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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

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Senza alcuna richiesta

 

 

 

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sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 05/05/2014

 

BIBLIOTECHE SCOLASTICHE

Post n°2819 pubblicato il 05 Maggio 2014 da fabiana.giallosole
 

Da "DOCENTI INIDONEI e +"

Utilità delle Biblioteche Scolastiche nella lotta contro la dispersione scolastica e Valorizzazione dell'importanza della lettura e della sua diffusione.

All’attenzione dei componenti della Commissione Cultura

Noi Docenti Idonei ad altri compiti leggiamo in un articolo pubblicato dalla rivista “Orizzonte Scuola”, che il 16 aprile 2014  la 7a Commissione della Camera ha deliberato lo svolgimento di un’ Indagine conoscitiva sulle strategie per contrastare la dispersione scolastica.

In merito a quest’ultima,la Commissione Cultura afferma che: “l’Italia investe poco” e che sarebbe opportuno estendere misure ai BES e potenziare " l'anagrafe studenti".

E’ risaputo, inoltre, che il decreto ministeriale attuativo prot. 87 del 7 febbraio 2014, “in attuazione dell’art.7, recante misure in materia di apertura delle scuole e prevenzione della dispersione scolastica” , ha avviato i bandi per le reti di scuole che intendono partecipare al progetto, contempla l’esistenza di moduli base che prevedono due modalità di intervento: azioni indirizzate a piccoli gruppi di studenti ai quali dedicare percorsi di recupero, e laboratori/attività per tutto l’istituto, di tipo artistico, culturale e ricreativo.

In conclusione... ci siamo !!! Dopo tanto penare, FINALMENTE, nell’ambito dell’attuazione dei laboratori/attività,si deciderà di tenere nella giusta considerazione l’UTILITA’ delle Biblioteche Scolastiche e le stesse saranno riconosciute come il primo mezzo adatto a contrastare, A COSTO ZERO, la dispersione scolastica?

Le biblioteche scolastiche sono e possono essere utilizzate ulteriormente nei progetti contro la dispersione scolastica e nelle iniziative culturali. Ciò è possibile grazie alla professionalità di chi vi opera, alle competenze acquisite dal personale (ottenute grazie ai corsi di formazione organizzati dal MIUR e frequentati dai Docenti idonei ad altri compiti),al buon rapporto con gli utenti nonché alla buona dotazione di volumi posseduta.

Attualmente le biblioteche scolastiche sono gestite da Docenti che per problemi di salute hanno chiesto di essere utilizzati in questa attività, garantendo un servizio di trentasei ore settimanali cioè un' apertura quotidiana per 6 giorni alla settimana.

In riferimento alla  proposta di legge, per "valorizzare l'importanza della lettura e della sua diffusione", a nostro avviso, non si può prescindere, NELLE SCUOLE, dall'esistenza dei Bibliotecari Scolastici che hanno diritto al mantenimento del proprio ruolo, continuando ad aggiornarsi, come hanno fatto sino ad oggi, poichè mettono a disposizione oltre che le competenze pregresse in tema di lettura, ANCHE le loro competenze di Docenti/educatori che , in quanto tali, sono le persone maggiormente adatte alla gestione delle Biblioteche SCOLASTICHE.

Purtroppo negli ultimi quattro anni c’è stato il tentativo di trasferimento coatto dei docenti bibliotecari in altre amministrazioni o in settori amministrativi delle Istituzioni Scolastiche .

Tale tentativo ha creato un grave clima di incertezza tra i docenti utilizzati che ha impedito loro di svolgere il proprio lavoro con la necessaria serenità ed ha reso precaria la loro condizione professionale.

Ciononostante le Biblioteche Scolastiche, come risulta dal rapporto ISTAT sulle attività educative pubblicato nel 2013, sono state utilizzate dal 34%degli studenti.

Inoltre, come risulta dallo stesso report, dal 1998 al 2011 (vedi pagina 13) l'utilizzo delle Biblioteche Scolastiche è notevolmente aumentato negli ultimi 13 anni.

Documento ISTAT “La scuola e le attività educative”

I Docenti bibliotecari, dopo una dura lotta sindacale,sostenuti esclusivamente dai COBAS,sono stati confermati nel loro utilizzo sino al 2016 ,ma,tra tre anni,è prevista la loro messa in mobilità verso altre amministrazioni con la conseguenza di disperdere la professionalità acquisita.

