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questo continuare a cercarsi
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Senza alcuna richiesta
Sensibilità tenerezza ardore sono collegate al cuore Talvolta arrecano lacrime e dolore. Ma si è vivi nella sofferenza e morti nell’indifferenza. Sunny_Poems
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Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari
Buongiorno da FabianaGiallosole ...voglio bene a te che mi cerchi senza condizione ma piena di emozione. Una luce che diventa un sole (Antropoetico)
NON SMETTIAMO DI FARCI SENTIRE!!!Ricordate: Non smettiamo di farci sentire!
Cari amici la nostra "guerra" non è ancora finita. Stiamo ancora lottando per mantenere il nostro posto di lavoro: facciamolo insieme con energia, solarità e fede. La vita è fatta di tante battaglie, delusioni e vittorie, ma è sempre degna di essere vissuta. Coraggio. Mille raggi di sole per voi. FabianaGiallosole Inno Alla Vita -Madre Teresa Di Calcutta - (clicca sul titolo) AI LETTORI DEL BLOGAi lettori del blog
Ricordo alle lettrici/lettori che il presente blog è nato con l'intenzione di informare,in particolare, sulla situazione dei Docenti utilizzati in altri compiti e,in generale, sui problemi relativi alla docenza.
Contiene, comunque, diversi spazi: cultura, musica, arte, preghiera etc. Se siete interessati ai contenuti visitatelo. Per apportare contributi con suggerimenti, articoli ed opinioni professionali attinenti alla docenza scriveteci all'indirizzo copdus@gmail.com ; se gradite, condividete o volete esprimere opinioni su tutti gli altri argomenti presenti nel blog scrivete un commento o un’ email a fabiana.giallosole@libero.it . I commenti sono moderati. Invitiamo tutti coloro che non sono interessati ai contenuti del blog a…girare al largo evitando di proporsi, soprattutto nel weekend, sotto altre vesti (profili plurimi) rendendosi ridicoli in quanto, spesso, intuiamo chi si cela sotto un altro profilo . Le opere degli scrittori/poeti, anche di coloro che usano uno pseudonimo e che pubblichiamo in questo blog, sono protette da copyright. Pertanto ne è vietata la riproduzione.Gli autori consentono al gestore del blog la pubblicazione dei loro scritti. Buona serata.
Mille raggi di sole per voi.
FabianaGiallosole POST PUBBLICATI OGGI
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Messaggi del 13/02/2015
Post n°3139 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
Tag: Studenti
Da "ScuolaOggi" Il documento sulla Buona scuola non dedica molto spazio agli studenti in quanto tali. Ovviamente sono i principali soggetti per i quali l’intera operazione governativa di rinnovamento viene messa in campo. Ma l’ottica con la quale il documento è costruito è , complessivamente, docente-centrica. E questo perchè hanno giustamente ravvisato – gli estensori - che un processo di riforma della scuola ha negli insegnanti il motore da revisionare e riattivare. Le dichiarazioni del sottosegretario Faraone, sia quelle dei primi di dicembre che quelle di metà gennaio[1], hanno riportato in primo piano - in termini però che hanno sollevato parecchie polemiche – il discorso specifico degli studenti delle Superiori. Con le prime, esprimendo una posizione favorevole alle autogestioni studentesche che ormai da anni si ripetono come rito stanco, ma comunque carico di domande irrisolte; nelle seconde, proponendo di coinvolgere istituzionalmente gli studenti, inserendoli nei nuclei di valutazione, con i compiti previsti per questo organismo; e cioè: valutare i neoassunti alla fine dell’anno di prova, esprimersi sugli scatti stipendiali (solo in quest’ultimo caso lo studente non arebbe diritto di voto), elaborare il Rapporto di autovalutazione della scuola. Una diversa prospettiva. Per esempio Pur condividendo le posizioni critiche diffuse sulle affermazioni