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E’ un inseguirsi tra le righe

questo continuare a cercarsi

 dove l’altro smette.

Una connessione spontanea

Senza alcuna richiesta

 

 

 

Sensibilità tenerezza ardore

sono collegate al cuore

Talvolta arrecano lacrime e dolore.

Ma si è vivi nella sofferenza

e morti nell’indifferenza.

Sunny_Poems

 

 
Creato da: fabiana.giallosole il 18/02/2012
COPDUS - Coordinamento Provinciale Docenti Utilizzati di Sassari

Messaggi del 28/09/2015

 

Paolo Sassaroli

Post n°4011 pubblicato il 28 Settembre 2015 da fabiana.giallosole
 

 

In compagnia di Paolo Sassaroli

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Dopo la partecipazione alla fiera del libro a Francoforte e alla fiera del libro di Torino Paolo Sassaroli e’ stato presente  alla manifestazione fiera di Martinsicuro in Abruzzo

La fiera si e’ tenuta a Martinsicuro dal 31 luglio al 2 agosto  . Una tre giorni diversa dalla classica fiera erotica estiva, per intenderci senza donne nude, in cui protagonista era soprattutto il libro .

Sono stato presente a Martinsicuro la mattina del primo Agosto dice quasi incredulo Sono stato accolto benissimo e la gente inizia a conoscermi. Ho presentato in modo discreto il mio ultimo racconto dal titolo IO SONO IMMORALE . E’stato divertente. Mi sono divertito come alla fiera di Francoforte e quella di Torino .Dopo la presentazione sono andato verso il mare per fare un bel bagno. A me piace il mare,abito a Civitanova e con i miei ci facevo lunghe vacanze quando risiedevo a Maiolati Spontini.

Partecipando a questa fiera ho trascorso tre giorni indimenticabile. Ora sono in attesa della trasmissione di Rai 3 BUON GIORNO MARCHE del 14 Ottobre dove verra’ presentato il mio libro NELL’ARCOBALENO DEL  BIANCO E NERO.

 

 
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Paolo Sassaroli

Post n°4010 pubblicato il 28 Settembre 2015 da fabiana.giallosole
 

 

Di cosa parla il suo racconto IO SONO IMMORALE?

E’un racconto autobiografico dove Paolo Sassaroli si cala sia nella parte femminile che quella maschile. Questo sdoppiarsi e’ tipico di Paolo.

.Paolo e’ Tiziana  sono sempre PAOLO SASSAROLI .L’autore cerca e vuole sentire ogni sua sensazione.

In questo caso parlando della sua scrittura Paolo ricorda con entusiasmo quello che gli e’ stato scritto con simpatia dallo scrittore MAURO ROMANO:

Racconto double-face quello di Paolo Sassaroli, che certa letteratura americana ha consacrato alla ricer- ca di quello che potremmo definire "un incontro a distanza" tra i protagonisti a cavallo delle loro vi- cissitudini. Introspettivo, psicologico, a tratti cer- vellotico ¼ come spesso lo sono gli interpreti di tutti i giorni, che fanno dell'incognita "Esistenza", l'eterno conflitto ed il suo superamento, a prescindere dall’età.

Paolo/Tiziana - Tiziana/Paolo, con un unico comune denominatore per un'intesa a pelle, non per forza imbevuta di sesso, e che consente di leggersi nei pensieri: Paolo, "l'uomo che avrei potuto essere io stessa". Il superamento del bisogno di amare, del senso della solitudine, il protagonismo a volte cercato altre recalcitrato, non è facile concretizzarlo nonostante si usino mille marchin gegni, a mo di terapia, per non rasentare la pazzia. Magari rifugiandosi nel rapporto carnale, magari nel passato, o molto più ragionevolmente, in quella che era "la mia attività creativa". O attraverso Tiziana, con la quale "il dare" non coincide per forza con cose materiali, per cui con lei è possibile vivere d'istinto più che di ragione!...

Sito Paolo Sassaroli    http://www.paolosassaroli.it

 

 
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Scuola

Post n°4009 pubblicato il 28 Settembre 2015 da fabiana.giallosole
 
Tag: Scuola

Da “Il Fatto quotidiano”


Scuola, il Consiglio di Stato reintegra nelle Gae i diplomati magistrali: una buona notizia


di Marina Boscaino  

 

Dopo le forzature al Senato mediante l’imposizione della fiducia sulla legge 107, dopo le polemiche estive sulla mobilità forzata connessa alle immissioni in ruolo, dopo la ripresa della campagna demagogica del governo e dei media ad esso sempre più asserviti sui 500 euro di bonus in busta paga, finalmente una buona notizia, a cui va dato il giusto spazio dal punto di vista sia concreto sia simbolico.

