corvo rosso

Terzo mondo. Forse peggio!


Terzo mondo. Forse peggio. Un terra fisicamente e moralmente stuprata. Forse irrimediabilmente. La notizia dell´ennesimo massiccio abuso edilizio a Varcaturo, un tempo amena località del Comune di Giugliano, a sua volta città civile e laboriosa, di nobili tradizioni democratiche e di fiorenti potenzialità economiche, getta nello sconforto. Anche perché tra i soggetti coinvolti, oltre la immancabile camorra con i due potenti clan della zona, compaiono due sindaci, un assessore all´urbanistica, un magistrato presidente della cooperativa che aveva acquistato il suolo ed uno stuolo di funzionari pubblici. Secondo la Dda e le Fiamme Gialle, che hanno condotto le indagini, tutto sarebbe stato concepito nei primi anni ´90 e poi realizzato senza ostacoli. Il che fa pensare a generalizzate connivenze ambientali. Il comune di Giugliano è il più esteso dell´area metropolitana. Dispone(va) di un territorio fertile, ricco di risorse ambientali, naturale punto di snodo tra l´area a nord di Napoli, l´agro aversano ed il mare. Dotato di notevoli risorse ambientali ed anche di ottime infrastrutture viarie, era il luogo ideale di uno sviluppo urbano e terziario, integrato da attività agricole ed industriali piccole e medie e turismo regionale. Il mare, il lago, il territorio, le tradizioni culturali ed enogastronomiche, la contiguità con Aversa e l´agro circostante, ne facevano un luogo ricco di fattori di crescita che potevano delineare uno sviluppo a scala metropolitana e regionale. Sappiamo invece come è finita. Prima lo stupro della monnezza a Taverna del Ferro, discarica di ecoballe di rifiuti non trattati, e poi lo sfregio dell´abusivismo edilizio, sporadico o programmato, ma diffuso ed ormai irreversibile. Solo con l´operazione "puff village" un intero parco con 98 appartamenti ed un albergo per un valore di oltre 20 milioni di euro. Ciò che indigna è lo spreco di risorse e l´illegalità privata ma anche, e ben più grave, pubblica. Lo spreco di gettare al vento risorse preziose di un territorio naturalmente generoso, per incapacità civile, politica ed amministrativa. L´illegalità pubblica delle false eco balle, un disastro nel più vasto disastro ambientale dei rifiuti, e quella privata, pubblica e criminale dello scempio del territorio. Camorra, complicità politiche ed amministrative, connivenze, contiguità, mancanza di visione e di cultura dello sviluppo. Questi, tra gli altri, i virus mortali di un mezzogiorno che, al resto del Paese, appare sempre più una area infetta, da circoscrivere ed isolare e da tenere in vita con una miserabile assistenza. Reagire a tutto ciò richiederebbe una rivolta civile. Ma all´orizzonte, per ora, non si vede nulla che faccia sperare.