diario

giornata mondiale della lentezza


ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo Oggi è la "giornata mondiale della lentezza", lo "slow life", "l'arte di vivere con lentezza". Lavorare e procedere con lentezza quasi contemplativa, attenti allo svolgimento delle proprie mansioni, ma senza dimenticare se stessi, è senz'altro una forma di meditazione. Colgo l'occasione per riportare alcuni appunti:«Recentemente, alcuni studiosi hanno affrontato questo tema, offrendo dati e riflessioni su una piccola rivoluzione silenziosa che si sta compiendo, giorno dopo giorno, nel privato dei singoli e nella vita della comunità, nell'interiorità e nella politica.E' la riscoperta, in chiave moderna, e quindi maggiormente efficace, della lentezza nel compiere le cose, della delicatezza del cuore, dello sguardo rispettoso e meravigliato contro quello malato di attaccamento, della meditazione quotidiana, non come evasione, ma come apprezzamento umile e coraggioso del qui e ora.Secondo prof. Useli dell'Università di Siena, uno degli studiosi più avanzati di meditazione, il raggiungimento della felicità avviene in due stadi. Il primo è quello della ricerca di un minimo benessere materiale: un tetto, un piatto di pasta. Il secondo consiste nel rallentare la corsa del proprio treno di benessere materiale, per gustare anche il paesaggio. E' la stessa filosofia dello slow food (mangiare adagio), contrapposta a quella del fast food (mangiare in fretta).L'andamento slow trova molti consensi: non si tratta del dolce far niente, bensì del festina lente, dell' "affrettarsi adagio", di cui parlavano i latini e prima i greci.In Giappone, dove la fretta per la produttività è ben nota, sta prendendo forza il movimento slow , sia dal punto di vista sociale che politico. Hiroya Masuda, capo di una grande provincia giapponese, sul suo programma politico ha detto che "bisogna rivedere i valori" e aggiunge: "la gente di Tokyo è inseguita dalla velocità e la vita consiste nel lavorare, mangiare e dormire. Vorrei nella mia provincia un'altra visione delle cose". E invita i concittadini a non fare straordinari, a rincasare contemplando le valli e i monti, a prendere tempo per passeggiare tra i boschi con le famiglie, a respirare la brezza del mare, a chiaccherare nei quartieri. Il documento afferma che molti manager si stanno trasferendo in quella regione. Si ritorna agli antichi insegnamenti zen.E' possibile trovare un punto di equilibrio tra il rallentamento e l'impegno? Il prof. Useli dice che la "lentezza contemplativa è una buona fonte di serenità, ma da sola non basta: va sostenuta da un'altra meditazione più forte, come l'amore o la dedizione ad un valore più elevato. Ciò significa più spiritualità.