e i propositi del sottosegretario, va riconosciuto a queste il merito di aver riproposto un tema che è comunque centrale, soprattutto per le scuole superiori: che è non tanto quello di quale scuola per quale studente, quanto quello di quale collocazione, quale voce, che tipo di presenza garantire allo studente perchè la scuola diventi il luogo attrezzato e organizzato per raccogliere e dare risposte ai suoi bisogni e alle sue aspettative. Siccome nei decreti sulla buona scuola si faranno scelte su tale questione, l’interrogativo mi sembra debba essere: cosa è opportuno aspettarsi perché la centralità degli studenti sia nozione sensata e condivisa. Al riguardo appare scelta corretta prendere preliminarmente in considerazione le idee più qualificanti venute fuori dal dibattito, sia all’interno delle associazioni studentesche che in quella parte del pianeta scuola più sensibile a questa tematica. Alcuni approdi tra l’altro sono ormai in larga parte condivisi e condivisibili . Per esempio, la possibilità per lo studente:
E, sempre per esempio: la garanzia sia di insegnanti che sappiano fare bene il loro mestiere - e che lo facciano in modo coordinato e collaborativo -; sia di scuole sicure, decorose e attrezzate (in prosecuzione e completamento del piano già previsto di interventi, che stentano però in molti casi a partire). Chiarirsi su due punti (almeno) Due punti soprattutto, tra quelli rappresentati nelle esemplificazioni, richiedono però qualche chiarimento. Il primo è sul progetto formativo individuale . Al riguardo è da condividere la posizione di quanti ritengono che non debba trattarsi di un curricolo da “personalizzare” attraverso un ampliamento del numero delle materie da seguire o attività aggiuntive a quelle curricolari di scuola; detta in altri termini: no ad un sovraccarico di imput cognitivi, no a curricoli sovraccarichi; sì, invece, a curricoli sobri e motivanti, fatti, oltre che di discipline obbligatorie, anche di insegnamenti opzionali e facoltativi; ma costruiti secondo logiche non additive e garantiti dall’attribuzione di un organico ad hoc. Pertanto, l’organico funzionale - di cui si aspetta l’attivazione con la stabilizzazione di un gran numero di precari – dovrebbe tendere, in questa ottica, ad arricchire le opportunità formative. Con l’obiettivo di rendere possibile, per lo studente, costruire un proprio curricolo con un' offerta più ricca. (Si auspica anche che questo organico porti sia a favorire la formazione di classi gestibili per numero e per composizione; sia a permettere di ritagliare risorse orarie per le funzioni di coordinamento e collaborazione) Questo criterio dovrebbe valere anche per la primaria. Bene certamente la musica e l’educazione civica, purchè siano però inserimenti armoniosi e gestiti in copresenza, così che l’attenzione alle competenze di base sia responsabilità condivisa degli insegnanti. Se introduciamo ulteriori separatezze disciplinari, la solidità e l’unitarieta degli apprendimenti (quindi il loro valore e il loro senso) rimarrà per molti ragazzi, soprattutto per i più deboli, un obiettivo mancato. Il secondo chiarimento riguarda il valore legale del titolo di studio. So che la questione è delicata e spessa. Ma non dovrebbe impedirci di vedere che già oggi questo valore è poco considerato, non solo ai fini dell’inserimento nelle imprese private, ma anche nell’iscrizione alle università. Comunque – sto brutalmente semplificando - se si accetta l’idea di percorsi individualizzati (di progetti formativi personalizzati), bisognerebbe conseguentemente ragionare più sulla certificazione dei percorsi seguiti (che dovrebbero comunque garantire livelli essenziali di competenze sia per l’area formativa della cittadinanza, sia per quella dell’ indirizzo scelto) che sul valore, più o meno legale, di uno specifico titolo di studio. O no?