Si tratta delle ordinanze 4312 e 4313 del 23 settembre 2015 del Consiglio di Stato, in seguito alle quali potranno essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria oltre mille diplomati magistrali.

Con queste pronunce per la prima volta il Consiglio di Stato – intervenendo sulle cause proposte dagli avvocati Isetta Barsanti Mauceri e Francesco Americo – dichiara l’illegittimità del recente Decreto ministeriale n. 325 del 03 giugno 2015, con cui il Ministero aveva deciso di ignorare i diplomati di indirizzo magistrale, che per diversi anni si erano visti negare l’inserimento nelle Gae e quindi anche la possibilità di ricevere supplenze più stabili in ambito scolastico.

La decisione dell’organo amministrativo è chiara, così come le sue implicazioni: se i provvedimenti del Ministero, che hanno negato sin dal 2001 l’inserimento nelle Gae a questi insegnanti, sono illegittimi, tocca ora alla politica intervenire con un provvedimento legislativo che sani davvero la situazione, con criteri che garantiscano equanimità.

Siamo di fronte a un episodio con un significato generale, che va ben oltre i diplomati magistrali, soprattutto ricordando che le norme sulla cosiddetta “buona scuola” contengono un’inaudita quantità di deleghe al governo – nove – su temi di grande importanza per l’assetto globale del sistema nazionale di istruzione. Si potrà per esempio intervenire sulla riforma della formazione iniziale e dell’accesso ai ruoli dei docenti o sulle modalità di esercizio del diritto allo studio senza alcun confronto parlamentare.

L’ordinanza del Consiglio di Stato dimostra che all’Esecutivo – nonostante il sempre più evidente stravolgimento dei rapporti con il Parlamento e le altre istituzioni in genere – non è permesso il totale arbitrio e che i suoi provvedimenti che contengono elementi di violazione sono destinati a non superare il vaglio della legittimità. E che coloro che hanno il coraggio di affermare e rivendicare i propri diritti possono ancora essere efficacemente tutelati e vincere le loro battaglie nella direzione dell’equità di trattamento e quindi dell’interesse generale.

Ripeto: è una buona notizia. Per la collettività scolastica, per la comunità educativa e per tutti i cittadini consapevoli e convinti che sia necessaria una quotidiana battaglia per la difesa della legittimità e della democrazia costituzionale. Per coloro che non si sono affatto arresi, e anzi si cimentano in una nuova stagione di ferma protesta e di costante e creativa mobilitazione, contro la scuola gerarchica e autoritaria imposta dal Pd. Per noi che abbiamo rilanciato la riflessione per l’elaborazione di una nuova legge di iniziativa popolare per una buona scuola della Repubblica, nella convinzione che i diritti vadano difesi con l’iniziativa in prima persona.

Ancora una volta i fatti smentiscono gli annunci di Renzi. Renzi difatti ha tentato di abolire, non il precariato, ma i precari ( o almeno una parte di essi). Ma ancora “c’è un giudice a Berlino”:  infatti Renzi si propone di rottamare la giustizia amministrativa che osa intervenire sull’operato del governo.

 

 

 
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Sorpresa

Post n°4008 pubblicato il 28 Settembre 2015 da fabiana.giallosole
 

Da "La Stampa.it"


Sorpresa: il pc a scuola non aiuta a imparare


RicercaOcse: chi lo usa molto ha risultati peggiori, gli studenti con handicap si isolano. Le nuove tecnologie sono utili,ma solo se si rende la didattica interattiva e multidisciplinare

Negli ultimi anni la scuola italiana sta cercando affannosamente di recuperare il ritardo nell’uso di internet e delle nuove tecnologie che ancora la separa da quelle dei Paesi più avanzati. La stessa legge della Buona Scuola dichiara fra i suoi obiettivi primari quello di sviluppare le competenze digitali degli studenti: di diventare, in altre parole, una scuola 2.0.

Finora, lo sforzo principale si è concentrato sugli strumenti informatici: le scuole hanno cominciato a riempirsi di pc, tablet e lavagne interattive. Mentre invece assai più lenti sono stati i progressi in termini di quelle connessioni che permettono a tutte le aule di dialogare con la rete.

Un paio di anni fa, l’Ocse suonò l’allarme, dicendoci che da questo punto di vista segnavamo un ritardo di 15 anni rispetto, ad esempio, al Regno Unito. Naturalmente, però, accrescere le dotazioni tecnologiche e la connettività non è sufficiente. Quandanche le nostre aule fossero perfettamente attrezzate e connesse, resterebbe da rispondere a un quesito fondamentale: come utilizzare internet e le nuove tecnologie affinché gli studenti abbiano risultatimigliori, in termini di conoscenze apprese e competenze acquisite?

