Post n°106 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1
Oro alla britannica Payne, argento alla russa SeliverstovaGrimaldi, lacrime e dedica per il bronzo
VERDETTO IN SOSPESO - Continua la collezione italiana di quarti posti, con la naturale delusione per un'occasione sfuggita. Le ragazze del nuoto sincronizzato nella prova di libero combinato sono finite quarte dietro Spagna, Cina e Canada. Ma c'è ancora un caso aperto, quello che riguarda Valerio Cleri, quarto nella 10 km maschile a Ostia. nella gara vinta dal tedesco Thomas Lurz davanti agli statunitensi Andrew Gemmel e Francis Crippen, il risultato di quest'ultimo è in discussione. L'Italia ha deciso di presentare ricorso contro il suo terzo posto. Secondo la squadra italiana, il nuotatore americano ha effettuato un passaggio irregolare alla boa. Crippen è riuscito ad anticipare per un soffio Cleri dopo essere entrato in netto ritardo nella corsia d’arrivo passando sotto i galleggianti che delimitano il lato sinistro dell’imbuto finale. Il ricorso dell'Italia è stato accolto. I giudici della Fina, riuniti per quasi un'ora, hanno infatti deciso al momento di squalificare lo statunitense, che era riuscito ad arrivare terzo, ma sbagliando l'imbuto di ingresso. Tuttavia al momento la classifica resta bloccata e il podio per oggi non c'è. La squadra a stelle e strisce ha presentato un contro-ricorso, su cui si pronuncerà il Giurì d'appello entro giovedì.
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Post n°105 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1
Prima medaglia per l'Italia ai mondiali di RomaTania, la rivincita: bronzo dai 3 metriDopo la delusione nella prima prova la Cagnotto conquista il terzo posto nella gara dominata dalla «regina» dei tuffi, la cinese Guo Jingjing.
TERZA MEDAGLIA - Per la 24enne si tratta della terza medaglia mondiale dopo quelle conquistate a Montreal e Melbourne. Cagnotto ha esordito in finale ottenendo 67,50 punti, complice un'entrata in acqua non impeccabile, e ha archiviato la prima rotazione con la quinta posizione provvisoria. I 69 punti guadagnati nel secondo round, con qualche fischio ingiustificato nei confronti dei giudici, hanno proiettato la Cagnotto al terzo posto. Due tuffi sono bastati a Guo Jingjing per fare il vuoto rispetto alla concorrenza. L'italiana, con il parziale di 66 punti, ha chiuso il terzo turno con la quarta posizione (202,50), a un soffio dal podio e vicina anche alla piazza d'onore. Con i 69,75 punti assegnati dalla giuria per il quarto tuffo, la Cagnotto è salita al terzo posto prima del rush finale. L'azzurra non è stata perfetta nell'ultimo tentativo (69,00) ma ha raccolto un bottino sufficiente per respingere l'assalto della cinese He Zi: ha chiuso con 341,25 punti e ha posto fine alla serie di medaglie di legno conquistate dalla spedizione italiana. «SONO SFINITA» - «Sono sfinita», sono state le prime parole di Tania Cagnotto al termine della sfida. «Questa gara mi è costata tantissimo, non sono mai stata così agitata. Non ho fatto una gara bellissima, la canadese Heymans è sbucata fuori dal nulla. Ma alla fine tra secondo e terzo posto non c'è tutta questa differenza. Ho iniziato con troppa tensione, facevo fatica a respirare. Non vedevo l'ora di terminare la gara, avvertivo un dolore fisico. Non mi sono espressa come avrei potuto fare, avrei anche potuto arrivare seconda. Mercoeldì mi aspetta una bella giornata di riposo», aggiunge. «Non ho mai vissuto una situazione del genere. Quando salivo sul trampolino, sentivo un boato impressionante. Le gambe non mi tremavano per fortuna, perché altrimenti tutto sarebbe diventato molto più complicato. Un tifo così mi fa immenso piacere, ma mi mette anche un po' paura: con tutta questa gente, aumentano le responsabilità». ORO AL 15ENNE DALEY - Nella piattaforma uomini da 10 metri, ha vinto il 15enne inglese Thomas Daley. Argento e bronzo ai cinesi Bo Qiu e Luxin Zhou. Fuori dal podio l'australiano campione olimpico Matthew Mitcham. Il ragazzino inglese, che lo scorso anno aveva già partecipato alle Olimpiadi di Pechino, lo scorso aprile è stato costretto a lasciare la scuola perché vittima di episodi di bullismo da parte di coetanei gelosi della sua fama.