A questo punto è indispensabile che , la Commissione Cultura ed il MIUR rivalutino l’operato dei Docenti Utilizzati in altri compiti.
Sottolineiamo che gli alunni frequentano regolarmente le biblioteche scolastiche ed accedono ai servizi offerti ossia:
1- prestiti brevi Dizionari
2- prestiti testi di narrativa e di approfondimento delle varie discipline facenti parte del corso di studio
3- ricerche online attinenti alle materie di studio
4- consultazione libri e riviste , consigli sulle tesine oggetto di discussione nell'ambito dell'esame di stato,
5-laboratori di lettura, scrittura; studio
6- fruizione del prestito dei testi scolastici in comodato d'uso

7- lettura e prestito delle riviste facenti parte delle emeroteche delle scuole

8- incontri con scrittori

Le biblioteche sono un punto di riferimento costante per gli alunni.

I Docenti Idonei ad altri compiti utilizzati nella loro gestione  propongono nel corso dell’anno vari progetti finalizzati al conseguimento di diversi obiettivi tutti mirati a contrastare la dispersione scolastica :

-Incrementare l'interesse e l'attenzione degli alunni nei confronti della lettura e della scrittura

- favorire la socializzazione tra gli studenti

- Far conoscere agli studenti i vari reparti delle Biblioteche

- Fornire informazioni sul sistema di classificazione usato

- Apprendere le modalità di consultazione dell'OPAC (catalogo online)

Tali progetti sono a costo zero, contrastano nel modo migliore la dispersione scolastica e consentono agli alunni di approfondire la loro cultura rendendoli protagonisti di un programma nel quale possono esprimersi e mettere in luce le loro capacità.

A completamento di tale documento inviamo un esempio dei tanti progetti svolti dalle Biblioteche Scolastiche degli Istituti “Angelo Roth” ed “Enrico Fermi” e frutto di una collaborazione con Wwf e l’Assessorato all’ambiente del Comune di Alghero (Sardegna). Il progetto oltre a rappresentare una "riconquista" del Parco Manno, ad Alghero, ha visto la partecipazione di un congruo numero di alunni che hanno letto alcuni brani sulle tematiche ambientali e prevedeva come obiettivo principale il coinvolgimento delle nuove generazioni alla lettura e alla frequentazione degli spazi pubblici.

Il nome del progetto è: “Leggere fa bene alla mente e all’ambiente”

Ecco il video:

Invasione pacifica al Parco | Video

Ci auguriamo vivamente di aver dimostrato l’Utilità delle Biblioteche Scolastiche e di averVi convinto a sostenerle; auspichiamo alla salvaguardia del patrimonio culturale che esse racchiudono e al proseguimento del nostro ruolo di Docenti Utilizzati nella loro gestione.

Cordiali saluti.

Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati Sassari

 
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GIANNINI

Post n°2818 pubblicato il 05 Maggio 2014 da fabiana.giallosole
 

 

Il Ministro Giannini interviene al CUN: sono troppi i tecnici-amministrativi e l’Abilitazione Scientifica Nazionale va avanti così!

La sintesi dei lavori del CUN del 29 e 30 aprile 2014.


Il Ministro Stefania Giannini, ad oltre due mesi dal suo insediamento e dopo aver incontrato CRUI e CNSU, interviene al Consiglio Universitario Nazionale.

Preoccupanti e assolutamente non condivisibili alcune affermazioni del Ministro.

Ad una precisa domanda sulla sua improvvisa esternazione circa la presunta sovrabbondanza di personale tecnico-amministrativo, il Ministro ha ribadito con forza questa sua idea, senza peraltro sostanziarla con nessun ragionamento logico.

Il Ministro da un lato sembra continuare a non conoscere i numeri reali del personale tecnico-amministrativo, ancorché più volte le siano stati forniti anche dall’ANVUR e dal CUN. Il taglio di più di 6.000 unità in 4 anni non basta evidentemente a soddisfare il nostro nuovo Ministro!

Sarebbe interessante capire quale Università ha in mente la Professoressa Giannini. In primo luogo il Ministro dovrebbe ricordare che nei numeri del personale tecnico-amministrativo rientra anche il personale socio-assistenziale dei policlinici universitari. A meno di voler azzerare la funzione assistenziale che è propria di queste strutture di questo personale non è possibile fare a meno. In secondo luogo è necessario ricordare che le attività di sostegno alla ricerca, all’internazionalizzazione, al trasferimento tecnologico, i servizi agli studenti (dalle segreterie amministrative alle attività councelling, dall’orientamento al job placement, per indicarne solo alcune) richiedono personale qualificato. In terzo luogo, i nostri laboratori sono sempre più sguarniti di tecnici obbligando i ricercatori – spesso i più giovani e precari – a sopperire a questa mancanza svolgendo attività di manutenzione ordinaria, attività di amministrazione e gestione.

