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PASSI NELLA NOTTE« CONOSCENZA | UNO O DUE ? » |
Si parla spesso di coppia bdsm ma cosa accade quando in un tale rapporto, andando avanti nel
tempo, si crea un dislivello? Occorre fare un distinguo, in un caso vi può essere un semplice
sfasamento nel proprio percorso, qualcuno rallenta, qualcuno accelera cercando sempre
di più, qualcuno, giunto ad una forma di appagamento, si adagia cadendo in una routine priva di
stimoli nuovi. Un po’ come purtroppo capita a molte coppie sposate se si vuol portare un
parallelismo vanilla. Ciò crea un circolo vizioso di profonda insoddisfazione in cui ognuno dei due
lancia continui segnali spesso non recepiti sino che si crea una frattura. I cocci, si sa, di qualunque
genere siano, anche se rimessi insieme con la colla, son cocci, bisogna sempre essere pronti a
cogliere ogni cosa, ogni segnale per evitare che si arrivi a rompere il vaso. Credo la cosa migliore
sia di non arrivare a questo punto, chi rallenta si dia una mossa e chi accelera sappia un attimo
aspettare. Ciò non vuol dire all’infinito ma di certo tentare ogni cosa prima di dover dire basta.
Ognuno di noi ha un carattere, delle esigenze e nella fredda logica delle cose non possiamo arrivare
al punto di chiudere gli occhi e rassegnarci perché significa fare violenza a noi stessi e la vita, la
nostra vita, è una sola e va vissuta giorno per giorno, assaporata lentamente per ricordarci
che…viviamo.
Altro caso è quando in un rapporto bdsm le cose si trasformano radicalmente, uno dei due, seppure continuando a desiderare determinate cose, tende, in tale legame, a spingere l’altro verso una forma con sfumature sempre più vanilla. Mi domando, è una evoluzione? Una involuzione?
Dire dell’una o l’altra cosa quale sia positiva lo lascio a come ci si senta dentro, rimane il problema di una sfasatura, di un qualcosa nato in un determinato modo e che non viene magari recepito bene
dalla controparte . Magari le cose sono formate così, già influenzate da tale maniera di essere, illusioni di qualcuno che ha visto il bdsm come un mezzo per raggiungere un altro scopo o
semplicemente sono subentrate emozioni differenti che hanno prevalso. Rimane comunque una disparità di vedute che diventano sempre più una frattura, ci si illude di chiuderle ma è come la
deriva dei continenti, ci si allontana sempre di più sino a dover accettare l’inevitabile.
Cosa fare in questi casi? Credo che bisogni avere il coraggio di accettare i fatti ma prima
cercare davvero di capire la propria natura e sapere cosa si vuole, non prendersi in giro da
soli perdurando nell’ostinarci in scelte che conducano a stare male. L’errore può essere in agguato
in entrambi i casi, decidere di tornare a quello che era il rapporto originario vedendo la cosa come
una lieve “sbandata”, o decidere che la cosa non era per noi, ma solo un piccolo tuffo ad
esplorare parti di noi che in realtà non ci appartengono davvero.
Il rapporto bdsm è fatto di infinite sfumature ma rimane, basilarmente, una forma di incastro fra due
persone che amano essere ciò che sono condividendo un qualcosa di molto profondo ed appagante
per entrambe. Nessuno può forzarsi ad essere ciò che non è in un caso o nell’altro.
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