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questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 14/07/2015

 

RIFORMA SCUOLA

Post n°3786 pubblicato il 14 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”


Riforma scuola. Il Presidente Mattarella ha firmato la legge, prossimi giorni in GU. Al via piano assunzioni


di redazione


Tempi record anche da parte del Presidente Mattarella per la riforma della scuola, ieri è stata apposta la firma. Al via le  operazioni per le assunzioni dei docenti.

Non sono valsi gli appelli dei docenti, alcui dei quali in sciopero della fame davanti al Quirinale, che hanno chiesto al Presidente della repubblica di non firmare la legge.

Ieri è stata apposta la firma alla legge Renzi-Giannini e nei prossimi giorni sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

Si potrà, dunque, dare il via al piano assunzionale che porterà in cattedra in due anni poco più di 100mila docenti e 60mila con il prossimo concorso a cattedra che dovrà essere varato entro fine anno.

La prima tranche di assunzioni è già partita, riguarderà 36mila precari. Abbiamo già pubblicato il Decreto.

Quindi spetterà al resto, da assumere, secondo le intenzioni del Ministero, entro Novembre 2015. Immissioni in ruolo, le date ufficiose di oggi: domanda dal 28 luglio al 14 agosto. Entro novembre tutte le operazioni

Diventa, dunque, ufficiale anche l'avvio dei Piani triennali con le scuole che dovranno elaborare i progetti per l'attivazione delle cattedre di potenziamento.

Tutto sulla riforma della scuola

 
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Scuola-Lavoro

Post n°3785 pubblicato il 14 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “OrizzonteScuola”



Scuola-lavoro ed i poteri del Dirigente scolastico


di Avv. Marco Barone

Uno degli aspetti più rilevanti del ddl sulla scuola come definitivamente approvato il 9 luglio, riguarda certamente laquestione scuola-lavoro, la scuola delle competenze.

In base al ddlscuola il ruolo del dirigente è stato rivisto, e sicuramente rinforzati sono i suoi poteri, ma anche le responsabilità, Infatti, nell'ambito dell’autonomia dell’istituzione scolastica, il dirigente scolastico ne assicura il buon andamento, svolge compiti di gestione direzionale, organizzativa e di coordinamento ed è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio nonché della valorizzazione delle risorse umane e del merito dei docenti.

Ma le Istituzioni scolastiche garantiscono, in via teorica, la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali e la loro organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Edè in tale ambito che “l’istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e per l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali”e dunque deve predisporre “ con la partecipazione di tutte le suecomponenti,
il piano triennale dell’offerta formativa, rivedibile annualmente”.

Tale piano è il cuore programmatico vitale della singola scuola“costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,extracurricolare, educativae organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Però quando si tratta, ad esempio, della questione scuola-lavoro tutta la bella teoria come ora riportata in merito alle decisioni collegiali, viene meno. Infatti, nel testo del ddl si afferma che “al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti, i percorsi di alternanza scuola-lavoro di cui al decreto legislativo 15aprile 2005, n. 77, sono attuati, negli istituti tecnici e professionali, per una durata complessiva, nel secondo biennio enell’ultimo anno del percorso di studi, di almeno 400 ore e, nei licei, per una durata complessiva di almeno 200 ore nel triennio”.

Dunque il sistema scuola lavoro deve essere inserito obbligatoriamente anche nel sistema liceale, con una durata complessiva di almeno 200 ore, ma almeno 200 ore significa che può essere anche superiore. Tali percorsi di alternanza “sono inseriti nei piani triennali dell’offerta formativa”.

Dunque le scuole interessate non possono rifiutarsi di inserirla nel POF, però possono definirne lemodalità: “ può essere svolta durante la sospensione delle attività didattiche secondo il programma formativo e lemodalità di verifica ivi stabilite
nonché con la modalità dell’impresa formativa simulata. Il percorso di alternanza scuola-lavoro si può realizzare anche all’estero”.

Mai poteri del dirigente emergono con forza lì ove viene individuato come l'unica figura deputata ad individuare all’interno del registro, istituito presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura per l’alternanza scuola-lavoro, le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi citati.

E l'unico che può stipulare apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l’orientamento scolastico e universitario dello studente. Il dirigente scolastico, al termine di ogni anno scolastico, redige unascheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni, evidenziando la specificità del loro potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione. Dunque, come ben si può notare, certamente il coinvolgimento degli organi collegiali, in tema di alternanza scuola lavoro, è praticamente irrisorio o minimale rispetto al potere decisionale della dirigenza scolastica, e ciò ben rappresenta quello che è il ddl scuola nella sua sostanza, ove sparisce de facto la contrattazione, il ruolo dellaRSU è limitato ai minimi storici e mai citata
all'interno di questo provvedimento, e gli organi collegiali sembrano più essere chiamati a ratificare od indirizzare determinate scelte che non possono neanche essere evitate, che esprimersi o meno in modo partecipato e libero ed incondizionato sulla progettualità e sul futuro della propria scuola.

