Creato da maria.allia il 22/03/2009 |
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Ptosi oculare da trauma da parto
Post n°7 pubblicato il 30 Giugno 2009 da maria.allia
Le palpebre sono un organo di struttura complessa il cui compito e' di proteggere il bulbo oculare dagli agenti atmosferici (vento, polveri, polline ecc.) e dall' essiccamento. Quindi devono aderire perfettamente al bulbo, chiudendosi devono ricoprirlo completamente e devono lubrificare la cornea con l' ammiccamento (rapido movimento automatico di chiusura e riapertura) La palpebra superiore, rispetto all' inferiore, e' di struttura piu' complessa perche' deve essere mobile. Ha un sistema muscolare proprio, il cui compito durante il giorno e' quello di innalzare la palpebra, e di abbassarla per protezione dell' occhio durante la notte. E' essenziale che le palpebre siano in grado di chiudersi completamente. In caso contrario, come puo' avvenire in seguito ad ustioni, traumi, chirurgia demolitiva oncologica ecc., la parte anteriore dell' occhio puo' subire danni gravissimi dovuti all' esposizione continua all' aria, con conseguenti lesioni da essiccamento (ulcere corneali). Questa incapacità parziale o totale dell'apertura dell'occhio è chiamata ptosi palpebrale. In alcuni traumi da parto è possibile trovare sul cranio del neonato l'impronta delle dita del medico che ha fatto la presa di estrazione del corpo,causando una compressione occipito temporle che è causa della ptosi palpebrale. Con manipolazioni di modellamento dell'occipite e del cranio in toto,è possibile ottenere la guarigione della ptosi ,la buona riuscita dipende dalla precocità d'intervento e dal numero di sedute di terapia cranio sacrale.
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