Anche quest'anno come negli altri anni passati in questo periodo dell'anno appare la magia del presepe. Esso rappresenta la nostra origine religiosa spiega a grandi e piccini dell'avvento sulla terra di Cristo Salvatore nelle sembianti di una personcina indifesa, umile e povera di ogni conforto. Egli nacque in una mangiatoia ,non aveva riscaldamento se non il fiato di un bue e di un asinello (notate non un cavallo di razza ed un toro d'allevamento) era privo di qualsiasi minimo conforto se non quello immenso della presenza di chi gli voleva veramente bene e che da tempo lo aspettava. Le persone più umili lo cercavano , i pastori veri protagonisti della scena nel presepe, ma non mancano neppure le persone più intellettuali dell'epoca I magi saggi interpreti delle costellazioni e dei movimenti degli astri che seguendo la stella arivano sino a Betlemme nonostante le insidie che rappresentavano allora lo spostarsi da un luogo all'altro.
E tutto questo viene raffigurato nel presepe che bene ha sviluppato chi l'ha costruito , il Sig. Testa che anche quest'anno ci ha fatto questo meraviglioso dono interpretativo intrigandoci nell'ammirarlo e stupendoci come questo tema possa essere sviluppato all'infinito senza mai annoiarci e di questo l'Istituto G.B.D'Albertis gliene è particolarmente grato.
Inviato da: AnguHome
il 17/01/2014 alle 17:14
Inviato da: Manuela
il 27/12/2013 alle 10:19
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il 25/01/2009 alle 14:29