Gli studenti nel NdV: perché la proposta non convince Ritorno ora, con considerazioni più dirette, sul punto da cui sono partito: la proposta espressa dal sottosegretario Faraone di inserire un rappresentante degli studenti nel Nucleo di valutazione[4]. Proposta che sembra anche a me sostanzialmente sbagliata. La ragione appare abbastanza semplice: la centralità dello studente non la si afferma facendogli fare cose che non appartengono all’essere studente. Non valuti (come competenza istituzionale) chi ti valuta. Si stravolge il senso del rapporto insegnante-studente che è un rapporto che vogliamo certamente fondato sulla reciprocità (che esclude subalternità e unidirezionalità e chiama in causa piuttosto alleanza e lealtà). Ma su una reciprocità che parta dal riconoscimento che ruoli, responsabilità e poteri sono diversi; ed è bene che lo siano per evitare confusioni, ritorsioni, snaturamento delle funzioni. Fughe in avanti confondono le idee e scaricano sullo studente compiti impropri e fuorvianti, deresponsabilizzando la scuola rispetto ai suoi, di compiti; dobbiamo richiamarne qualcuno? Garantire insegnanti all'altezza, ad esempio, e ancora: curricoli flessibili e aperti, etc., etc.. Penso, molto semplicemente, che, se veramente vogliamo che la scuola sia per lo studente, dobbiamo piuttosto pensare a provvedimenti e impegni che garantiscano, attraverso opportune e impegnative misure (formazione mirata del personale scolastico, comportamenti e pratiche professionalmente orientate nel senso indicato, controlli che ne verifichino la tenuta), le prerogative di cui alle esemplificazioni precedenti. Comunque, per concludere sul punto: molto meglio il coinvolgimento degli studenti attraverso il ricorso a questionari essenziali e diretti (di cui parla tra l’altro anche il Sottosegretario) e a interviste coi loro rappresentanti. Rappresentanti da considerare, questo sì, testimoni e interlocutori privilegiati nel processo di elaborazione del Rapporto di autovalutazione.
Post n°3138 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
Tag: 24 punti
Da “La Tecnica della Scuola” Pubblicati i 24 punti su cui punterà il ministro nel 2015: a partire dalla “valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti”. C’è anche l’intento di aprire gli istituti “oltre l’orario delle lezioni, per lo sviluppo di progetti e per contrastare la dispersione scolastica”. Sul precariato: verrà ridotto drasticamente. Novità per l'Afam. Per gli alunni più competenze linguistiche, economiche e informatiche. Il ministro Giannini pubblica le sue priorità politiche per il 2015. Lo fa attraverso un comunicato, nel quale annuncia che si tratta di 24 punti ben definiti. Tra questi, il responsabile del Miur ne indica alcuni, ritenuti evidentemente tra i più importanti: e dice che si “impegnerà nella promozione della valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti”. Si tratta di uno dei punti più caldi, oltre che contesi, di cui si parlerà sicuramente lunedì prossimo, 16 febbraio, nell’annunciato incontro con i sindacati. Il titolare del dicastero di Viale Trastevere promette anche un “forte impegno a rendere la scuola sempre più “aperta”, anche oltre l’orario delle lezioni, per lo sviluppo di progetti e programmi dedicati e per contrastare la dispersione scolastica. Si punta poi ad una scuola digitale e dematerializzata, per semplificare i flussi di dati e promuovere nuove forme di insegnamento”. Giannini annuncia che poi intenderà “promuovere e incentivare gli interventi in materia di edilizia scolastica, ridurre drasticamente il precariato fra i docenti e aumentare la formazione della classe insegnante, eliminare le 'molestie' burocratiche a cui sono sottoposti dirigenti scolastici e professori. E ancora, sostenere il percorso di internazionalizzazione degli atenei italiani e delle istituzioni dell'Alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM), sia dal punto di vista della mobilità degli studenti che di quella dei docenti. Rendere più agevole e appetibile l'accesso alla carriera accademica da parte dei giovani. Ripensare l'orientamento all'università e al mondo del lavoro. Migliorare la programmazione degli interventi nell'ambito della ricerca. Riaprire il confronto sul tema delle borse di studio universitarie”. Sempre il ministro spiega che al centro dell'attività politica del 2015 vi sarà “anche il potenziamento delle competenze linguistiche, economiche e informatiche degli alunni e l'incremento del numero di studenti delle scuole secondarie che hanno accesso a percorsi di alternanza scuola-lavoro. Fra le priorità anche l’ottimizzazione degli spazi di autonomia degli istituti, attraverso l’attuazione dell’organico funzionale e l’incentivazione dell’utilizzo condiviso