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E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 04/07/2015

 

Poesie amiche

Post n°3750 pubblicato il 04 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Poesie amiche

Anche in questo fine settimana condivido con voi i versi struggenti ed intensi di Antropoetico:

Il sapore del sale

Ti amerò

con la foga del lupo in  te entrerò,

con il cuore puro di donna innamorata

sarò il sale sulla tua ferita, maschio di potenza

gentile di passione.

Ti amerò una volta ancora

perché hai leccato con gusto la mia vita,

il sapore dei giorni di mandorla amara,

il succo concentrato ed inespresso

del contorcersi di questa vita sbagliata.

Ti amerò senza giudizio perché non mi poni sotto la bilancia

e non pesi l'angustia in cui vivo. Semplicemente mi cerchi

con tutti i miei errori da far girare nel tuo rosario

quando preghi per me.

Ti  amerò tutte le volte che sorprenderai i miei pregiudizi,

ogni volta che ti chinerai a raccogliere il seme

lasciato andare nel vento di questa follia.

Ti amerò finché perdonerai la sconfitta che sento dentro

e mi guarderai con gli occhi da lontano

ma tenendomi nel cuore.

Ti amerò quando vivrai in altre braccia

e penserai a me in bilico sul filo della poesia,

nel delirio dei miei giorni.

Sarai dolce illusione, l'anima nella notte

che danza senza un perché,

la colazione sul terrazzo, il bacio nel buio della vita.

Ti amerò con la libertà di un gabbiano che vola via

con in bocca il sapore del sale.

Antropoetico

 
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POESIE AMICHE

Post n°3749 pubblicato il 04 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Poesie amiche

Vi propongo la lettura di 2 poesie suggestive e profonde di Antonio Bigliardi e vi invito a visitare il suo blog "Natura, Amore e Vita".

Nella notte

Nel silenzio della Notte

L’Immaginazione si apre all’Infinito

Che m’avvolge di Mistero

Nel buio della Notte

Lo Spirito ritrova la Luce primordiale

Che mi parla dallo Spazio

Nel profumo della Notte

L’Anima s’immerge nell’incanto delle Stelle

Illuminando l’Invisibile

Nel senso della Notte

Il candore della Luna genera riflessi di Memoria

Per la Custodia della Vita

Nella culla della Notte

Riposa beatamente Tu che hai Desiderato

La sua Quiete Accogliente

Nel cuore della Notte

Risplendono le Tenebre nei sogni Accesi

Oltre la Luce tremolante degli Astri

Nel centro della Notte

Si risveglia il Sole della Vita

Che divampa lucente d’Amore

Nella storia della Notte

Vive l’infinità dei Cuori Uniti

L’abbraccio dei Colori nell’immensa volta Celeste


Amore

Quando si ama veramente qualcuno

anche se è lontano lo si sente vicino,

anche se è fisicamente distante lo si sente accanto,

anche se spazialmente si è divisi

ci si sente uniti nell'anima,

l'Amore Puro annulla la distanza e il tempo,

l'Energia della Luce che pulsa nel cuore nutre

continuamente il plesso solare

e ci fa vivere nella Pace,

sentiamo costantemente la presenza

di quell'essere amato come fonte di Vita,

benessere che ci riempie di immensa Gioia.

L'Amore accende quella scintilla

che fa del nostro cuore una Stella.


Antonio Bigliardi

Natura, Amore e Vita

 
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Ddl

Post n°3748 pubblicato il 04 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: DDL

Da “La Tecnica della Scuola”

 


DdL, martedì 7 luglio il testo nell’Aula di Montecitorio: in piazza tutti i sindacati


Alessandro Giuliani


Hanno aderito praticamente tutte le sigle, rappresentative e non, per dire no sino all’ultimo all’approvazione della riforma, proprio nelle ore in cui il testo dovrebbe essere "licenziato" dalla Camera. Anche sui social network c’è un gran parlare della manifestazione: tutti a Roma! 

Continua a raccogliere adesioni l’iniziativa di protesta del 7 luglio, in Piazza Montecitorio, per dire no sino all’ultimo momento all’approvazione del disegno di legge di riforma della scuola che proprio in quelle ore arriverà nell’Aula della Camera per il sì definitivo (ormai pressoché scontato).

Dopo i Cobas, che attraverso il loro portavoce nazionale hanno detto che sarà l’occasione “ancora una volta, insieme alle scuole, alle RSU e agli altri sindacati” per manifestare “la nostra indignazione contro l'intollerabile imposizione governativa”, hanno aderito diverse associazioni, che quella di ‘Gessetti Rotti’, e altri sindacati. Come l’Anief, il cui presidente, Marcello Pacifico, dice che “il voto finale alla Camera sul testo di riforma, previsto di lì a poco, porrà il sigillo a quello che è un vero e proprio attentato alla scuola pubblica”.

