corvo rosso

Visto che a maggio dobbiamo votare


per il nuovo sindaco vorremmo sapere dai candidati cosa faranno per risolvere il più grave dei problemi che assilla Napoli che è l’immondizia. Vorremmo sapere cosa si propongono concretamente di fare per avviare la raccolta differenziata, come intendono riorganizzare la sgangherata Asia, dove pensano di trovare i soldi necessari per il più volte annunciato “porta a porta”. Vorremmo sapere se sono d’accordo a costruire l’inceneritore a Napoli, se ne confermano l’ubicazione ad est della città o, viceversa, quale è il loro piano alternativo per pulire la città, ora non tra anni del quale dovrebbero farci la cortesia di dimostrare la realizzabilità, quindi tempi, modi, risorse, insomma soluzioni realistiche, efficaci, non voli pindarici, non posizioni ideologiche. Sul tema invece si va ancora sul generico, il candidato, con poche eccezioni, parla ma non dice, si dice d’accordo su tutto, fa slalom verbali fra discariche, inceneritori, raccolta differenziata, rifiuti zero, ecc., ed alla fine resta nel vago perché ritiene che dire ciò che pensa, ammesso che qualcosa pensi, possa danneggiarlo elettoralmente.Andiamo dunque alle elezioni senza sapere se l’uomo che sceglieremo ha una idea chiara su come pulire la città e, nel caso l’avesse, se ha chiari gli strumenti i tempi i mezzi per realizzarla. La cosa non riguarda solo i rifiuti ma oggi pulire la città renderla presentabile e uscire, dopo vent’anni buttati al vento, dall’emergenza è, o dovrebbe essere, un imperativo categorico per tutti quelli che si candidano a governare la città. Così non è. E questo è molto grave. Speriamo che qualcosa cambi e che questa campagna elettorale ancora molto poco avvincente, viri dai nominalismi e dai personalismi agli interessi della città. Speriamo!