di risorse strumentali e umane tra reti di scuole”. Tra gli obiettivi per il 2015 anche l'accelerazione della distribuzione delle risorse alle università su base meritocratica e il ricambio generazionale della classe docente. Le priorità del Miur proseguono con la riprogrammazione dell’orientamento universitario per assicurare un miglior collegamento tra mondo del lavoro e mondo accademico. Rendere più semplici le procedure di assegnazione delle risorse per la ricerca e quelle di programmazione, anche attraverso la creazione di Coordinamento Nazionale degli Enti pubblici di ricerca è un altro degli obiettivi indicati. Sempre nell’ambito della ricerca, verranno promosse politiche di mobilità dei ricercatori a tutti i livelli e, nell’ambito del quadro europeo, in linea con il programma “Horizon 2020”, saranno favoriti processi di apertura internazionale degli Enti pubblici di ricerca. Gli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica saranno non solo aiutati a migliorare i loro processi di internazionalizzazione, ma riformati nella struttura, con particolare riguardo all’offerta formativa e al reclutamento, e nella governance, per favorire un sistema di autonomia responsabile.
Post n°3137 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
Tag: Scuole
Da “La Repubblica” "Scuole, in credito? Vedremo...". A rischio mezzo miliardo di euro La prima protesta arriva da Bologna, e ora al Senato interrogazione al governo sulla circolare che "suggerisce" alle scuole di cancellare dai bilanci i fondi già spesi e che il governoSalvo Intravaia "Chi ha avuto, ha avuto...", e il mezzo miliardo di euro che le scuole avanzano dal ministero rischiano di essere cancellati per sempre. "Radiati", si dice in burocretese.
Post n°3136 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
Tag: Precari ATA
Da “ItaliaOggi” Precari Ata, uno su cento ce la fa Al lumicino le chance di supplenza per i 300mila iscritti . La legge di Stabilità ha ridotto i posti in organico e vietato le supplenze fino a 7 giorni Sarebbero in totale trecentomila gli aspiranti a supplenze brevi e saltuarie di assistente amministrativo, assistente tecnico, collaboratore scolastico, guardarobiere, cuoco e infermiere che entro l'8 ottobre 2014 avevano presentato domanda di aggiornamento o di inserimento nelle graduatorie di istituto di terza fascia del personale Ata. Si tratta delle graduatorie valide per il triennio 2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017. Il loro numero, peraltro assolutamente indicativo, lo si ricava dalla presa visione, appunto, delle graduatorie provvisorie consultabili sui siti degli uffici scolastici territoriali e su quelli degli istituti presenti nelle singole province. Il dato definitivo, che presumibilmente non si discosterà molto da quello ufficioso, lo si potrà tuttavia definire solo dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive, pubblicazione che dovrebbe avvenire entro la prossima settimana. In ogni caso il dato di trecentomila non sorprende più di tanto quanti avevano fatto osservare, fin dal momento della pubblicazione del decreto ministeriale (5 settembre 2014) con il quale si fornivano le disposizioni per l'aggiornamento o l'inseriment nelle graduatorie di istituto di terza fascia, che l'avere consentito a chiunque di presentare la domanda, purché in possesso dei titoli di studio richiesti per ognuna delle figure professionali del personale Ata – non inferiore comunque al diploma di qualifica triennale rilasciato da un istituto professionale - avrebbe indotto migliaia di giovani e meno giovani a presentarla nella speranza di ottenere nel corso del triennio di validità delle graduatorie una supplenza breve o saltuaria. Una speranza che, alla luce dell'elevatissimo numero di aspiranti e soprattutto delle ulteriori riduzioni di posti in organico (2.020 a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016) e del divieto imposto ai dirigente scolastici al conferimento di supplenze brevi di assistente amministrativo nelle scuole con più di tre unità in organico di diritto, di assistente tecnico, di collaboratore scolastico per i primi sette giorni di assenza del titolare, previsti dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), potrà realizzarsi per l'1 o al massimo per il 2 per cento degli inclusi nelle graduatorie di istituto. Dopo la pubblicazione delle graduatorie definitive, i dirigenti scolastici saranno tenuto a conferire eventuali supplenze utilizzando esclusivamente le nuove graduatorie, ciò comporterà in non pochi casi la risoluzione del contratto stipulato con gli aspiranti inclusi nelle graduatorie in vigore per il triennio 2011/2014, contratti validi fino alla nomina dell'avente diritto incluso nelle nuove graduatorie.