 Nelle ultime ore, è arrivata anche l’adesione unanime dei cinque sindacati rappresentativi: “il mondo della scuola continuerà a battersi sempre e ovunque per impedire l'approvazione e l'applicazione di una legge che presenta caratteri di incostituzionalità e che cancella libertà e diritti”, scrivono Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals e Gilda degli insegnanti. I quali hanno anticipato anche di un’ora, dalle ore 17 alle 16, la loro protesta sotto il palazzo del Parlamento.

Intanto sul web, attraverso i social media, tanti docenti si stanno organizzando autonomamente per raggiungere la capitale. La giornata di protesta, quindi, si prevede davvero “calda”. E non solo per l’afa.

 

 
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Docenti

Post n°3747 pubblicato il 04 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Docenti

Da “La Tecnica della Scuola”


Allontanati docenti in protesta alla festa del Pd a Roma

Momenti di tensione alla Festa del Pd a Roma: mentre alcuni insegnanti protestavano civilmente e pacificamente, sono stati pesantemente attaccati da alcuni sostenitori renziani e infine allontanati dalla sorveglianza. Ecco la nostra intervista a Patrizia Compagnucci, docente precaria presente alla manifestazione


Silvana La Porta

Come si è svolta la vostra partecipazione alla festa Pd?

Ieri alle 19,30 sapevamo che ci sarebbe stato un dibattito sulle riforme con sen. Marcucci e il prof. Lazar e ci siamo dati appuntamento. Eravamo una quindicina di insegnanti, abbiamo preso posto e abbiamo iniziato ad ascoltare.

Un numero esiguo, dunque. Poi cos’è accaduto?

Arrivati al punto sulla scuola, abbiamo tirato fuori i nostri fogli A4. Sul mio c'era scritto: insegnante che non voterà più PD. Su altri: no DDL, 8%PIL alle scuole e così via. Niente di offensivo. Le persone presenti, a dire il vero non molte, incuriosite ci hanno guardato, molti erano a nostro favore, solo alcuni forse 5 o 6 hanno iniziato a borbottare. A un certo punto c'è stato l'intervento del mio collega Riziero. ha parlato di riforme in generale: scuola, job's Act, ma le risposte dell'on. Marcucci sono state evasive. Poi alcuni colleghi hanno fatto domande sempre più incalzanti e gli animi si sono scaldati.

A questo punto qualcuno ha reagito in modo spropositato?

Sì. Qualcuno mi ha detto : “Se non levate quei cartelli, vi prendo a calci nel culo.” Una signora accanto a me mi ha detto: “Leva sta roba, io ti pago.”Si vedeva che si trattava di gente vicina al partito. La moderatrice lo guardava per farci interrompere, volevano allontanarci.

Insomma la protesta degli insegnanti è stata rintuzzata…

Uno studente iscritto al PD che ho conosciuto al Nazzareno, renziano dell'ultima ora, ha iniziato a insultare pesantemente. Ero con la mano alzata per poter fare un intervento, ma la moderatrice chiama lui, anche se dico che bisogna rispettare il turno. Alla fine del suo intervento, però, la moderatrice termina il dibattito.

Allontanatami alla ricerca di mio figlio, quando sono tornata non ho più trovato i miei colleghi. Mi hanno comunicato subito dopo di essere stati allontanati dalla sorveglianza.

La protesta è poi continuata con slogan come “Difendiamo la scuola pubblica dall’attacco di un partito che non è più democratico” e “l’istruzione sarà la nostra Stalingrado”. Ma, come si vede, il clima che si respira attorno alle proteste degli insegnanti non è dei migliori. Forse perché nessuno si aspettava che avrebbero lottato così a spada tratta per difendere la scuola pubblica?

 

 
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Serie B sapere

Post n°3746 pubblicato il 04 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “la Repubblica”


“Ci diano più risorse solo così si evita la serie B del sapere”


Palermo. Il rettore Micari:Le nostre tasse sono basse e quindi ci impediscono di scommettere su investimenti e turn over

Sara Scarafia

È un «meccanismo pericoloso». Fabrizio Micari, l’ingegnere appena eletto rettore dell’Università di Palermo, boccia l’idea di pesare diversamente le lauree in base alle diverse “pagelle” degli atenei.

Qual è il pericolo?

