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Post n°115 pubblicato il 17 Settembre 2007 da cianoconsulting
Viaggiamo fuori dall'Italia Málaga è una città di 560.000 abitanti, situata nella comunità autonoma dell'Andalusia, nel sud della Spagna. Capoluogo dell'omonima provincia, è affacciata sul Mediterraneo, a poco più di 100 km dallo stretto di Gibilterra, nei pressi della foce di due fiumi: il Guadalmedina, che divide il centro storico dalla città nuova, e il Guadalhorce. La città costituisce la capitale culturale ed economica della Costa del Sol. Nonostante nella regione siano state trovate tracce di presenza umana fin dalla preistoria (dolmen ad Antequera, pitture rupestri a Benoaján, ceramiche a Nerja), Málaga deve le sue origini al fatto di essere stata una delle colonie fondate dai fenici di Tiro intorno al VII secolo a.C. lungo il Mediterraneo occidentale, probabilmente per le buone condizioni di approdo ai piedi del monte Gibralfaro. In tale epoca la città era nota come Malaka, toponimo derivato probabilmente dalla parola fenicia per “sale”, perché l’industria della salatura ai fini di conservazione delle vivande era l’attività all’epoca più importante; in altre lingue semitiche la parola “sale” è מלח (melak) in ebraico e ملح (milh) in arabo. La città divenne poi probabilmente la colonia greca di Mainake, di cui non rimangono altre tracce se non in documenti, passando poi sotto il dominio di Cartagine. Secondo il geografo Strabone, la città aveva pianta irregolare. Alcuni secoli più tardi, alla presenza cartaginese successe quella romana, in cui la città raggiunse un ragguardevole sviluppo; diventata città confederata, Málaga venne retta da un codice speciale, la Lex Flavia Malacitana. Dell’epoca romana rimangono il teatro romano e alcune sculture conservate nel Museo Archeologico Provinciale. Poi venne l’invasione dei visigoti (V secolo), in cui si ebbero anche alcune incursioni bizantine. Tale epoca non ha lasciato quasi tracce. A partire dalla conquista araba, fu inglobata nella regione di Al-Andalus e venne ribattezzata Mālaqa (in arabo مالقة). Dopo la divisione del territorio in taifas (sorta di province), nel 1026 la città divenne la capitale della taifa hammudita. Dell’epoca araba rimangono tracce nel centro storico, ma principalmente nella Alcazaba e nel Castillo de Gibralfaro. In questa epoca visse uno dei figli più illustri di Málaga: il filosofo e poeta ebreo Avicebron (Shelomoh ibn Gebirol). La presa della città da parte dei castigliani rappresentò uno dei momenti più sanguinosi della storia di Málaga. La città, cinta d’assedio da 45.000 uomini e difesa da forze tre volte inferiori, oppose una fiera resistenza per quasi mezzo anno, finché fu costretta alla resa il 13 agosto 1487. Il re Fernando il Cattolico negò ai vinti una capitolazione onorevole e, ad eccezione di alcuni disertori, i 15.000 sopravvissuti della città furono condannati a morte o ridotti in schiavitù. La città seguì poi le sorti della Spagna, ma non trasse beneficio dai commerci con le Americhe. Nel 1831 Málaga fu il teatro dell’esecuzione di José María Torrijos, liberale spagnolo in lotta contro l’assolutismo di Fernando VII. A ricordo del suo sacrificio è stato eretto un obelisco in Plaza de la Merced. Málaga fu anche città pioniera nei tempi della rivoluzione industriale, in cui per lungo tempo contese a Barcellona la palma di città più industrializzata del paese. In quest’epoca di rapido sviluppo emersero la famiglia Larios e il politico conservatore Antonio Cánovas del Castillo. Durante la guerra civile spagnola, Málaga venne bombardata dai nazionalisti e dall’aviazione fascista mandata da Mussolini; l’attacco provocò una fuga massiccia verso la zona repubblicana di Almería. La città fu infine presa dai franchisti l’8 febbraio 1937. Negli anni del dopoguerra per la città iniziò una fase di espansione dovuta al crescente afflusso di turisti verso la Costa del Sol, che negli anni Sessanta assunse il ritmo di un vero e proprio boom economico ed edilizio. Ancora oggi Málaga è in fase di espansione grazie al turismo, alle attività connesse ed al terziario. Fedele al proprio spirito di città andalusa, Málaga vanta numerosi eventi festivo-religiosi e folkloristici, tutti caratterizzati da un’atmosfera allegra e variopinta:
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