Contro la ChiesaChi spara sulla Chiesa? |
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Ho rispreso la cura di questo blog. Spero per proporre riflessioni interessanti su politica, etica ed altro.
Buona lettura.
COSA VOGLIO FARE
Questo blog nasce da una considerazione: è giusto attaccare la Chiesa come si sta facendo nell’ultimo periodo? Perchè per gli italiani è così importante il giudizio della Chiesa quando poi le Chiese (scusate la cacofonia) la domenica sono deserte? Perchè si considera quello che è un indirizzo morale come un'ingerenza iniqua su sfere del tutto "laiche"?
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Chiesa - 8x1.000 - ici sovvenzioni - TUTTA LA VERITA'
Post n°37 pubblicato il 07 Novembre 2009 da avamposticulturali
Chiesa - 8x1.000 ICI Sovvenzioni -TUTTA LA VERITA'
E' da qualche giorno che la Corte Suprema Europea ha deliberato sul Crocifisso, ma i commenti sulla rete si sono concentrati su altri argomenti. Col pretesto di commentare positivamente o negativamente questa decisione si è parlato di altro, ed in particolare si è parlato dei rapporti tra Stato e Chiesa. In particolare ho letto parecchi post sui costi che la Chiesa fa sostenere allo Stato. Spero, con poche riflessioni di dare anche io un contributo alla discussione. Sul concetto generale mi sembra estremamente puerile pensare che un piccolo Crocifisso appeso ad una parete, possa limitare la libertà di religione di un individuo. Con tutti i simboli della religione cattolica, che adornano le nostre città, non dovrebbero esserci atei. Inoltre, in linea di principio, dovremmo (come hanno fatto i talebani) demolire tutte le croci, gli altari votivi e le stature che costituiscono il nostro patrimonio storico. La premessa, importante, che pongo, comunque, è che quello che scriverò non sarà per nulla confessionale o clericale, cercherò di essere estremamente immanente e laico. Cercherò di dimostrare che la Chiesa svolge un importantissimo ruolo complementare e spesso sussidiario rispetto allo Stato. Quindi svolgendo una funzione pubblica deve essere finanziata dalla comunità. Le questioni proposte dalla rete sono sostanzialmente individuabili in pochi punti:
Però, prima di iniziare ad analizzare ogni singolo tema bisogna fare chiarezza:
Parlare genericamente di Chiesa è un errore che durante una conversazione immanente e laica non si deve fare.
Iniziamo dal punto 1.
Come la CEI gestiste l'8x1.000?
Inizialmente chiariamo cosa è la CEI. La CEI Confederazione Episcopale Italiana è un Ente che raccoglie tutte le diocesi italiane. Tra le altre cose (siamo laici), gestisce le finanze degli enti (diocesi, parrocchie, conventi etc.) e associazioni (Caritas) ad essa subordinate, eroga gli stipendi e la previdenza ai sacerdoti e ai religiosi.
La CEI spende i fondi dell'8x1.000 in:
Ecco come la CEI gestisce l'8 x 1.000, secondo me in maniera molto efficiente, perché le parrocchie e le associazioni collegate, solitamente, funzionano e, perché riesce a garantire ai propri dipendenti (i preti) uno stipendio capace di sostentarli e una previdenza adeguata (anzi di tutto rispetto). Cosa che molto spesso non troviamo negli enti statali. Inoltre attraverso la propria ramificazione raggiunge in maniera capillare tutto il territorio italiano.
La CEI, attraverso le strutture viste, fornisce pubblici servizi. L'assistenza ai bisognosi, ai malati, ai carcerati, agli immigrati senza permesso di soggiorno etc, sono pubblici servizi. Anche l'erogazione del servizio religioso è un pubblico servizio. La maggioranza degli antropologi è concorde che il bisogno religioso dell'uomo è un bisogno primario, quindi un bene o servizio primario. Lo Stato deve garantire a tutti i cittadini la fruizione dei servizi pubblici primari, o attraverso proprie strutture o, attraverso enti terzi, con specifiche peculiarità. I costi dei servizi pubblici primari sono a carico della collettività.
Tralascio quindi tutti quelli aspetti opinabili sulla volontarietà della sottoscrizione dell8x1.000 o, le atre considerazioni che non si avvalgono di una logica laica e immanente.
Le scuole, le università e gli ospedali cattolici.
Tralascio tutte le considerazioni sulla libertà di istruzione e di cura.
Le scuole e le università cattoliche, in Italia accolgono sia cattolici che non, e forniscono spesso servizi di altissima rilevanza sociale. La frequenza di licei cattolici, di solito, è sinonimo di alta qualità di preparazione, spesso non ottenibile sul territorio dalle istituzioni pubbliche. Moltissimi manager, magistrati e politici italiani sono stati formati da scuole cattoliche. L'università S. Cuore di Milano né un esempio emblematico. Inoltre, di solito, le scuole e università cattoliche accolgono studenti iperdotati senza che questi paghino una lira di retta. Anzi riservano loro un percorso di studio adeguato alle loro capacità, cosa che nel pubblico nessuno fa. Una scuola adeguata assicura alla società cittadini preparati e produttivi, sia per se, che per gli altri.
Le sovvenzioni incriminate vengono comunque erogate anche alle scuole ed università non cattoliche, vedi Bocconi, Normale di Pisa, Luisis, ma nessuno si scandalizza per questo. Se lo Stato, sovvenziona chi fornisce un servizio pubblico di qualità, credo che stia facendo solo la sua funzione di Stato, inoltre nelle scuole ed università cattoliche non si insegna (programmi ministeriali) nulla di meno di quelle pubbliche (forse molto di più) e, paradossalmente, alla collettività, costano di meno. Credo che sia scandaloso, invece, quando si erogano sovvenzioni a enti privati (scuole ed università) di pessima qualità formativa. Spesso esistono degli istituti paritari che sono sostanzialmente dei diplomifici a pagamento, ma che ottengono e mantengono la parità.
