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le lacrime ti impedirebbero di vedere le stelle
(R. Tagore)
Sunny_Poems
E’ un inseguirsi tra le righe
questo continuare a cercarsi
dove l’altro smette.
Una connessione spontanea
Senza alcuna richiesta
Sensibilità tenerezza ardore
sono collegate al cuore
Talvolta arrecano lacrime e dolore.
Ma si è vivi nella sofferenza
e morti nell’indifferenza.
Sunny_Poems
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Messaggi del 21/05/2014
Post n°2847 pubblicato il 21 Maggio 2014 da fabiana.giallosole
Da "OrizzonteScuola"
Esami di maturità. 18 giugno esame scritto di Italiano. Lo scadenzario
red - Dopo la pubblicazione del Decreto per l'avvio degli esami di maturità, docenti ed alunni si preparano a dare avvio alle operazioni d'esame. Diamo uno scadenzario: quando le prove scritte, orali e prove suppletive Scritti 18 giugno. Prova d'esame scritto di Italiano. Le tracce saranno decise, come ogni anno, dal Ministero e consistono in . Partenza ore 8.30 19 giugno. Seconda prova (scritta, grafica o scritto-grafica), che coinvolge una materia specifica del proprio corso di studi, partenza ore 8.30 23 giugno. Terza prova scritta, decisa collegialmente dalla scuola, sulla base delle proposte dei singoli componenti. La durata della prova è decisa dalla stessa commissione. Per i licei artistici e istituti d'arte la prova può svolgersi anche in due giorni. Partenza ore 8.30 24 giugno. Quarta prova scritta. Tale prova si effettua: nei licei ed istituti tecnici presso i quali è presente il progetto sperimentale ESABAC, disciplinato dal decreto ministeriale 8 febbraio 2013, n.95 alle disposizioni del quale si rinvia per tutti gli aspetti specifici non disciplinati dalla presente Ordinanza; nei licei con sezioni ad opzione internazionale spagnola, tedesca e cinese
Ciascuna commissione stabilisce autonomamente il diario delle operazioni finalizzate alla correzione e valutazione delle prove scritte. Orali Durante la riunione plenaria o in una successiva, appositamente convocata, le commissioni definiscono la data di inizio dei colloqui per ciascuna classe/commissione e, in base a sorteggio, l’ordine di precedenza tra le due classi/commissioni e, all’interno di ciascuna di esse, quello di precedenza tra candidati esterni ed interni, nonché quello di convocazione dei candidati medesimi secondo la lettera alfabetica. Prove suppletive 1 luglio. Prima prova suppletiva. Ore 8.30 2 luglio. Seconda prova suppletiva. ore 8.30. Con eventuale prosecuzione, per gli esami nei licei artistici e negli istituti d'arte 3 luglio. Terza prova suppletiva. 4 luglio. Quarta prova scritta, per gli istituti interessati. Le prove, nei casi previsti, proseguono nei giorni successivi, ad eccezione del sabato; in tal caso le stesse continuano il lunedì successivo. Tutto sugli esami di Stato 2013/14
Post n°2846 pubblicato il 21 Maggio 2014 da fabiana.giallosole
Da “La Tecnica della Scuola”
Giannini: entro fine luglio avrete la mia proposta su come premiare i prof che meritano
Sulla pagina Facebook di Scelta Civica, il Ministro risponde così a una domanda sulle sue intenzioni per valorizzazione il merito nella scuola Alessandro Giuliani Sulla pagina Facebook di Scelta Civica, il Ministro risponde così a una domanda sulle sue intenzioni per valorizzazione il merito nella scuola: toccherà anche insegnanti, per i quali occorre ormai modificare sia lo stato giuridico che quello economico. Nel mirino anche autonomia e governance degli istituti, oltre che valutazione dei dirigenti scolastici. Rimane il problema dei soldi da portare in contrattazione: ci sono? Ormai, sul rinnovo del contratto, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, non torna più indietro: sostiene che sarà l’occasione buona per cominciare a premiare il personale che si impegna e si aggiorna di più. Stavolta ha ribadito il concetto rispondendo, il 20 maggio, sulla pagina Facebook di Scelta Civica a una domanda sulle sue intenzioni per valorizzazione il merito nella scuola. "L'obiettivo – ha scritto Giannini - è arrivare a fine luglio con una proposta precisa che riguarda i seguenti punti: autonomia e governance degli istituti, valutazione degli insegnanti e premialità, valutazione dei dirigenti scolastici". Il Ministro vuole fare le cose in grande: "ciò significa modificare sia lo stato giuridico che quello economico". Rimane ora da convincere i sindacati, che il loro nì sulla fine degli scatti automatici a “pioggia” lo avrebbero già dato. Ma anche il ministero dell’Economia: presentarsi al tavolo delle trattative senza soldi, pensando di continuare a pagare gli aumenti contrattuali sottraendo i risparmi interni al comparto o quelli già destinati al Miglioramento dell’offerta formativa, significherebbe fare arenare la trattativa prima ancora che inizi.
