RIFLESSIONI IRONICHE SULLA CHAT.
A volte mi chiedo: ...di questo passo, dove arriveremo?
Sono tantissime, forse troppe, le volche che mi pongo una domanda del genere, a proposito della realtà che si vive in chat.
CHE COSA RAPPRESENTA LA CHAT?
Credo che questa sia la domanda per antonomasia, in questo preciso periodo storico dell'umanità. Purtroppo, vedo queste forme di comunicazione come l'apologia del fallimento dell'UOMO. Mai come prima d'ora, gli uomini hanno così tanto interloquito tra loro, si spendono cifre incredibili per comunicare, con mezzi che, fino a qualche decennio fa, sarebbero stati fantascientifici e, mai come ora......l'UOMO, non si capisce. Passiamo ore ed ore a comunicare per ritrovarci, poi, chiusi come prima, arroccati in una fortezza inaccessibile, quella della nostra solitudine che, ha muri spessimi e resistentissimi ad ogni tipo di esplosione, foss'anche atomica, di ultima generazione.
Analizziamo la composizione del muro.
Il nostro cuore, come la nostra anima, sono circondati da questo muro.....fatto unicamente da:"DOLORE SOLIDIFICATO".
I singoli mattoni che compongono questo muro, sono le nostre ferite della vita, sovrapposte ed intrecciate...ma mai cicatrizzate o meglio guarite, cementate tra loro con la malta del rancore, dell'odio o, peggio ancora con l'oblio. Mai l'uomo ha avuto così fame di AMORE e, come se parafrasasse se stesso, mai come ora, confonde l'Amore, con ben altro.-
-Sesso. Ne sembriamo ammalati, lo si rincorre come se fosse l'unico scopo della vita, la mete delle mete, il tesoro immenso, per poi ritrovarsi solo con un'altra ferita in più. Se ne parla tanto che, quanto lo si fa, sembra di partecipare ad una olimpiade...servono: viagra, privè, abbigliamento particolare, illustrazioni, cibi afrodisiaci e, quant'altro ci si illude che aiuti.....l'amore (optional-sconosciuto- che vale e serve poco, almeno così si pensa).
-Soldi. Credo di non sbagliare, nel dire che, sin dalla sua comparsa (danaro), l'uomo non ha mai esitato nemmeno ad ammazzare pur di averne una quantità maggiore. Bene, immaginate di trovarvi in un castello unico al mondo, dove ogni vostro desiderio, anche quello più sfrenato, che la fantasia potrebbe partorire, diventasse realtà ma, in questo castello staresti solo....dopo un pò, impastiresti. Essere anche il padrone del mondo non servirebbe a nulla, se non ci fossero anche gli altri.
-Salute. Più andiamo avanti e più siamo ossessionati dalla finta salute, essere in forma, al meglio, sempre e solo i numeri uno. Esorcizziamo la paura del dolore, semplicemente non guardando chi soffre, lasciandolo solo, fregandocene, emarginandolo come se fosse (come pensavano gli ebrei dell'Antico Testamento, la maledizione di Dio o, il pagare per i propri peccati), cosa non saremmo disposti a fare pur di non soffrire?
Bene, potrei continuare per ore, poichè l'elenco dei falsi bisogni è perssocchè infinito ma alla fine, bisognerebbe avere il coraggio di ammettere che questo NON è IL BENSESSERE ma, il BEN-AVERE.
.......................mò basta, ho sonno. A frappè, come diciamo noi austro-franco-italo-pugliesi, nè.
Inviato da: anima.sine.requie
il 05/12/2010 alle 19:17
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 07:30
Inviato da: volandfarm
il 24/03/2009 alle 07:06
Inviato da: lorteyuw
il 24/03/2009 alle 05:50
Inviato da: franca7
il 04/03/2005 alle 23:24