corvo rosso

Un sindaco per la città


Mara Carfagna: donna giovane con idee chiare, personalità di rilievo,  ministro del Governo Berlusconi di quelli che non riscaldano la sedia, capolista a Napoli nelle ultime regionali con oltre 52mila preferenze. Riconosciuta e riconoscibile icona nel new deal berlusconiano. Lei candidata a sindaco di Napoli? Perché no?Archiviate le regionali, si pensa al futuro. E non  è un male prepararsi anzi tempo ad una sfida che dovrebbe restituire dignità alla città da tempo ormai esempio nazionale riconosciuto di pessima amministrazione. Tuttavia Napoli non è solo caos, indisciplina pubblica, smog, degrado, anarchia improduttiva, clan, violenza, sottosviluppo. È certamente da tempo in declino ma ha enormi potenzialità. E poiché il tempo di Rosetta Iervolino è scaduto e nei mesi che mancano alle elezioni le cose non potranno che peggiorare, è giusto muoversi per tempo per costruire una una alternativa ad un centro sinistra in caduta libera nella regione ma ancora con una sua salda presa clientelare in città. Immaginare quindi già da oggi una nuova guida per Palazzo San Giacomo, può essere un'iniezione di fiducia per i napoletani che hanno già dimostrato di apprezzare la “Mara nazionale”: solo nel capoluogo ha incassato 21mila voti. E' naturale che il Cavaliere pensando a Napoli città che ama punti anche su di lei. Come ha fatto con Caldoro. Bisognerà capire se tutti saranno d'accordo ora che nel Pdl le acque sono agitate. Ma se la Carfagna inizia a lavorare da oggi ad una grande coalizione che la supporti, allora il cammino sarà in discesa. Certo non mancheranno né gli ostacoli né le imboscate. Ma questo fa parte del gioco. Ciò che conta è che la coalizione di centro destra decida con sufficiente anticipo una soluzione il più possibile condivisa, senza chiusure pregiudiziali e senza neppure unti del signore. Qui a Napoli, quando sarà il momento, non si tratterà solo di vincere ma soprattutto di governare, di rimettere la città sui binari dello sviluppo, di battersi per ridare a Napoli quel che quindici anni di gestione di centro sinistra le hanno tolto. E considerando che la eredità della Iervolino potrebbe essere anche peggiore di quella di Bassolino, non si tratterà di un compito ordinario. Bravo CaldoroLa Regione Campania paga gli stipendi di marzo ai dodicimila dipendenti dell'Asl Napoli 1. L'ipotesi di un intervento con l'utilizzo di fondi propri della Regione, esclusa in un primo momento dal governatore Stefano Caldoro nonostante fosse la soluzione emersa durante il tavolo tecnico con i rappresentanti imprenditoriali e sindacali, è stata confermata nella giornata di sabato scorso. Caldoro ha dato il via quindi alla procedura amministrativa per garantire la provvista finanziaria e contabile per pagare gli stipendi ai dipendenti della Asl Napoli 1. Non è ancora chiaro nel dettaglio quale sia il tipo di intervento adottato dalla Regione, ma quel che viene dato per certo è che si tratti di una procedura ad hoc per risolvere il problema nei termini previsti dall'accordo del tavolo tecnico costituito presso la Regione con i sindacati ed i rappresentanti delle imprese. In sostanza, si tratterebbe di un anticipo di cassa allo scopo di tamponare la gravissima falla apertasi nell'azienda sanitaria cittadina (la più estesa d'Europa per numero di utenti serviti) per il pignoramento ottenuto dai creditori in base ad un'ordinanza del Tribunale di Napoli. Resta immutato il problema del patto di stabilità, sforato dalla precedente giunta Bassolino nel silenzio totale e che paralizza l'attività del nuovo esecutivo. Caldoro ha ereditato una serie di problematiche di estrema gravità ed ha, per ora, le mani bloccate. Ma ha superato brillantemente il primo ostacolo. Bravo Caldoro!