 

 
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ASSUNZIONI

Post n°3784 pubblicato il 14 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “ItaliaOggi”


Assunzioni, ecco le scadenze


Pronta la circolare con tutte le indicazioni per chiudere entro la prima metà di novembre. Monito agli uffici: estate decisiva, scaglionate le ferie


Alessandra Ricciardi

Il tempo stringe. E il singolo errore umano o intoppo burocratico che può esserci su un territorio può compromettere la riuscita dell'intera operazione. La task force che sta lavorando al ministero dell'istruzione per realizzare il piano straordinario delle 100mila assunzioni, divenuta legge la riforma della Buona scuola, ha messo a punto la tabella di marcia e le relative indicazioni operative, che saranno impartite con una circolare-vademecum nelle prossime ore a tutti gli uffici periferici.

Un'indicazione, informale, è già stata data verbalmente nel corso dell'incontro con i direttori regionali: scaglionare le ferie dei dipendenti degli uffici periferici, perché luglio e agosto saranno i mesi decisivi per la sorte di tutte le operazioni e restare a corto di personale è un lusso che quest'anno nessuno può concedersi.

Si parte con la cosiddetta Fase 0: le 36 mila assunzioni sui posti vacanti e disponibili del turn over. Il decreto di autorizzazione, depennate una cinquantina di cattedre, secondo quanto risulta a ItaliaOggi è stato già restituito controfirmato dal ministero dell'economia e a giorni sarà pubblicato. Si tratta delle assunzioni da fare secondo le vecchie regole, scorrendo le relative graduatorie: le nomine dovranno chiudersi entro il 14 agosto. Si passa poi alla Fase A: altre 10 mila immissioni in ruolo circa sui posti vacanti e disponibili di organico di diritto che residuano: data di completamento il 15 settembre prossimo. I docenti assunti prenderanno servizio in quei giorni, con decorrenza giuridica primo settembre.

C'è infine la fase B, quella più complessa del potenziamento che dovrà far lievitare il contingente fino a 102 mila nuovi assunti, con una disponibilità aggiuntiva di insegnanti di circa 7 unità a scuola. In base alla rilevazione del fabbisogno, i docenti saranno assegnati entro i primi giorni di novembre, massimo il 15 del mese, agli istituti. Per partecipare a queste fase nazionale, sarà emanato un bando: gli interessati dovranno fare domanda dal 28 luglio al 14 agosto. Il consiglio ministeriale è che tutti presentino domanda, anche chi conta ragionevolmente di essere assunto nelle fasi precedenti, per evitare poi di restarne esclusi.

Per superare le maggiori difficoltà delle amministrazioni locali, il dicastero guidato da Stefania Giannini ha pronta anche una squadra di esperti da inviare sul territorio a seconda dei casi. Consapevole che sulla riuscita del piano straordinario si gioca il match decisivo della partita con i sindacati e con il mondo scolastico in generale che alla riforma Renzi ha detto no.

 
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Vincolo

Post n°3783 pubblicato il 14 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Vincolo

Da “ItaliaOggi”


Sospeso il vincolo di permanenza triennale

La misura transitoria vale per i neoassunti


Antimo Di Geronimo

Nel prossimo anno scolastico la preclusione della mobilità interprovinciale per i neoimmessi in ruolo sarà sospesa. Ma i movimenti potranno essere chiesti solo tenendo presente come punto di arrivo un ambito territoriale e non più una sede scolastica. Lo prevede il comma 108 dell'articolo unico della legge delega, approvata dalla camera in via definitiva il 9 luglio scorso. In buona sostanza, dunque, la mobilità interprovinciale in deroga sarà consentita. Ma chi ne usufruirà perderà comunque il diritto alla titolarità della sede e sarà inserito nell'ambito territoriale di arrivo. E per sapere dove andare a lavorare, dovrà attendere la chiamata del preside per l'eventuale incarico triennale. Che non potrà rifiutare, se riceverà una sola proposta. In particolare, per l'anno scolastico 2016/2017 sarà avviato un piano straordinario di mobilità territoriale e professionale su tutti i posti vacanti dell'organico dell'autonomia, rivolto ai docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015. Tale personale potrà partecipare, a domanda, alla mobilità per tutti gli ambiti territoriali a livello nazionale, in deroga al vincolo triennale di permanenza nella provincia, previsto dall'articolo 399, comma 3, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297. Limitatamente all'anno scolastico 2015/2016, i docenti assunti a tempo indeterminato entro l'anno scolastico 2014/2015, anche in deroga al vincolo triennale, potranno richiedere l'assegnazione provvisoria interprovinciale. Tale assegnazione potrà essere disposta dal ministero dell'istruzione nel limite dei posti di organico dell'autonomia disponibili e autorizzati. La norma non fa alcuna menzione delle utilizzazioni. E ciò è dovuto al fatto che gli esuberi saranno assorbiti negli organici aggiuntivi. E i docenti interessati, una volta associati all'organico di un'istituzione scolastica dopo l'accettazione dell'incarico, potranno esser utilizzati anche solo secondo il titolo di studio a prescindere dall'abilitazione.