Post n°2845 pubblicato il 21 Maggio 2014 da fabiana.giallosole
Da “La Tecnica della Scuola”
RENZI, INSEGNANTI EROI CON STIPENDI RIDICOLI O QUASI
di Pasquale Almirante
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante il comizio al Piccolo Teatro di Milano. Poi durante un'intervista ha parlato di P.A. e di edilizia scolastica ''Gli insegnanti oggi sono degli eroi: con stipendi quasi ridicoli - e potremmo anche togliere il quasi - sono chiamati alle funzioni di educazione della persona''. In un secondo memento, intervenendo in un incontro a Milano alla rivista Vita, si è impegnato in una riforma della Pubblica amministrazione. E' "pesante e poderoso lo sforzo di cambiamento che stiamo cercando di imporre e imprimere alla P.A.". Il governo sta portando avanti un "percorso di profonda modifica strutturale del nostro Paese", cercando di "coinvolgere tutti prima": "Penso che ci stiamo riuscendo". "Sono convinto che se ci impegniamo le tasse possiamo pagarle con un sms", afferma Renzi. L'Italia è "un Paese che incasina le cose semplici" ma le tasse bisogna pagarle "con maggiore semplicità", afferma. "Per le rivoluzioni si fa un passo alla volta", aggiunge il premier che fa l'esempio della scuola: "Il tema dell'edilizia scolastica è parziale" perché "la questione educativa è centrale. Ma io non sono credibile se pongo quella questione senza aver risistemato le scuole". "Ci vogliono far credere che è tutto disperazione e distruzione, anche con un linguaggio di morte". E invece l'Italia ha davanti una "straordinaria occasione di ripartenza".
Post n°2844 pubblicato il 21 Maggio 2014 da fabiana.giallosole
Da “La Repubblica”
Doppio menu nella scuola per i poveri niente dolce ALUNNI di serie A e di serie B nelle stesse scuole materne ed elementari di Pomezia.
Caterina Pasolini
Divisi da quanto i genitori potranno pagare alla mensa che da settembre prevederà menu differenziati: completo con il dolce a 4, 44 euro o ridotto (senza dessert) a 4 euro.Bambini che avranno il dolce e bambini che non lo avranno. Ai quali non resterà che guardare i compagni gustarlo soddisfatti. Alunni di serie A e di serie B nella stessa classe, nelle stesse scuole materne ed elementari di Pomezia. Divisi dalla ricchezza dei genitori, da quanto mamma e papà potranno pagare alla mensa scolastica che da settembre prevederà menu differenziati: completo con dolce a 4, 44 euro, senza a 4. Dopo i casi di Adro, di Vigevano e di altre scuole comunali da Vercelli a Mantova, con i ragazzini in aula a mordere il panino portato da casa perché i genitori non avevano potuto pagare la retta, una nuova polemica coinvolge i più piccoli. In un’Italia divisa tra famiglie che faticano ad arrivare a fine mese e Comuni che devono aumentare i prezzi dei servizi pubblici perché i soldi dallo Stato sono dimezzati. A scatenare l’ultima polemica sui tagli nella scuola, il bando di aggiudicazione del servizio di refezione che prevede i due menu differenziati dalla presenza del dolce, pubblicato sul sito del comune alle porte di Roma. Mentre il sindaco, travolto dalla proteste ribatte: «È stata una decisione presa con i genitori». «È una scelta inaccettabile, ingiusta, discriminatoria non si può far sentire la diseguaglianza sociale già a quell’età. È orribile trattare i bambini e farli sentire diversi in base al censo e alla ricchezza». A polemizzare contro la giunta del Movimento Cinquestelle che guida Pomezia è la vicepresidente del Senato Valeria Fedeli del Pd. «Mi ha chiamato una mamma e mi ha detto: come lo spiegherò a mio figlio che non ho i soldi per pagargli il dolce, si sentirà diverso dai suo compagni. Se era per risparmiare, per tagliare i costi del servizio, allora era molto meglio abolire il dolce a tutti senza creare inutili umiliazioni che a quell’età pesano, restano. E anche più sano». Sono pronte a dare battaglia le mamme di Pomezia, che scrivono sulla pagina facebook del sindaco Fabio Fucci, per dire la loro, per fare sentire la loro voce in difesa dei figli. Come Grazia,elettrice del m5s, che spera non sia vera la notizia del menu differenziato e al primo cittadino scrive: «I bambini devono essere tutti uguali o secondo lei devono stare a guardare gli altri bambini che possono permettersi di pagare il dolce?». «Strumentalizzazioni elettorali, nient’altro», bolla il sindaco che non ci sta a farsi condannare e racconta la sua versione del dolce scomparso, parla di «scelta ampiamente condivisa con i genitori», di modalità «perché nessuno si senta escluso». «Per la crisi l’anno scorso abbiamo dovuto aumentare i prezzi dei pasti in mensa dai 3 ai 5 euro e molti genitori hanno protestato, non ce la facevano». Tanto che molti sono arrivati a togliere i figli dalla refezione scolastica mandandoli a scuola con il pasto completo preparato a casa. «A questo punto abbiamo cercato una soluzione assieme alle famiglie, ci siamo incontrati, parlati». E proprio da alcuni genitori, racconta, arrivano diverse proposte tra le quali quella di menu differenziati, nel senso di qualità e tipo di cibo. «Abbiamo detto no, questo non si può fare, abbiamo preferito che fossero identici primo secondo e frutta, con la sola aggiunta del dolce per chi paga i 40 centesimi in più». E per evitare piatti vuoti e occhi tristi hanno deciso che il dessert venga dato solo alla merenda, che si fa in classe, quando già molti bambini si portano da casa succhi e spuntini. Come se non fosse sempre umiliante vedere un compagno ricevere un dolcetto e tu no, difficile da capire a cinque anni o poco più. Che sia in un’aula o in sala mensa, cambia davvero poco.
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CHI SIAMO
Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.
Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.
Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.
Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.
Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".
e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it
Felice settimana
Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...
FabianaGiallosole
Biblio-Blogs e Forum utili:
Docente Bibliotecario
http://www.libreriamo.it/
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Angolo normativo, a cura di Luigi
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il 24/03/2017 alle 17:09
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il 16/04/2016 alle 21:41
Inviato da: fabiana.giallosole
il 16/04/2016 alle 21:40
Inviato da: fabiana.giallosole
il 16/04/2016 alle 21:38