Riflessioni...

Grrrrrrr...


Sono arrabbiata.Con il sistema scolastico, con il sistema sanitario... Il neuropsichiatra mi dice che Davide è dislessico. Ok. Facciamo i test per appurarlo. La psicologa dice che è ancora presto (ma come?? Lo scorso anno mi avete detto di iniziare intorno a Natale 2007, ed ora, tarda primavera 2008 mi dite che è presto?), ma che nel frattempo effettuerà un'ulteriore valutazione dello stato psicologico di Davide.Ok. Dai test effettuati risulta che è ancora immaturo, che ha migliorato il suo problema legato all'autostima, ma che è peggiorato riguardo quello cognitivo. Ok. Cosa c'è da fare?Consiglio della psicologa: bocciarlo, fermarlo in seconda elementare, sfruttando anche il cambio della scuola che eviterebbe a lui l'umiliazione di vedere i suoi compagni continuare il percorso scolastico, e assegnargli l'insegnante di sostegno.Ok.La commissione assegna l'insegnante di sostegno per il prossimo anno.Vado a parlare con le maestre, per concordare la bocciatura, e queste mi dicono che a causa della certificazione di handicap ottenuta ai fini dell'assegnazione dell'insegnante di sostegno, la legge vieta di bocciare questi bambini.Ma allora mi stanno pigliando per il sedere, sulla pelle di un bambino che ha sì un ritardo nell'apprendimento, ha sì dei problemi, ma da qui a considerarlo alla stregua di un bambino handicappato, ce ne vuole.Non perché mi dia fastidio l'appellativo "handicappato". Sono cosciente dei suoi limiti, ma come sono cosciente dei suoi limiti, lo sono anche delle sue potenzialità.E' un bambino normale, con un'intelligenza normale, con qualche difficoltà in più degli altri bambini.Perché negargli la possibilità di capire a cosa siano dovute queste difficoltà, invece di stabilire che siano dovute ad un "generico ritardo mentale non specificato"?Forse che l'eventuale diagnosi di dislessia contrasterebbe con il quadro psicologico? Forse che i metodi didattici per i bambini dislessici e un ciclo di sedute dal logopedista aggraverebbero ulteriormente questo quadro?Due anni di scuola con i sistemi "normali" non hanno portato a nulla.Allora perché non provare, invece che arrendersi e etichettarlo come "handicappato"?Spero che cambiando distretto sanitario e scolastico, riesca a trovare più sensibilità e competenza, perché non intendo arrendermi al sistema, e pretendo che Davide abbia a disposizione ogni opportunità per fare di lui quello che è: un bambino normale.