 
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Buona scuola

Post n°3782 pubblicato il 14 Luglio 2015 da fabiana.giallosole
 

Da “La Tecnica della Scuola”

 

Buona Scuola: l’incredibile panzana della valorizzazione del merito


Anna Maria Bellesia


È passata l’idea che la riforma di Renzi abbia “finalmente” introdotto il merito e la valutazione dei docenti. Il messaggio che sia iniziata una “svolta epocale” è stato recepito dall’opinione pubblica, grazie al fatto che giornali e telegiornali fanno informazione riprendendo i comunicati stampa di fonte governativa confezionati ad arte.

Così si crede che i docenti saranno distinti in “meritevoli”, da premiare, e “non meritevoli”, da castigare, con meno soldi e magari col licenziamento, e che nel Comitato di valutazione genitori e studenti avranno voce in capitolo.

Invece quella del merito è l’ennesima incredibile panzana. Vediamo di chiarire i vari aspetti.

Intanto le risorse stanziate sono da presa in giro. I 200 milioni di euro annui, pomposamente destinati “alla valorizzazione dell’impegno degli insegnanti”, altro non sono che 20mila euro massimi per istituto, come ci dice l’infervorato sottosegretario Faraone. Vale a dire mille euro all’anno per una ventina di insegnanti, che corrispondono all’incirca a un 10-20% del corpo docente di un istituto.

Consideriamo poi che il nuovo super-preside, uscito dal cilindro di questa riforma, avrà la facoltà di nominare i propri collaboratori fiduciari fino al 10% dell’organico e il potere di attribuire il bonus premiale.

Le figure di sistema, che coadiuvano il dirigente nel dare impulso alla qualità della scuola, saranno ricompensate dallo stesso dirigente. Nel vecchio Contratto, quello “illegittimamente” bloccato dal 2010 come sentenziato dalla Consulta, le risorse destinate a compensare il maggiore impegno del personale erano invece oggetto di contrattazione con la Rsu.

A cosa serve allora il Comitato per la valutazione dei docenti, nel quale entrano due genitori, o un genitore e uno studente nella secondaria superiore, giusto per dare una parvenza di partecipazione democratica? Il Comitato si limita ad individuare i criteri. La legge appena approvata delinea tre ambiti di riferimento: a) la qualità dell’insegnamento e del contributo al miglioramento dell’istituzione scolastica, e il successo formativo e scolastico degli studenti; b) i risultati ottenuti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni, all’innovazione didattica e metodologica, alla diffusione di buone pratiche; c) le responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale.

Definire cosa si intende per qualità dell’insegnamento e come misurare il successo formativo degli alunni è la patata bollente scaricata sulle scuole dell’autonomia “potenziata”. Il Ministero, che nel suo ruolo di indirizzo dovrebbe dare le dritte, se ne lava pilatescamente le mani, aspetta di vedere cosa combinano le singole scuole, e solo dopo un triennio farà un esame della situazione per predisporre le linee guida nazionali.

Ma intanto chi sarà premiato? Nella migliore delle ipotesi, e nella misura e nel modo di cui sopra, sarà  ricompensato chi ricopre qualche ruolo di coordinamento.

Col senno di poi, bisogna riconoscere che era meglio la proposta messa in campo dalla Aprea nel 2008, allora combattuta da tutta la sinistra e poi sbollita nel nulla.

Ricordiamo che la proposta Aprea prevedeva uno stabile sviluppo di carriera e retributivo, con una professione docente articolata in tre livelli e corrispondente riconoscimento giuridico ed economico della professionalità maturata. Quanto al reclutamento dei docenti, per gli abilitati iscritti all’albo regionale erano previsti concorsi per titoli banditi dalle reti di scuole (sempre meglio dell’attuale solipsimo dirigenziale). L’associazionismo professionale veniva riconosciuto e valorizzato.

Con la sua riforma, Renzi è riuscito a fare molto, molto peggio. Il docente avrà il ruolo della formica operaia o dell’ape operaia, lavorando freneticamente in uno spersonalizzato ingranaggio gerarchico. Dovrà darsi da fare per garantire nell’apparenza dei numeri il successo formativo e scolastico degli studenti (per esempio, tutti promossi), e uniformarsi alla linea voluta dal “leader educativo” che sta a capo dell’istituto (per esempio, con l’addestramento finalizzato al miglior risultato Invalsi). Vivrà così felice, contento e valorizzato per 42 anni di vita professionale, con lo stesso stipendio fra i più bassi d’Europa, e qualche contentino extra se rientra nel cerchio magico.

 

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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