Cosa analoga si può affermare per gli ospedali, in cui vengono curati tutti senza eccezione di credo e orientamento sessuale. Gli esempi più emblematici di ospedali cattolici sono Il Policlinico Gemelli e il Campus Biomedico di Roma, uno storico e l'altro di recente istituzione, ma ne esistono svariati altri. Questi ospedali hanno delle specializzazioni invidiate anche all'estero, in particolare, il Campus Biomedico accoglie una delle più importanti facoltà di bioingegneria di tutta Europa.
Come ricordato prima, anche altri istituti privati vengono sovvenzionati e, leggendo la cronaca, ci si accorge che spesso, le cliniche private sono assi di imperi che si basano su mafia e corruzione. Anche le cliniche private hanno dei sovvenzionamenti, ma mentre gli ospedali cattolici usano gli utili per ampliare l'offerta sanitaria, gli utili delle strutture non cattoliche si trasformano in barche e ville per i proprietari.
Inoltre il Policlinico Gemelli di Roma funziona meglio dell'Umberto I e costa di meno.
In sintesi vale il concetto di prima: le scuole, le università cattoliche forniscono un servizio pubblico, basato su beni primari, quindi va pagato dalla collettività.
L'ora di religione:
Oggi l'ora di religione viene gestita quasi in maniera autonoma dall'insegnate, non ci sono programmi che vengono effettivamente adottati e riveste un compito di supporto psicologico nei confronti degli studenti. Nessuno è mai stato licenziato per avere insegnato storia delle religioni, anzi nei libri di testo adottati c'è una ampia parte dedicata a questo tema. Cosa dire? A me piacerebbe che si insegnasse religione cattolica, in quanto sarebbe una buona opportunità per educare i giovani ai valori essenziali della nostra società quali tolleranza, accoglienza e carità. Mi piacerebbe che siano gli psicologi a fare gli psicologi, ma anche in questo caso la Chiesa deve tappare i buchi di uno Stato sempre più miope alle esigenze dei propri figli.
Ma, torniamo laici e immanenti. L'ora di religione esiste ancora, perché in molti ne fanno richiesta. Lo Stato, quindi, paga un insegnante per svolgere un servizio pubblico richiesto dalla collettività, non da soldi né al Vescovo, né al Vaticano. Il 90% degli insegnanti di religione sono laici sposati e con figli, i sacerdoti, oggi, di solito, insegnano latino, italiano o filosofia.
Qualcuno, contesta il fatto, che l'insegnate di religione deve avere l'autorizzazione del vescovo locale. Mi chiedo chi possa certificare, oltre al citato vescovo questa capacità. Ogni insegnate deve curricularmente dimostrare le proprie capacità con titoli appropriati (SIS, laurea etc.) e sostenere un concorso (ameno durante il periodo pregermini), il titolo che certifica l'idoneità ad insegnare religione è la citata autorizzazione. Oltretutto chi sceglie l'ora di religione accetta questa condizione contrattuale.
Le agevolazioni fiscali:
Le agevolazioni fiscali più importanti concesse agli enti e associazioni cattoliche sono:
La legge agevola di nuovo gli enti e le associazioni che svolgono una funzione pubblica, sempre lo stesso concetto. Funzioni pubbliche o di pubblica utilità.
Spero, pur essendo stato oltremodo lungo, di potere fare capire che se ragioniamo in maniera laica dobbiamo approvare che la Chiesa esista e che debba avere i diritti previsti per chi svolge una funzione di pubblica utilità. Non soggetta a nessun privilegio, ma alla legge. Rinvio agli altri post, anche se vecchi, per i temi afferenti agli aspetti trascendenti e spirituali. Mentre lascio lo spunto del mio prossimo post: L'eversione dei beni ecclesiali del 1.866: Una rapina con molte conseguenze.
Ma la mistificazione continuerà!
Saluti, tutti i commenti sono accettati, spero laici e immanenti .
Saluti.
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NOTE VARIE
“Verrà un tempo in cui dovremo fare delle scelte tra quello che è giusto e quello che è facile”, così (o quasi) in Harry Potter nell’ultimo film.
La nostra società sta cambiando e probabilmente non in maniera giusta, forse in maniera facile. L’interesse collettivo si sta spostando dal bene comune e naturale (termine giurisprudenziale) all’interesse unico dell’individuo.
Leggi il post: http://blog.libero.it/controchiesa/2191139.html
Cosa è giusto e cosa è facile? Chi spara sulla Chiesa e perchè?
CHIARIAMO I TERMINI
I dibattiti televisivi non hanno la capacità di chiarire i termini delle discussioni, noi telespettatori rimaniamo lì costretti a vedere individui che litigano con il pretesto di parlare di argomenti alti e sacri.
I saccenti “telemediatici” e i politici “saltafosse” che, non capendo nulla o meglio non parlando in maniera chiara e semplice, fanno solo chiasso e confusione. C'è un divario grande come un oceano tra chi, crede di parlare (o blaterare), e chi li ascolta davanti la scatola magica. In questo blog intendo chiarire i termini del dibattito e, in maniera pacata, confrontarmi con chi la pensa in maniera totalmente diversa dalla mia.
Inviato da: romanovincenzo123
il 15/08/2017 alle 20:26
Inviato da: romanovincenzo123
il 22/04/2017 alle 15:31
Inviato da: en güzel oyunlar
il 01/12/2016 alle 21:24
Inviato da: çok güzel oyunlar
il 19/11/2016 alle 21:03
Inviato da: diyet
il 19/11/2016 alle 21:02