Post n°3135 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
Tag: Docenti
Da "La Tecnica della Scuola"
Docenti full time: e quando potranno preparare le lezioni? Secondo il Piano Renzi i docenti dovranno garantire una maggior presenza a scuola e in classe. Ma se sarà così quando troveranno il tempo per preparare le lezioni e correggere i compiti? Se in un’azienda si decidesse di aumentare la produzione, e per fare ciò, si decidesse di impegnare per un maggiore numero di ore i lavoratori, la conseguenza naturale di questa decisione aziendale sarebbe un incremento del salario adeguato e proporzionato all’aumento dei carichi di lavoro. Questo discorso, lineare e logico, non sembrerebbe valere per la scuola; infatti il Governo punta, con insistenza e una certa dose di sfacciataggine politica, a proporre per gli insegnanti carichi di lavoro aggiuntivi, ma senza prevedere nessun aumento salariale. Paradossalmente si tenta di bloccare, o quanto meno di ridurre drasticamente gli scatti stipendiali legati all’anzianità di servizio, si insinua il dimensionamento salariale complessivo degli insegnanti, ma allo stesso tempo si tenta di disporre l’obbligo per i docenti alla formazione, al recupero delle ore non lavorate per l’interruzione dell’attività didattica o per la chiusura della scuola, e si richiede la disponibilità, in cambio di crediti didattici per la carriera, a svolgere ore aggiuntive per le supplenze dei colleghi assenti e per i corsi di recupero. Ma se i docenti stanno sempre a scuola, per formarsi obbligatoriamente, per svolgere le attività collegiali, per fare corsi di recupero, per incontrare le famiglie, per svolgere attività progettuali, per somministrare e correggere i test Invalsi, quando troveranno il tempo per preparare le loro lezioni, preparare e correggere le verifiche? Forse chi è il responsabile politico della scuola dei partiti di maggioranza, il ministro dell’Istruzione e i vari sottosegretari del Miur, dovrebbero sapere che un docente è mediamente impegnato, nella sua attività per la scuola, almeno 36 ore settimanali e non è possibile pretendere di più. Forse chi pensa il contrario, non conosce bene qual è la dinamica lavorativa di un insegnante, perché della scuola ha solo il ricordo di quando era un semplice studente.