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Post n°104 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1
Amata, odiata, costretta all’autocritica: la vita complicata della numero 1 cinese che sa solo vincereLa diva Guo, un tuffo oltre il destino«Prima di buttarti sei come un pittore, in acqua è tutto dolce e confortevole»
La vita di Guo Jingjing è un lungo tentativo di tuffarsi lontano da un destino che invece la riafferra in continuazione. Aveva promesso di ritirarsi dopo Pechino, è stata sei mesi ferma, avvolta dal mistero che contraddistingue le dive, poi è tornata nella quinta tappa del Grand Prix a Fort Lauderdale in Florida a maggio: prima nel sincro da tre metri con Wu Minxia. E quindi rieccola, a 27 anni, con un nuovo limite: «Arriverò fino a 30 anni». Londra 2012? Sottile e bella come un giunco, tenera e ribelle, la vita di Guo è una specie di soap opera ancora senza fine, né tantomeno lieto fine per questa ragazza nata a Baoding, 140 km a sud di Pechino, e scoperta a sette anni da Lei Fang, la sua prima mentore, scomparsa tragicamente schiacciata da un palo del telefono. Il nuovo coach, Yu Fen, la portò alla scuola di tuffi e anche all’esordio all’Olimpiade di Atlanta, a 13 anni. Quinta. L’esperienza divenne una miniera con Zhou Jihong che la prese subito dopo i Giochi del 1996. Allenamenti, clausura, successo. Sydney 2000: due argenti. Poi venne Atene e la consacrazione. Brava e bella, è la testimonial ideale. McDonalds, Coca Cola, Budweiser, cosmetici e altro. Due milioni di euro l’anno di guadagni, l’estratto conto più alto mai toccato a un atleta cinese, Pechino invasa dai cartelloni con il suo faccino, jet set, il legame con Tian Liang, anche lui tuffatore, anche lui due ori olimpici al collo, anche lui bello e ricco. I due vengono sorpresi al Casino di Macao che se la spassano. Lui viene spedito in esilio, a meditare, a lei viene chiesto di abiurare pubblicamente certi comportamenti. Ma la verità è un’altra, ci sono di mezzo i soldi che Guo vuole tenere per sé e che lo stato, invece, vuole in gran parte nelle proprie casse, a risarcimento dell’investimento fatto su di lei. La storia con Tian si conclude, lui molla (o gli fanno mollare) i tuffi e sposa la vincitrice di X-factor made in China. Guo invece recita il suo mea culpa. «Non ho operato secondo le istruzioni dei leader». Riabilitata, si fidanza con Kenneth Fok, nipote di un potente tycoon di Hong Kong. Potente e generoso: aggiunge 45 mila euro di bonus al premio per gli ori cinesi a Pechino. Amore e affari: Kenneth e Jinjing aprono un centro commerciale a Hong Kong. I tabloid, però, sono in agguato: alla vigilia dell’Olimpiade scrivono che è incinta. Non risulta, arrivano altri due ori. Sembra la conclusione promessa della sua carriera sportiva. Invece torna. Segnata, ma torna. La descrivevano come una ragazza solare, ora risponde a monosillabi e non si fida più. A Pechino si era sciolta, ma alla domanda sulle sue avversarie si era trovata questa risposta scritta sui giornali: «E poi c’è la cicciona canadese». Il riferimento era a Blyte Hartle. Che l’avesse detto o no, nel mondo piccolo della «buca», venne fuori un tumulto. Forse è qua per disciplina, perché non c’è nessuno che possa ancora disturbarla e, soprattutto, sostituirla. Oppure perché le piace. «Il momento più bello del tuffo è all’inizio e alla fine. Prima è come essere un pittore che ferma il suo pennello e contempla il quadro, poi, quando sei sott’acqua tutto il tuo corpo capisce se hai fatto bene. Ogni cosa è dolce e confortevole». Fuori Guo Jinjing è ancora il tuffo. Ma dentro? Roberto Perrone |
Post n°103 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1
I CAMPIONI DELL'ACQUAI romani del nuoto si preparano
LA PISCINA - Quella dell’Aquaniene di Roma è una piscina nuova, con spazi ampi e immersi nel verde dove il cuore degli atleti azzurri batte sotto le acque della vasca olimpionica all’aperto, una delle tre dell’impianto inaugurato meno di un mese fa. Gli atleti italiani si preparano ad affrontare un mondiale da protagonisti per le gare in partenza il 26 luglio (leggi il programma), nuotando ogni giorno un paio di ore, (una al mattino e una al pomeriggio) a conclusione di un lavoro mirato a vincere. (Guarda il VIDEO) GLI ATLETI - Tra chi respira l’aria delle verdi colline vicine al fiume, fra i Monti Parioli e il Monte Antenne, sotto il sole cocente che rende la pelle di un color cioccolato da fare invidia, ci sono le star da primato mondiale come Federica Pellegrini e Massimiliano Rosolino. Ma c’è anche chi ha il cuore che batte a Roma fin dalla nascita e che nasconde sorprese e promette gioie: Alessia Filippi è attuale primatista mondiale negli 800 stile libero in vasca corta (gara in programma il 1 agosto) e secondo miglior tempo in assoluto nei 1500 stile libero (in programma il 28 luglio).
Manuela Pelati |
Post n°102 pubblicato il 25 Luglio 2009 da corrieredellanotte1
sesta l'altra azzurra Elisabetta MarconiCagnotto quarta dal trampolino di 1 metroNon era la «sua» gara ma c'è delusione per il podio sfuggito per poco. Vince la russa Pakhalin
VINCE LA RUSSA PAKHALINA - La vittoria è andata alla russa Julia Pakhalina, che con 325,05 punti ha preceduto le due cinesi Wu Minxia con 311,90 e Han Wang (303,95). Tania Cagnotto ha chiuso al quarto posto con 296,60. Sesta l'altra azzurra Elisabetta Marconi con 268,80. PALLANUOTO FEMMINILE - Intanto nel torneo di pallanuoto femminile il«Setterrosa» ha esordito contro l'Uzbekistan con un perentorio 20-3. L'Italia, trascinata da una Tania Di Mario non ha avuto particolari difficoltà a sbarazzarsi delle avversarie asiatiche. Il prossimo impegno per le ragazze di mister Fiori è previsto per martedì alle 21:00 contro l'Ungheria. E domani sera alle 21.15 c'è l'esordio del Settebello nel torneo maschile contro la corazzata Stati Uniti.
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