma inutile e dannoso alla sua sopravvivenza. E similmente tale è la condizione del drogato, che si distrugge per procurarsi in qualsiasi modo quello stato estatico artificiale che lo condanna all'autoannichilimento. Da qui si arriva al concetto che se noi abbiamo fatto, ad esempio, un buon acquisto, siamo felici per il nuovo oggetto che si è rivelato funzionale; se una famiglia ha superato per mezzo dell'impegno dei suoi componenti un periodo difficile ci sarà la felicità degli stessi per la ritrovata serenità, se abbiamo conosciuto una persona che si è rivelata di fiducia siamo felici per una nuova amicizia, se ci nasce un figlio abbiamo l'intensa felicità proveniente dall'istinto alla vita...
Ritornando alla questione dello spirito natalizio esso va obiettivamente ricondotto al vero significato del Natale: non quello di una festa commerciale come lo vorrebbe chi ha pesanti interessi in questo senso e nemmeno celebrazioni anacronistiche sulle cosmologie del solstizio d'inverno... e allora?
Il Natale nel suo vero significato è la celebrazione dell'intervento personale e diretto dentro la condizione umana del Dio Unico ed Eterno (mi piace la definizione aristotelica di "primo motore immobile") a mezzo della nascita di Cristo, Sua ipostasi, per aprirci la via della salvezza... ma per comprendere questo bisogna VOLERE capire quale sia il vero significato della religione, VOLERE penetrare dentro i simbolismi e i contenuti profondi di quelle antiche scritture che qualcuno continua a volerle ridurre quali favole da bambini in nome di un razionalismo che ha creato e ingarbugliato più problemi di quelli che ha presunto di risolvere, VOLERE applicare la propria mente alla ricerca della verità oltre ogni cortina di materialismo secondo la traccia di Chi ci ha rivelato essere via, verità e vita.
La strada opposta conduce alla morte e al conseguente contrapposto della felicità.
|
|
|
|
Anima e corpo, spirito e carne, realtà e virtuale: apparentemente sempre in opposizione ma non deve essere così. La realtà del mondo la conosciamo tutti: guerre, violenza, iniquità, sopraffazioni fisiche e psicologiche e tutti coloro che sono dotati di una buona sensibilità (che è comunque un'ottima dote) ne vorrebbero fuggire. La sensibilità umana a volte si comporta come un amplificatore che trasforma i sussurri del mondo in urla assordanti e in questo caso la nostra dimensione virtuale ci può accogliere come una casetta calda e comoda che ci protegge da tale strazio. Può esserci utile, ma solo fino a quando non la preferiamo tout court alla realtà esterna con la quale siamo obbligati, nel bene e nel male, a confrontarci ed eventualmente a combatterla. E' bene mantenere un "log" con il quale far respirare anima e spirito, ma la nostra sopravvivenza viene dai nostri rendiconti con il mondo e contro il quale non dobbiamo mai arrenderci.
|
|
|
|
grazie per il sostegno qualche animo mi comprende un saluto
|
|
|
|
Ogni blog, così come chi li compone, è dotato di una sua individualità... c'è chi ci tiene alla sua personalità e si presenta in un modo suo e singolare poichè singolare è il suo bagaglio culturale-caratteriale e non ci tiene ad essere assorbito dalle tendenze di massa e chi invece si adegua alle mode preferendo essere accettato da tutti anche a discapito di sè... marketing in pratica...
|
|
|
|
Diciamo che alcuni argomenti fanno pensare.. ti consiglio di leggere riviste come era o fenix
|
|
|
|
Di Forgione ne ho un vago ricordo riferito ad un suo intervento su una serie di anni fa simile a Voyager ma su Italia 7 di cui non rammento il nome. Non mi ha dato una grande impressione poichè i "misteri" di cui trattava erano delle bufale, almeno per mia opinione, abbastanza evidenti...
|
|
|
|
Friuli, Austria e Slovenia ovvero Carnia, Carinzia e Carniola: gli eredi dell'antica tribù dei Galli Karnei (il popolo delle rocce, da kar=pietra) sono oggi il vero centro dell'Europa dove hanno lasciato traccia ben quattro stirpi indoeuropee: celti, latini, germani e slavi.
|
|
|
|
Nemmeno io li ho visti di persona. i krampus vengonon ben festeggiati anche in austria, secondo me abbiamo molte radici in comune. A me la loro cultura, amore per la tradizione interessa molto
|
|
|
Inviato da: Scoziacastel
il 27/03/2019 alle 14:36
Inviato da: Mr.Loto
il 25/03/2019 alle 18:19
Inviato da: roadwolf
il 10/01/2010 alle 11:35
Inviato da: roadwolf
il 25/01/2009 alle 11:39
Inviato da: Scoziacastel
il 11/01/2009 alle 21:10