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CAROVITA INCONTROLLATO
Post n°34 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da Christian.Maruti
Ultimamente si parla molto di carovita e delle sue conseguenze. Molte famiglie stentano ad arrivare a fine mese. Molti non riescono addirittura a formare una famiglia. Nonostante ciò non è stato fatto ancora nulla per contrastare il continuo aumento dei prezzi. Ciò sta causando notevoli problemi alle famiglie italiane. A cominciare da quelle che stentano ad arrivare a fine mese, pur stringendo la cinghia più che possono. Nei casi peggiori, specie i pensionati, arrivano a non potersi curare o non poter seguire una sana alimentazione. Altri giovani, invece, non riescono a sistemarsi (CLICCA QUI e QUI) Con la campagna elettorale, dopo che abbiamo sentito la politica troppo distante da noi, non potevano non mancare le proposte per migliorare la situazioni. A cominciare da Walter Veltroni, il quale ha proposto un aumento dei salari dei precari portandoli a 1.000/1.100 euro al mese (ovviamente lordi). Più che alzare gli stipendi, preferirei venisse messo un freno al carovita. In pratica, se il PIL è in forte calo, aumentando i salari, si andrebbe ad accrescere l'inflazione. Pertanto sarebbe meglio porre una tabella dei prezzi, almeno per quelli di prima necessità, esattamente come è stato proposto dal Ministro Francese Sarkosy. A ciò, Pierferdinando Casini, durante l'ultima trasmissione di Annozero, ha detto che imporre dei prezzi non lo si fa nemmeno nei paesi ove vige la dittatura. Allora, vista l'eliminazione della scalamobile e delle continue speculazioni, dell'aumento del petrolio e dell'intento del governo di saldare, almeno in parte, il debito pubblico, cosa dovremmo fare? Le associazioni dei consumatori hanno proposto degli scioperi degli acquisti della durata di un giorno. Prima di tutto, questo non è stato rispettato da molta gente. Eppoi, anche in caso contrario, la durata di un giorno avrebbe fatto ridere coloro che ci speculano. Tanto, quel che non compri oggi, lo compri domani. Invece, se davvero volessimo contrastare l'amento dei prezzi, dovremmo prima di tutto organizzare uno sciopero della durata di più giorni e di almeno due settimane prevedendo l'acquisto solo ed esclusivamente del minimo indispensabile per sopravvivere. Ciò, magari, dopo che finiscono i saldi. Vedi come si spaventerebero non dico i commercianti, i quali a loro volta sono oppressi dal fisco e dall'aumento delle merci all'ingrosso. Ovviamente non sono io a poter organizzare scioperi Più semplicemente, mi limito ad esprimere un mio concetto e in particolare ad invitare tutti voi a firmare una petizione. Clicca QUI per firmare la petizione |
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il 13/11/2016 alle 19:05
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il 28/06/2012 alle 15:08
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il 28/06/2012 alle 15:04
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il 28/06/2012 alle 15:04
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il 28/06/2012 alle 15:03