Post n°3134 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
Tag: ATA
Da "La Tecnica della Scuola"
Ata, batosta per i precari: dopo i 2mila tagli, anche i posti vacanti ai soprannumerari delle province! La “sorpresa” è stata annunciata dal Miur ai sindacati. E il leader Cisl Scuola, Francesco Scrima sbotta: è una scelta aberrante, perché non è certo togliendolo ad altri che si può pensare di difendere il lavoro tagliato con scelte di cosiddetta “razionalizzazione”, improvvisate e demagogiche. La Legge di Stabilità parla chiaro: il prossimo anno verranno tagliati 2mila Ata. E ora cominciano a conoscersi i dettagli dell’operazione: arrivano da un incontro svolto l’11 febbraio al Miur tra amministrazione e sindacati, al termine del quale è seguito uno “sfogo” del leader della Cisl Scuola, Francesco Scrima. “‘La scuola che cambia, cambia l’Italia’ è il titolo suggestivo di un’iniziativa del partito del premier, ma per il momento – ha detto il sindacalista - l’unico cambiamento lo avrà la vita di 2.000 lavoratori della scuola: 1.000 collaboratori scolastici e altrettanti assistenti amministrativi. Grazie ai tagli previsti dalla legge di stabilità resteranno da settembre senza lavoro. È quello che scaturisce dall’incontro di oggi al MIUR sugli organici ATA del prossimo anno scolastico, e non è certo un buon viatico per gli imminenti annunci di provvedimenti sulla scuola”. L’assurdo della decisione del Governo è che l’organico ATA si dimostra già oggi del tutto insufficiente, “tant’è vero che è stato necessario incrementarlo di circa 5.000 posti – aggiunge Scrima - perché le scuole potessero funzionare regolarmente. Ci vuol poco a capire che se rimarranno i tagli annunciati, ne faranno le spese il tempo scuola e la qualità dell’offerta formativa”. Ma la novità, che per molti precari è un’altra mazzata, è soprattutto un’altra: “i precari ATA sarebbero costretti, ci dice il Ministero, a lasciare il posto ai dipendenti in esubero delle province. È una scelta che non esitiamo a definire aberrante, perché non è certo togliendolo ad altri che si può pensare di difendere il lavoro tagliato con scelte di cosiddetta “razionalizzazione”, improvvisate e demagogiche”. Le perplessità del sindacato verranno sicuramente espresse nel corso dell’incontro del 16 febbraio con il ministro dell’Istruzione: da “Giannini ci attendiamo chiarimenti ma soprattutto qualche indispensabile segnale di ripensamento e di cambio di rotta, perché quella imboccata è una rotta di collisione con le ragioni vere del lavoro e della scuola”, conclude Scrima.
Post n°3133 pubblicato il 13 Febbraio 2015 da fabiana.giallosole
Tag: Decreto buona scuola
Da "OrizzonteScuola"
Decreto buona scuola, Chimienti: nessuno sa niente "Neanche all'interno delle Aule parlamentari né gli stessi parlamentari del Pd sanno dove andrà a parare Renzi", questa la dichiarazione della deputata del M5S a GildaTv. I soldi verranno reperiti dai tagli alla scuola stessa. Assumere dalle GAE e dalle GI.Buio assoluto su quanto verrà presentato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, domenica 22 febbraio, a Roma nel corso della manifestazione "La scuola che cambia, cambia l'Italia". "Nessuno sa nulla sui decreti" secondo Silvia Chimienti, deputata del Movimento 5 Stelle. "Questo dimostra la volontà di chiudersi a riccio e di negare il dibattito all'interno della società e del Parlamento". Alla domanda dove verranno reperiti i soldi per le assunzioni in ruolo dei 150mila precari, la Chimienti risponde durante l'intervista a GildaTv: "le risorse verranno tolte alla scuola stessa, al Fis, agli scatti stipendiali, al personale Ata". Il 18 febbraio il M5S presenterà una proposta al ministro Giannini in modo che tutti i precari delle graduatorie ad esaurimento e delle graduatorie di istituto "pluriabilitati, pluritestati vengano assunti perché è un loro diritto".
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CHI SIAMO Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale. e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it Felice settimanaSerena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme... FabianaGiallosole
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Bruno Murgia-PDL-26 luglio 2011 Interrogazione parlamentare proposta dal COPDUS tramite
Computers e...dintorni, a cura di SergioCerca in questo BlogNet ParadeSostieni il blog Docenti Inidonei e + su Net Parade! Con un click aiuterai il blog a crescere!
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