E qui arrivano i guai, non solo per l’Italia. Un nuovo rapporto dell’Ocse, che ha studiato la relazione fra uso delle Ict a scuola e i risultati dei test Pisa sulle competenze degli studenti di 15 anni in decine di Paesi, dà conferma autorevole a un sospetto che avevamo da tempo: di per sé le Ict non portano a un miglioramento apprezzabile nelle competenze linguistiche, matematiche e scientifiche degli studenti.

E, ancora, un uso intensivo del computer a scuola porta a risultati significativamente peggiori di chi lo usa moderatamente. O, infine, le tecnologie digitali non servono a diminuire il ritardo degli studenti socialmente meno avvantaggiati: anzi questi ultimi ne fanno spesso un uso eccessivo, che li porta a isolarsi ulteriormente.

Per inciso, a conclusioni simili era giunta la Fondazione Agnelli in uno studio sulla sperimentazione Cl@ssi 2.0 del Miur e nel suo Rapporto sulla scuola 2010. Abbiamo un paradosso.

Da un lato, le nuove tecnologie sono ovunque e, come sappiamo, stanno rivoluzionando la vita quotidiana e il mondo del lavoro, abbattendo confini, trasformando le competenze, eliminando mansioni di routine, facendo nascere nuove industrie: sembra irragionevole che non entrino nella scuola e la scuola non insegni a sfruttarle al meglio per la formazione di un giovane.

Dall’altro lato, la ricerca ci dice che il loro impiego nel processo educativo dà risultati modesti, se non addirittura negativi.

Come si esce dal paradosso? A mio avviso, la risposta è nella qualità dell’impiego delle risorse informatiche. Se si usa la lavagna interattiva come si usava quella di ardesia, se le lezioni continuano a essere quelle tradizionali, se gli studenti rimangono spettatori passivi, sia pure di fronte a un tablet, non ci si può stupire che i risultati non si vedano.

Le tecnologie non sono la bacchetta magica per tutti i problemi dell’istruzione: il problema è quindi la didattica. Internet offre l’occasione per ripensare il modo di insegnare: ma occorre avere il coraggio di abbandonare gli schemi seguiti da decenni, di superare i confini fra le materie, di favorire la partecipazione attiva e critica degli studenti.

La rete è una miniera di informazioni facilmente accessibili, che rende obsoleto il semplice immagazzinare nozioni, ma richiede, più di prima, la capacità di ricercare, di stabilire nessi, di «imparare ad imparare », mettendo le conoscenze apprese al servizio di competenze che dovranno continuamente rinnovarsi per stare al passo con il progresso. Senza un radicale rinnovamento del modo in cui gli insegnanti fanno scuola con le Ict, la rincorsa tecnologica della nostra scuola rischia di essere un inutile e costoso spreco.

Andrea Gavosto* Direttore Fondazione Giovanni Agnelli

 Commento: ringraziamo il signor Gavosto che ci regala la sua ennesima perla di saggezza. Perchè non viene a visitare le nostre scuole per rendersi conto di come funzionano e della preparazione dei docenti? A già...dimenticavo: lui adora solo le costosissime scuole private! Non si "abbasserebbe" mai a fare una visita di scortesia, pardon  di cortesia...

 
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 CHI SIAMO

Il Coordinamento provinciale dei Docenti Utilizzati di Sassari (COPDUS), si è costituito ufficialmente nel mese di settembre 2011, in seguito alla necessità di fronteggiare il nefasto articolo 19 della Legge 111 del 15 luglio 2011 col quale si dispone la messa in mobilità intercompartimentale dei docenti inidonei o il declassamento a personale ATA con conseguente riduzione stipendiale.

Esserci costituiti in gruppo è stato per tutti noi fondamentale in quanto ci ha dato da subito la forza e la determinazione, entrambe importanti, per intraprendere tutte quelle azioni di lotta civile allo scopo di trovare soluzioni al problema che ci ha visti coinvolti, assieme ad altri quasi 4000, a livello nazionale.

Ritrovarci con cadenza settimanale ci fa sentire, non solo più uniti e aggiornati sull'evolversi della nostra situazione, ma soprattutto più sicuri e positivi nell'affrontarla.

Per questo motivo, e non solo, abbiamo col tempo sentito il bisogno di creare questo BLOG ossia uno spazio per informarci ed informare anche coloro che trovandosi nella nostra situazione pur non facenti parte del coordinamento di Sassari, avranno piacere di visitarci e saranno i benvenuti.

Al tempo stesso vogliamo che questo sia uno spazio oltre che di informazione anche di incoraggiamento al "ce la faremo" e al "non smettere" e quindi non vuole avere e non avrà aspetti e contenuti sterili o "istituzionalizzati".


e-mail: copdus@gmail.com oppure fabianagiallosole@libero.it

 

Felice settimana


 Serena, solare settimana a tutti voi, piena di energia e di voglia di lottare ancora insieme...

FabianaGiallosoleq

 

 

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