«Quello di creare università di serie A e di serie B. Sottoporsi alla valutazione è doveroso, ma il confronto va contestualizzato».

I parametri non sono ancora chiari, ma di certo Palermo nelle classifiche nazionali ha brutti voti…

«È un problema di risorse. Palermo applica la tassazione più bassa d’Italia, siamo penultimi in classifica, e questo ci dà poche risorse da investire nel turn over dei docenti. Che oggi è fermo al 30% annuo contro il 90-100 di altre realtà del Nord».

Insomma, la riforma premierebbe gli atenei più ricchi?

«Fare università a Palermo non è come fare università a Milano o in altre città nelle quali il reddito pro capite è due-tre volte superiore. Il tasso di occupazione a un anno dei nostri laureati è di 20 punti inferiore a quello delle città del Nord: è colpa dell’università o del fatto che al Sud è più difficile trovare impiego?».

Anche per questo cresce l’emigrazione degli studenti siciliani al Nord dopo la laurea triennale.

«In effetti sono in molti a partire. Questo è uno dei punti sui quali lavorare. Una cosa però è certa: il livello di preparazione dei nostri laureati alla triennale è altissimo».

Che farà se la riforma dovesse andare avanti così com’è?

«Vedremo. Mi sembra che ci siano profili di incostituzionalità».

 
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Titolo di studio

Post n°3745 pubblicato il 04 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da”Rassegna.it”


Colpo di mano sul valore legale del titolo di studio


Grazie a un emendamento al ddl sulla pubblica amministrazione per i concorsi pubblici sarà valutato anche l'ateneo di provenienza. Scuccimarra (Udu): "Così non si premia il merito ma si accrescono le disuguaglianze di opportunità tra gli studenti"


Con l’emendamento al ddl di riforma della pubblica amministrazione, a firma del deputato del PD Marco Meloni, approvato ieri in commissione alla Camera, si prevede la possibilità di valutare, per l’accesso ai concorsi pubblici, non solo il voto di laurea, ma anche l’ateneo di provenienza. Di fatto, i titoli di laurea di alcuni Atenei potranno valere di più, ed altri meno, una differenziazione basata su criteri che al momento sono da definire.

Per Gianluca Scuccimarra, coordinatore Udu (Unione degli universitari), “l’introduzione di questa previsione normativa è gravissima, perché determinerà per la prima volta una differenziazione dei titoli di laurea tra le diverse università pubbliche. Una divisione che spingerà gli studenti a scegliere l’ateneo anche in base al maggiore o minore valore attribuito in sede concorsuale, ai titoli rilasciati dall’ateneo stesso. Si tratta, di fatto, di un forte indebolimento del valore legale del titolo di studio, che si sta facendo passare in sordina, con un vero e proprio colpo di mano".
 

Ma come si determineranno i diversi valori? Ad oggi la strada più probabile è che si prendano in considerazione i parametri dell’Anvur, già utilizzati per la quota premiale del finanziamento degli atenei; ma questi indicatori, oltre ad essere basati per oltre l’80% sulla valutazione di attività di ricerca, dunque completamenti scollegati dalla didattica degli studenti, per l'Udu "sono anche fortemente contestati rispetto all’effettiva capacità di misurare la qualità. Anche a prescindere dai criteri che eventualmente saranno adottati, basati sugli atenei nel complesso o sui singoli corsi di studio, questo meccanismo spingerà ulteriormente il sistema universitario verso una divisione netta tra atenei di serie A ed atenei di serie B, il che è inaccettabile.”

Aggiunge Scuccimarra: ”La priorità delle nostre politiche universitarie è diventata ormai fare classifiche, selezionare e dividere, nascondendosi dietro un ideologia distorta di merito e valutazione, mentre nessuno sembra preoccuparsi del fatto che l’Italia ha uno dei peggiori sistemi di diritto allo studio d’Europa e fortissime disparità territoriali nelle opportunità di mobilità e di accesso all’istruzione".

Diversificare il valore dei titoli non riconoscerà il “merito” di chi studia in atenei considerati eccellenti, ma, conclude Scuccimarra, "finirebbe solo per aumentare la disuguaglianza di opportunità per gli studenti, soprattutto per i meno abbienti, che non possono certo scegliere dove andare a studiare. Siamo stufi che si prendano decisioni sulla pelle degli studenti, da parte di una politica completamente scollegata dalle condizioni reali del sistema universitario e degli studenti stessi, ma non accetteremo questo nuovo attacco, l’iter di approvazione della riforma non è ancora concluso e ci batteremo già da oggi per lo stralcio di questa misura dal disegno di legge”.
 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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