Sorge il sospetto che l’Università del Ministro Giannini sia quella in cui, per ridurre ulteriormente le spese, i docenti invece di insegnare e di fare ricerca diventino anche degli amministrativi, dei bibliotecari o dei tecnici. Magari precarizzando e esternalizzando ulteriormente i servizi agli studenti. Già oggi il carico di lavoro amministrativo sul personale docente è insostenibile e il personale amministrativo e tecnico delle Università, i cui stipendi sono bloccati ormai dal 2009, sopperisce con fatica alle proprie carenze di personale, peraltro in assenza di strumenti e di formazione.

Ha idea il nuovo Ministro che per far funzionare una macchina complessa come l’Università, peraltro soggetta a continui cambiamenti normativi ed appesantimenti burocratici, serve che qualcuno abbia le competenze e le professionalità adatte a farlo? Ha idea il Ministro che, a prescindere dalla grandezza dell’Ateneo, servono comunque gli uffici centrali che si occupano di stipendi, di carriere, di pensione, di appalti? Ha idea il nostro Ministro del lavoro che si svolge nei laboratori, nei poli museali, della carenza di personale nelle biblioteche e nei dipartimenti nelle molteplici attività di servizio agli studenti? Forse sarebbe utile che invece di pensare ossessivamente alla sua campagna elettorale per le elezioni europee, si facesse un giro per gli uffici, i laboratori, le biblioteche delle Università per tastare con mano la situazione in cui versa il personale tecnico-amministrativo.

Il  Ministro ha anche chiarito, con scarso senso di coerenza, che se da un lato  l’Abilitazione Scientifica Nazionale è argomento scabroso, complesso e controverso e che si hanno ad oggi oltre 1000 ricorsi alla giustizia amministrativa, la tornata 2013 non potrà che proseguire con le stesse regole e le stesse commissioni. Quindi senza riaperture e con molto probabile proroga dei tempi al 30 settembre 2014. Il Ministro ha poi detto che il suo Ministero è impegnato a salvaguardare la procedura a fronte dei ricorsi individuali “mettendo in sicurezza la situazione degli attuali abilitati”.

Per il futuro occorrerà un meccanismo semplice e con una valutazione continua nel tempo responsabilizzando la comunità scientifica che possa valutare tutti i curricula con commissioni che si alternano. Probabilmente, secondo il Ministro, andrà rivisto l’algoritmo delle mediane anche se su questo non è ancora il momento di intervenire. Quindi un momento valutativo nazionale e poi procedure di reclutamento da parte degli atenei strutturate in base a criteri e parametri standard applicati in maniera corretta. Poi valutazione ex-post sulle modalità di reclutamento attraverso la quota premiale.

Il Ministro Giannini ha rinviato al suo documento di “linee programmatiche” per quanto attiene alle politiche che intende perseguire durante il suo mandato. Ha dichiarato una sostanziale sintonia con il documento del CUN sul reclutamento, ma precisando che dovrà essere un prossimo incontro con il Ministro dell’Economia a valutare quali margini esistono sullo sblocco del turn-over e la modifica/abolizione dei punti organico.

Il Ministro ha anche detto di ritenere inadatte le attuali modalità di svolgimento dei test di accesso ai corsi di laurea a numero programmato, orientandosi verso il modello attualmente seguito dalla Francia.

Sull’ANVUR il Ministro ha detto che intende chiarire le competenze dell’Agenzia che ha esercitato un ruolo e una funzione troppo ampia.

Si è detta anche convinta della necessità di una semplificazione delle procedure con un’applicazione delle leggi in maniera meno stringente e più vicina alle necessità del sistema universitario.

Sulla questione della distanza abissale che separa il nostro sistema dai Paesi del resto dell’Europa in termini di immatricolati e laureati si è detta convinta della necessità di intervenire, pur senza puntare a risultati che ritiene per il nostro sistema paese, irraggiungibili. A nostro parere, non si è quindi colta l’effettiva portata di un fenomeno che sta compromettendo qualsiasi ipotesi di crescita del nostro Paese nel breve/medio periodo.

