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Post n°7 pubblicato il 27 Gennaio 2013 da dpcag
Il terreno è bagnato,e cosi penso che le mie scarpe da ginnastica accuratamente lavate due giorni prima saranno nuovamente imbrattate di fango dopo pochi passi, e questo nonostante l'attenzione che riservo al cammino. Ho sperimentato diversi cammini,sfiorato l'orlo degli abissi in un'età importante e difficile,sono scivolata e caduta,ho desistito e ho ricominciato. Durante la giovinezza,sono stata affascinata da tutte le cose che la vita poteva offrirmi e ho creduto di essere capace di conquistarle una dopo l'altra;con le nozze,ho dovuto scegliere un solo cammino,ho visto i miei figli cresciuli andarsene di casa e ho pensato che,da quel momento,tutto sarebbe stato solo una ripetizione di quanto già sperimentato.Ero convinta che il tempo mi avrebbe insegnato...ma il tempo non insegna affatto:il tempo ci offre soltanto la sensazione della stanchezza,dell'invecchiamento. Una quercia mi fissa,probabilmente ha qualche secolo, eppure ha imparato una sola cosa:restare immobile nel terreno,nel medesimo posto con l'unica preoccupazione di lasciar cadere le foglie all'inizio dell'inverno e offrirne di nuove a primavera. Paranoia che diventa realtà; quando le cose vengono pensate in modo preciso significano pericolo,perchè,se necessario,i soggetti,i verbi,i predicati si trasformano in azioni. -donna qualunque- |
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