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GRANZE, GATTI AVVELENATI DA INSETTICIDA

529. Strage di gattini con il veleno. Alcuni sono stati trovati agonizzanti, vana la corsa dal veterinario. Una volontaria ha dei sospetti e teme per l'incolumità dei mici che accudisce

Strage di gatti a Granze. Un'altra brutta storia. Di quelle che feriscono molto i bambini, e che toccano profondamente anche i grandi.
Dieci mici sono stati avvelenati in pochi giorni con un potente mix composto da un insetticida e da un prodotto tossico usato in agricolutura.

Un esposto denuncia contro ignoti è stato presentato da Sabrina Tiberto, una studentessa di 27 anni di Granze, che accudiva due dei gattini uccisi: Nerina, 8 anni, persiana; e Pippo procione, un grazioso siamese di 2 anni.

La ragazza è curatrice felina (il nome di chi tutela i gatti randagi) di altri 11 mici senza padrone.
Gli animali uccisi vivevano in un fienile tra via Veneto e via Ca' Conti, a due passi dalla chiesa del paese.

E non davano fastidio proprio a nessuno. Passavano le ore giocando e cacciando qualche animaletto selvatico.

«E' stata una vera e propria strage - racconta amareggiata la Tiberto - i gatti sono stati avvelenati in tre notti, quella del 18 aprile, del 19 e del 22.
L'ultimo cadavere è stato rinvenuto mercoledì scorso, un mio vicino di casa ha sentito una forte puzza provenire da un'angolo del giardino e ha seguendone il flusso ha trovato l'animale morto.

Gli altri gatti in precedenza erano stati trovati agonizzanti da me e da alcuni miei conoscenti.
Li avevamo portati dal veterinario, ma invano.
Il medico degli animali non ha potuto fare nulla, il mix è stato letale.

Nel referto si parla di avvelenamento da organofosforici. Ho interessato anche l'Unio ne Tutela animali, visto che i bocconi avvelenati sono stati disseminati in una zona dove giocano molti bambini e in caso di ingestione avrebbero potuto costituire un grosso pericolo».
A Sabrina ora sono rimasti solo due micetti, i «sopravvissuti» della strage.
Ma teme che anche loro possano essere nel mirino del barbaro nemico dei felini.

Ma chi può aver voluto la morte di tutti questi animali? «E' difficile dirlo - conclude la studentessa - anche se qualche sospetto personalmente ce l'ho.
Ora in paese molti hanno paura di ciò che potrà accadere in futuro. Questa situazione non mi sembra accettabile, spero che i carabinieri possano scovare l'avvelenatore e denunciarlo come meriterebbe».

Nel luglio scorso erano stati uccisi col veleno altri due gatti, ma sebrava che si trattasse di un caso isolato.

Ill Mattino di Padova (web) - 12 maggio 2002
Carlo Bellotto