La prossima riunione è prevista per i giorni 13 e 14 maggio 2014.

 
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SCUOLA

Post n°2817 pubblicato il 05 Maggio 2014 da fabiana.giallosole
 
Tag: Scuola

Da “Repubblica.it”

Scuola, al Rambaldi Valeriani arriva
la scheda di gradimento dei prof

Un questionario su come fanno lezione gli insegnanti proposto dagli studenti fa scoppiare il caso all'Istituto di Imola

ILARIA VENTURI

IMOLA - L'insegnante comunica in modo chiaro? Il docente è ugualmente disponibile verso tutti gli studenti? Sei soddisfatto dell'attività didattica specifica della disciplina? Sono alcune delle domande della "scheda di gradimento" che gli studenti del Rambaldi Valeriani di Imola hanno proposto al liceo, da somministrare ai loro prof. Un questionario da compilare in forma anonima nelle classi, solo se i professori accettano, e senza conseguenze, nel senso che i risultati rimangono ai singoli docenti. Ed è subito polemica. Con uno scontro aperto tra il sindacato di base Usb, che attribuisce l'iniziativa al preside, e lo stesso preside Lamberto Montanari che smentisce: "E' una proposta degli studenti e non è una valutazione del lavoro degli insegnanti". Ma intanto il caso scoppia. Anche perchè se in università i questionari che valutano i docenti, redatti dagli studenti, sono ormai una prassi consolidata, nelle scuole superiori rappresentano una novità. In un clima dove stanno per arrivare le prove Invalsi, i test nazionali di valutazione delle scuole, e dove già sta per partire la protesta di chi è contro la "scuola giudicata a colpi di quiz", con scioperi di Cobas e sindacati di base.

L'attacco parte dal sindacato, che rende nota l'iniziativa attribuendola al preside: "La trovata di Montanari che si è inventato un questionario di gradimento del docente da somministrare agli studenti", si legge in una nota. "Siamo insegnanti o miserabili pacchi di patatine negli scaffali di un supermercato? Siamo insegnanti o imputati sotto processo?". Il test proposto il mese scorso si articola in undici domande, un "test di gradimento - contesta Francesco Bonfini di Usb Emilia Romagna - per verificare se l'operato dei docenti, gli imputati al processo, sia o meno gradito agli studenti-utenti. Considerata la tipologia delle domande, il punto di vista del dirigente è chiarissimo: un’insoddisfazione dell’utenza è ovviamente imputabile solo e soltanto all’insegnante". Per questo l'Usb parla di scuola modello Ikea. E non c'è "neppure l'ombra di riflessioni autocritiche dell'allievo sulle proprie motivazioni, sul tempo dedicato allo studio, sul proprio interessamento alla formazione, sulle modalità di intervento dei genitori nello studio, nel profitto e nel comportamento".

Durissima la replica del preside: "Bugie, il fatto è stato falsificato" da quello che definisce il "sindacatino antagonista". "Quello che gli studenti del nostro liceo hanno redatto e chiamato questionario di gradimento è prodotto esclusivo loro e da loro è stato presentato prima al consiglio di Istituto chiedendo poi al dirigente di proporlo al collegio dei docenti", spiega Montanari in una lettera ai suoi insegnanti. Al collegio dei docenti, prosegue il preside, "ho solo sottolineato che trattasi di uno strumento che può essere utilizzato oppure no. Che nessuno e nessuno, in modo particolare il dirigente, era interessato a conoscerne gli esiti. Non vi è stato nessun voto, nessuna delibera per approvare una proposta degli studenti, utile certamente agli insegnanti e dagli stessi eventualmente utilizzabile, per capire quali miglioramenti possibili nella loro relazione con gli studenti". Montanari ricorda che alcuni insegnanti lo hanno fatto, altri no. E aggiunge che dal prossimo anno saranno applicate le norme previste dal Dpr 80/2013 e cioè il sistema nazionale di valutazione. "C'è da aspettarsi una vera e propria rivolta - conclude - da parte di chi non possa e non debba in nessun caso rendicontare mai nulla del proprio operato,
essendo ogni pratica somigliante al controllo, alla verifica e (orrore) alla valutazione da censurare e da rifiutare per questa professione ritenuta sempre e comunque al di sopra di ogni sospetto. E poichè nella scuola gli unici a dover essere e ad essere valutati sono gli studenti"

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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